Universo! di Albert Monteys

Un futuro non troppo lontano

«Hai pensato a qualche frase?»

«Qualche frase?»

«Stiamo per creare l’universo… non dirmi che non ti sei preparato nulla…»

«Be’, non saprei. Tanto non ci sarebbe nessuno ad ascoltare e…»

«Nessuno? Grazie tante! Grazie tante, davvero! Mi sento proprio parte di questa squadra! Chi dovrebbe essere qui il robot?»

Immaginate un futuro, un millennio e oltre lontano nel tempo, in cui la scienza e la tecnologia abbiano compiuto tali passi avanti da reinventare completamente l’ambiente e gli stili di vita in cui vive la specie umana. Un futuro in cui non solo è possibile spostarsi nello spazio, anche a distanze inimmaginabili, ma anche nel tempo (nonostante in realtà il viaggio nel tempo sia stato inventato per sbaglio, ma questo non importa poi molto). Ecco, penserete voi, chissà quale alto livello avrà raggiunto la civiltà umana, allora! Chissà quali applicazioni moralmente edificanti ed eticamente ineccepibili si potranno dare a queste nuove scoperte! E invece – spoiler – esistono ancora i centri commerciali, la pubblicità e probabilmente, Douglas Adams mi perdoni, gli orologi da polso digitali.

Ecco che in questo futuro, un giorno un comunissimo impiegato di un’azienda di mobili ed elettrodomestici – Thomas – si ritrova di punto in bianco a salutare il suo droide coniugale e andare in ufficio nonostante avesse il giorno libero, per scoprire che è stato scelto per andare indietro nel tempo fino al big bang allo scopo di marchiare ogni atomo della realtà con il logo del presidente della sua compagnia.

Il problema è che per poter tornare a casa in tempo per cena deve aspettare… diciassette miliardi di anni.

Non vi svelo qual è la reazione di Thomas a questa notizia ma penso che – insieme alla quinta storia – valga la lettura intera del volume.

Universo! nasce nel 2014, pubblicato inizialmente sulla piattaforma digitale Panel Syndicate e nel 2017 viene candidato agli Eisner Awards come miglior fumetto digitale e arriva nelle librerie italiane lo scorso novembre per Tunué. Il volume raccoglie le prime cinque storie, ma la serie è tutt’ora in corso di pubblicazione.

Il passato è adesso! è il primo capitolo, seguito da Sconforto meccanico nella fabbrica dell’amore, Quello che sappiamo di Taurus-77, Quello che sappiamo del pianeta Terra e La Cristina del domani!, sicuramente la storia più lirica e toccante – e anche da un punto di vista narrativo un gradino sopra le altre – di tutto il volume, che fa sperare in una prossima seconda raccolta in cui i toni virino verso il drammatico e Albert Monteys ci regali altre perle come questa.

È una storia in cui – per un errore all’interno di una cronocamera – una donna si ritrova a vivere avanti nel tempo. Lo scarto è inizialmente di pochi minuti ma questo sfasamento diventa sempre più significativo man mano che i giorni passano e così Cristina e il suo compagno Jacques dovranno inventarsi ogni sorta di escamotage per riuscire a vivere insieme.

Albert Monteys scrive storie in cui la fantascienza “grezza” piena di alieni, astronavi, viaggi nel tempo eccetera si incontra – ed è un incontro riuscitissimo – con riflessioni molto più delicate e attuali sul rapporto malato tra uomo, economia e ambiente, sulle relazioni sentimentali e gli ambienti lavorativi emotivamente malsani. Monteys fa insomma quello che fanno tutti i bravi autori di fantascienza: inventa un futuro lontano in cui far specchiare, deformandola ed esagerandola, la nostra realtà per permetterci di vedere al meglio il muro verso cui corriamo a tutta velocità, aiutandoci a prendere consapevolezza dello schianto prima che accada.

Claudia Maltese (aka Clacca)


Universo!
Tunié, 2021
Testi e disegni: Albert Monteys
Traduzione: Valentina Testa





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