Isole di Lorenzo Palloni

Un'isola fuori da uno spazio-tempo definito, dove il particolare assume un valore universale

«Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto»

John Donne

Originariamente proposta nel 2016 in Francia da Éditions Sarbacane, Isole di Lorenzo Palloni giunge finalmente anche da noi in libreria e fumetteria grazie a saldaPress.

Al centro dell'opera c'e un'isola, reale e metaforica, un luogo di pace a lungo ricercata che può rappresentare al tempo stesso una claustrofobica prigione a cielo aperto, portandoci a comprendere le ipocrisie che si celano dietro un'utopia che può (sin troppo facilmente) trasformarsi in distopia.

È l'isola in cui si insediano alcuni prigionieri di guerra che, dopo aver fortuitamente eliminato i loro carcerieri, hanno modo di isolarsi completamente dalla grande guerra che si sta consumando nel resto del mondo e di instaurare un nuovo ordine democratico autonomo.

In un sistema sociale all'apparenza perfetto, ma in realtà troppo fragile, la mina vagante, il tassello che fa crollare tutte le tessere del domino è l'arrivo di uno sconosciuto, un soldato, sulla spiaggia (non dico altro per evitare spoiler). Come trattarlo? Cosa fare di lui, quando il rischio concreto è quello di perdere tutto ciò che si è costruito, con la fatica e con l'olio di gomito, per anni?

La risposta a questi quesiti divide i protagonisti e crea conflitti difficili da sanare. I conflitti sociali, ideologici e anche politici narrati da Palloni sono caratterizzati dall'assenza di una precisa collocazione nello spazio e nel tempo: non sappiamo quale sia la grande guerra che affligge l'umanità, dalla quale la comunità di ex prigionieri si è isolata anni prima. Ma, come nel capolavoro di Appunti per una storia di guerra di Gipi, alla fine non importa, anzi, la storia acquista un valore ancor più universale.

Al contempo, il lavoro di Palloni sui personaggi è (come al suo solito) impeccabile, nel suo modo di inserirli in un contesto in cui tutto viene portato alle sue estreme conseguenze, non nascondendo la matrice noir che, del resto, quasi sempre caratterizza le sue opere. Un noir pieno di luce, decisamente meno tenebroso di tanti altri, ma pur sempre noir nella sua essenza.

Ai disegni, l'impostazione francese delle tavole permette all'autore di variare con le soluzioni stilistiche per le oltre 100 tavole del racconto, esprimendo una grande disinvoltura nello storytelling e ricercando continuamente soluzioni visive non banali.

Isole si rivela insomma una riflessione amara, dura, a tratti pessimistica (ma con alcuni barlumi di speranza), un'opera che si interroga sui tempi che viviamo e sulle scelte che ognuno è costretto a fare per tenersi stretto ciò che ha. L'ennesimo tassello del percorso di uno degli autori più talentuosi della sua generazione, tra i fondatori del Collettivo Mammaiuto, che già con La Lupa (sempre come autore completo, in origine proposta da Mammaiuto con il nome di Esatto) e poi con Desolation Club ed Emma Wrong (rispettivamente insieme a Vittoria Macioci e Laura Guglielmo) aveva pubblicato altri volumi imperdibili con saldaPress.

Segnalo anche come questa preziosa edizione cartonata per la collana Maèstro di saldaPress, oltre al prezioso lavoro sulla copertina, presenta bellissime mappe in seconda e terza di copertina e degli extra in parte inediti finora.

Abbiamo parlato in live di questo volume con Lorenzo Palloni sul canale Twitch, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube degli Audaci: se vi va di recuperarla, troverete alcuni approfondimenti sulle tematiche di Isole e sulla poetica di Palloni.

Il sommo Audace



Isole

Testi, disegni, colori e cover: Lorenzo Palloni
Saldapress, 2022

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