Dylan Dog Old Boy #10

Ceci n'est pas Napoléon

Il nuovo Dylan Dog Old Boy, in edicola da metà metà dicembre, contiene due storie preziose che offrono diversi spunti e si presentano come ottime letture.

Il primo episodio, scritto e disegnatao da Carlo Ambrosini, Incubi imperfetti, è pienamente inserito nella poetica ambrosiniana e affronta il tema della distanza (a volte sottile, a volte immensa) tra la realtà e la rappresentazione della stessa, con inevitabili cenni metaletterari e un approccio colto, efficacemente profondo e sfaccettato alla narrazione.

Dylan è alle prese con una donna tormentata da un fantasma, con uno scrittore dalle mille identità e con incubi che potrebbero essere rivelatori.

Tra le citazioni letterarie, Ambrosini fornisce un suggestivo approfondimento tematico sul'identità frammentata dello scrittore, espressa dai vari eteronimi di Fernando Pessoa, nomi fittizi con i quali firmava opere letterarie e che hanno una vera a propria biografia autonoma, una personalità distinta, con cui l'autore stesso dialoga come se fosse "altro da sé" (sui rapporti tra questo Old Boy e la letteratura, tra Pessoa e Calvino, vi rimandiamo a un interessante approfondimento di Lorenzo Barberis).

Tematiche interessanti e suggestive, sviluppate, come nelle consuetudini ambrosiniane, a cavallo tra passato e presente, tra sogno e realtà, tra immaginazione e percezione, perennemente su una sottile linea di confine.

Ai disegni il suo tratto si fa sempre meno realistico e meno dedito ai "virtuosismi", come sa chi ne ha seguito l'evoluzione del fumettista nel corso degli ultimi anni. Quella che lo stesso Ambrosini definisce la "sostanza espressiva" del segno rimane in tutta la sua potenza evocativa, richiedendo forse al lettore un impegno maggiore nell'assecondare le splendide licenze poetiche visive che Ambrosini mette su carta, parallelamente alla complessità della decodifica di temi e significati.

Inutile forse aggiungere che questa storia (così come quella di fine novembre per la serie regolare, Nella stanza del guerriero, realizzata dallo stesso Ambrosini ai testi e da Gabriele Ornigotti ai disegni) ci ha riportato alla mente le compianta e mai troppo insensata serie di Napoleone, l'albergatore-investigatore ideato proprio da Ambrosini per Bonelli, con quel suo mood noir e le atmosfere oniriche, malinconiche, colte e raffinate.


Segue Rosso Natale, anch'essa realizzata da due autori napoleoniani. Si tratta infatti di un nuovo episodio natalizio sceneggiato da Alberto Ostini (già autore l'anno precedente, sull'Old Boy #4, di un imprevedibile incubo natalizio), stavolta in collaborazione con il sublime Paolo Bacilieri ai disegni: una coppia di fumettisti che si autodefiniscono "compici" e che in effetti lavorano con grande sintonia, entrambi dotati di ironia, in grado di giocare con la struttura classica di un genere (in questo caso il giallo) e adattarlo alle proprie esigenze espressive.

Una storia ben poco accondiscendente e tutt'altro che buonista, orrorifica e affilata, graziata dalla freschezza intramontabile delle soluzioni visive di Bacilieri, mai fini a se stesse e mai banali.

Segnaliamo anche la prima cover firmata da Giuseppe Montanari, Paolo Bacilieri e Vincenzo Filosa, i quali prendono il posto, come noto, dei fratelli Cestaro ("promossi" a copertinisti della serie regolare). La cover cita esplicitamente René Magritte, riprendendo il dipinto La condizione umana del 1933, un’opera che rappresenta l’ambiguità della percezione, in bilico tra realtà e rappresentazione della realtà stessa, e fornisce un forte indizio tematico sugli argomenti trattati nella prima storia.

Ovviamente Magritte viene citato anche nel giocoso strillone della cover, "Questa non è una pipa!" (la "pipa" è anche il nome tecnico del segno grafico che collega il balloon ai personaggi, come suggerisce il sempre efficace curatore Franco Busatta nell'intervista introduttiva).

Come si evince anche dallo stile della prossima copertina (per l'albo che uscirà a febbraio), l'apporto di tutte e tre le firme risulta determinante e in qualche modo riconoscibile e probabilmente riuscirà nel corso dei mesi a dare un'impronta stilistica riconoscibile alla testata.

Il Sommo audace - Giuseppe


Dylan Dog Old Boy #10
Sergio Bonelli Editore
Dicembre 2021
Copertina: Giuseppe Montanari, Paolo Bacilieri e Vincenzo Filosa

Incubi imperfetti
Soggetto, sceneggiatura e disegni: Carlo Ambrosini

Rosso Natale
Soggetto e sceneggiatura: Alberto Ostini
Disegni: Paolo Bacilieri


Per le immagini: © 2021 Sergio Bonelli Editore.

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