Letture seriali: The Department of Truth vol. 1
La Verità è là fuori (?).
Ma sopratutto, quale "Verità"? Non potevo che iniziare citando Fox Mulder, perché The Department of Truth è quel tipo di fumetto e di storia che fa la felicità di tutti gli amanti degli X-Files, con quella X ad indicare agenzie segrete, branche del governo nascoste e teorie del complotto varie, eventuali e poco reali.
Ma siete davvero sicuri che non siano reali?
Perché dietro il bel cartonato edito in Italia da Panini Comics si nasconde una delle opere più intriganti degli ultimi tempi, gentilmente offerta dalla penna velenosa di James Tynion IV (sempre più una certezza nel panorama americano, da Something Is Killing The Children a The Nice House On The Lake) e dalle matite insidiose di Martin Simmonds (che potreste aver già ammirato in Immortal Hulk o su alcune cover di Jessica Jones).
Cole Turner è uno studioso delle cospirazioni, ne ha fatto più che una passione, quasi una ragione di vita. Le conosce tutte, dalla Terra piatta ai Rettiliani, dalle teorie su chi ha davvero ucciso JFK sino al Deep State e ai misteriosi e luciferini intrighi dei corridoi del potere.
Basta bazzicare un poco internet e di queste storie se ne leggono di ogni, tutti i giorni, anche in questo particolare frangente storico.
Ma quello che Cole sta per scoprire, anche a prezzo della propria sanità mentale, è che potrebbe esserci un'altra Verità, qualcosa che unisce tutti questi puntini, qualcuno che permette a queste teorie fantasiose e prive di ogni fondamento logico, di prosperare e moltiplicarsi nella mente delle persone, sino a diventare reali, concrete...
Benvenuti al Dipartimento della Verità, una branca segreta del governo americano, incaricato di proteggervi dalle bugie che amiamo raccontarci, anche a costo del ridicolo, con al vertice Lee Harvey Oswald!
Ehi, un attimo, ma Oswald non è l'uomo che... Impossibile. Eppure l'età corrisponde, e questo vorrebbe dire che allora Kennedy...
Non potete credere ai vostri occhi, quello che sapete potrebbe essere un inganno e crollarvi sulla testa come il cielo: tutto viene messo in discussione, e Cole non si può fidare di nessuno, così come i lettori non possono fidarsi di Tynion IV.
Lo scrittore si è scatenato, malefico e proprio per questo intrigante, nell'ideare questa storia, svilupparla intingendo il pennino nel nero delle censure dei documenti ufficiali, nelle ombre che si stagliano dietro di noi, pronte a sparire al solo voltarsi, nelle paure quotidiane e nelle favole astruse che inventiamo per non cedere il passo al surreale della vita e a quei meccanismi che regolano il nostro agire quotidiano.
Non fa sconti, non si mette paletti nel decidere dove puntare la sua lampada da sala interrogatori, nascosta nel più basso livello di un edificio che non esiste, imprigionando il lettore dietro verità scomode, con solo il cinismo a mettere una barriera alla crudeltà che spesso si nasconde nelle pieghe del racconto.
Può un evento traumatico come una sparatoria in una scuola distorcersi sino a diventare un complotto, con il dolore di una madre trasformato in un'arma per sobillare gli appetiti violenti e ribelli di una fetta di popolazione stanca di non poter reagire? Sul serio esiste qualcuno che non avrebbe scrupoli a farlo, ormai così immerso nelle menzogne da non credere più neanche al proprio riflesso nello specchio?
Cole diventa, rivelazione dopo rivelazione, un Dante perso in un Inferno fatto di fake news, di paure che non esistono e altre sin troppo reali, un tramite per noi che da queste storie ci sentiamo attirati, anche se spesso non vogliamo ammetterlo.
Ma nessuna storia di fantasia, per quanto oscura e complottista, sarebbe tale senza qualcosa di sinistro, qualcosa che va oltre ogni possibile umana comprensione, tra signore senza occhi, vestite di un rosso sgargiante, e uomini con una stella a cinque punte sul volto, ricordi distorti di un bambino che poi sarebbe diventato uno studioso di teorie del complotto...
Come ho scritto sopra, non possiamo fidarci di nulla, come Cole coi suoi superiori, come lettori di un autore che ci nasconde indizi in bella vista, salvo poi assalirci in un agguato fatto di colpi di scena da amaro in bocca.
E Simmonds è il disegnatore perfetto per The Department of Truth: tra Alex Maleev e Bill Sienkiewicz, il tratto è nervoso, etereo, tra sogno e incubo, senza costanti punti fermi, se non l'illusione di una possibile realtà. Dove il nero e il colore si mischiano in soluzioni sempre nuove, tra indefinito e dettagli che saltano volutamente all'occhio.
Indubbiamente creatore, Tynion IV da il meglio di sè quando si tratta di lasciare le dita correre libere sulla macchina da scrivere, senza la Spada di Damocle di dover rispondere a una continuity che non sia la propria (la sua run su Batman) e sopratutto quando si tratta di costruire un cammino fatto di Male, nelle forme più diverse (qui invece mi riferisco a Joker e le opere citate ad inizio recensione).
Sa come muoversi per acchiappare il lettore, sa dove far leva per ingolosirlo e trascinarlo verso un racconto che non manca mai di regalare un brivido, non importa se piacevole o meno, lasciandolo col sospetto che sotto ci sia molto altro.
Lo scroprirete qui, lo vedrete in The Nice House on The Lake - La Bella Casetta sul Lago, che arriverà il prossimo mese nelle fumetterie e librerie, sempre per Panini Comics (ma di questo ne parliamo magari a tempo debito, ok?).
E stavolta, non chiudo dicendo quanto The Department of Truth sarebbe perfetto sul piccolo schermo, per la sua trama, per il suo ritmo sostenuto e per i suoi cliffhanger, perché Hollywood mi ha preceduto: i diritti per adattare il fumetto in una serie TV sono stati già ceduti, e lo stesso Tynion lavorerà alla sceneggiatura, rendendo di fatto Il Dipartimento la perfetta "Lettura Seriale".
Adesso però devo lasciarvi, perché ho l'impressione che qualcuno mi stia seguendo... è da quando sono uscito dalla fumetteria l'altro giorno che mi sembra di vedere dappertutto due uomini in completo e occhiali scuri... sapete com'è, con noi Rettiliani, siamo sospettosi di natura!
The Department of Truth vol. 1 - La fine del mondo
Panini Comics, 2022
Disegni: Martin Simmonds