Retrocomics - Speciale lista

Il miglior fumetto dell'anno e il fumetto che più li ha segnati: le risposte di 5 fumettisti


Adoro le liste, le trovo appaganti e persino riposanti (una delle persone più intelligenti che conosco usa l’espressione “cervello a forma di Excel” per quelli come noi); quale periodo è più propizio di fine anno per le liste dei desideri, le liste degli errori oppure le liste con i consigli di lettura?

Proprio a alle ultime è dedicato questa speciale di Retrocomics: ho chiesto ad alcuni autori e autrici che apprezzo e che stimo di indicarmi non solo il loro fumetto preferito del 2021 ma anche il fumetto che li ha spinti a diventare fumettisti.

Iniziamo.

LORENZO MO’
Autore completo, collabora con LÖKzine, Canemarcio, Lucha Libre, B Comics, Prismo, Sciame, Linus. Ha creato quella bomba assoluta che è Dogmadrome per una delle case editrici migliori del nostro panorama nazionale, ovvero Eris Edizioni.


Il miglior fumetto che hai letto quest'anno.
Il Miglior fumetto che ho letto quest'anno è stato senza dubbio il terzo volume di Head Lopper - I Cavalieri di Venora, di Andrew Maclean.

Head Lopper - I Cavalieri di Venora



Il fumetto che ti ha segnato e che ti ha spinto a fare questo mestiere.
Il fumettone che mi ha folgorato e che mi ha fatto venire voglia di disegnare più forte è stato Rat-Man il Grande anno 1998. Si tratta di un volume con le prime avventure di Rat-Man: in copertina aveva una Pamela Anderson tutta pastellata con la maglietta dell'uomo ratto.

Rat-Man il Grande



KARICOLA CHIARE’
Insieme a Tauro fa una delle cose più difficili del mondo del fumetto, ovvero creare libri per i lettori più piccoli e che divertono anche i più grandi. Lavora con Tunuè Edizioni e Shockdom; se non avete mai letto niente di suo io vi consiglio Guni.

Il miglior fumetto che hai letto quest'anno.

Premetto che durante questi ultimi 2 anni ho letto più romanzi che fumetti, ma se devo pensare al fumetto migliore che ho letto quest'anno mi viene sicuramente da rispondere Brindille di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci. Amo lo stile di Bertolucci da anni e ammetto di non perdere mai le sue produzioni perché sono un po' una certezza per me.
 

Brindille



Il fumetto che ti ha segnato e che ti ha spinto a fare questo mestiere.
Invece se penso al fumetto che mi ha ispirata me ne vengono in mente troppi da Topolino e Ranma 1/2 a Sky Doll e Asterix. In base alla mia crescita personale, mi appassiono a qualche genere o stile nuovo quindi la risposta non può essere una sola!"

Sky Doll 01



BARBARA BARALDI
Scrittrice di romanzi per alcune delle più grandi case editrici italiane. Una delle penne principali di Dylan Dog. Mica semplice scrivere una bio che renda giustizia a una delle persone più talentuose e gentili del mondo fumetto. Io mi limito a consigliarvi di leggere i suoi libri con Aurora Scalviati come protagonista.

Il miglior fumetto che hai letto quest'anno.

Midori - La ragazza delle camelie, ristampato quest’anno da Coconino Press in occasione dei quarant’anni di carriera di Maruo, maestro del manga erotico grottesco. Un volume introvabile da anni, in un’edizione speciale rivista con l’aggiunta di nuove tavole ridisegnate dall’artista. Tra sogno e realtà, incubo e desiderio, con illustrazioni magnifiche, da guardare e riguardare, Midori è un viaggio nel sublime. Maruo racconta l’orrore della realtà tramite il grottesco, sublimando un erotismo malato e puntando la lente d’ingrandimento sul mondo dei reietti.
 

Midori - La ragazza delle camelie



Il fumetto che ti ha segnato e che ti ha spinto a fare questo mestiere.
Non ho dubbi, il fumetto che mi ha segnata e spinta a diventare sceneggiatrice è stato Dylan Dog. L’ho scoperto quando ero un’adolescente timidissima, chiusa nel mio mondo. È stato primo fumetto che ho comprato con i miei soldi, insieme al maggiore tra i miei fratelli. Leggendolo mi sentivo meno diversa. Ogni mese era un’emozione ritrovarlo in edicola e leggendolo mi capitava di provare paura e incanto e perché no, commozione. Dylan per me è sempre stato un amico, quasi un fratello. Qualcuno con cui guardare in faccia gli incubi. E poi gli incubi facevano meno paura.

Memorie dall’invisibile



DAVIDE COSTA
Ha scritto John Doe per Editoriale Aurea, collabora con Disney, per Salani Editore è uno degli artefici del gigantesco successo dei fumetti Lyon.
Insegna.
Profondo conoscitore di caffè.
Vi invito a seguire la sua newsletter qui.

Il miglior fumetto che hai letto quest'anno.
Il fumetto migliore che ho letto quest'anno è un fumetto uscito nel 2020. Ma tanto gli ultimi due anni sono conflagrati in un unico tempo in cui passato, presente e futuro si mischiano in un’ora e adesso che pare non finire, a meno di non aver punti di riferimento da guardare da un punto d'osservazione privilegiato. Che è proprio quello che fa il protagonista del fumetto che è anche il titolo del fumetto: Imbattibile, di Pascal Jousselin. Imbattibile ha il poter di potersi muovere come vuole tra le vignette, anticipando le mosse degli altri personaggi, entrando e uscendo a piacimento nella closure, spostando a seconda dei suoi desideri oggetti o persone. Jousselin sfrutta questa premessa per un fumetto parecchio intelligente ma sempre e comunque divertente e mai così cervellotico da risultare ostico alla lettura. Semmai richiede attenzione e complicità da parte del lettore per stare al gioco e divertirsi, magari dando modo in maniera più o meno involontaria di riflettere sul linguaggio del fumetto, anche quando usa altri personaggi che hanno poteri che permettono loro di usare alcune peculiarità del fumetto come meglio credono. Lo trovate per i tipi di Comicon Edizioni.

Imbattible



Il fumetto che ti ha segnato e che ti ha spinto a fare questo mestiere.
Mi piacerebbe avere un aneddoto preciso, ricordare il momento esatto in cui ho detto "Voglio fare fumetti!" leggendo un singolo fumetto, ma la realtà è che si è trattato di un processo avvenuto nel tempo e con la lettura di centinaia di fumetti e migliaia di tavole. Peraltro ho deciso di fare il fumettista non giovanissimo, passati i 20 anni, quando ormai avevo assimilato una serie di autori come Alfredo Castelli, Alan Moore, Warren Ellis, la scuola Disneyana, un numero imbarazzante di storie degli X-Men, un sacco di Skorpio e Lanciostory, Silver con Lupo Alberto. Ecco, se dovessi dire il primo ricordo che ho di me che faccio fumetti è questo: sono alle elementari, fine anni '80 oppure primissimi '90, e disegno Lupo Alberto inventandomi qualche battuta nuova, senza però pensare "Da grande farò i fumetti" perché all'epoca pensavo "Da grande farò il pizzaiolo.". Poi il nulla fino ai primi anni 2000. Quindi, forse, è tutta colpa di Silver se oggi, pure a scoppio ritardato, faccio fumetti anziché pizze.



LUCA FRIGERIO
Il sottoscritto.

Il miglior fumetto che hai letto quest'anno.

Bob 84 di Vincenzo Filosa e Paolo Bacilieri: per me loro sono delle garanzie, due tra i più grandi autori moderni e insieme creano un mix affascinante che merita di essere letto.
Un noir con molti rimandi ma senza mai diventare citazionismo puro, un fumetto duro, mai piacione o consolatorio.

Bob 84



Il fumetto che ti ha segnato e che ti ha spinto a fare questo mestiere.
Enigma. Sempre e solo Enigma; il fumetto di Peter Milligan e Duncan Fegredo, uscito in Italia per Comic Art nel 1994 e letto da un sedicenne ignaro di casa avesse tra le mani, mi ha cambiato l’idea di cosa potesse essere un fumetto, cosa raccontare in un fumetto e la mia intera visione di questo medium.



Hai qualche commento da fare su questa lista?
A parte ringraziare gli autori per la loro disponibilità in un periodo così incasinato, ho solo tre note finali. La prima è che ho cercato di editare il meno possibile le loro risposte per trasmettere in modo fedele la loro voce e le loro scelte. La seconda è che i link dei fumetti sono quelli degli editori che li hanno pubblicati, mi è sembrato doveroso.
Terza e ultima: per alcune scelte ho scelto arbitrariamente cosa mostrarvi (mi riferisco alle risposte di Barbara e Davide, che spero apprezzino).

Finisce il 2021 di Retrocomics e vi saluto con le parole del Boss, Bruce Springsteen.

STAY HARD, STAY HUNGRY, STAY ALIVE


Luca Frigerio

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