Mickey e l'oceano perduto, arrivano in Italia le Graphic Novel Disney



Non dev'essere facile confrontarsi con le grandi icone. Così come non dev'essere semplice provare a raccontarne gesta insolite, in contesti nuovi, con background tutti diversi, mantenendo però sempre riconoscibile lo spirito che ha reso quelle icone tali negli anni.
Gli "esperimenti" d'oltralpe in tal senso sono rinomati per efficacia e finalmente, grazie a Panini Comics, arrivano in Italia le graphic novel Disney prodotte da Glénat per il mercato francese. 

Una collana di successo che sostanzialmente ha concepito il fumetto Disney in chiave alternativa, un po' come in Italia succede per le grandi saghe che ciclicamente approdano sulla rivista settimanale di Topolino, con la particolarità di utilizzare il linguaggio fumettistico francobelga e di mantenere ben evidente l'identità autoriale delle firme coinvolte, allontanandosi dal "canone" disneyano.
Il trimestrale Panini Disney Collection esordisce così con il titolo Mickey e l'oceano perduto, scritto da Denis-Pierre Filippi e illustrato dall'italianissimo Silvio Camboni.

Un'edizione cartonata di 64 pagine a colori, di un formato però leggermente inferiore rispetto ai volumi originali Glénat, ma non per questo meno curati.
Facciamo un esempio: lo sapete, ho un debole per le copertine e questa mi ha affascinato da subito. Sarà per la splendida cornice steampunk di Camboni, tipograficamente nobilitata in UV per creare un gioco di contrasti visivi e tattili; sarà per quel titolo che dimostra come non serve che un logo sia enorme perché sia visibile e che basta rispettare le regole della gerarchia visiva; sarà perché non siamo abituati a vedere i protagonisti della copertina così piccoli (vedi i motivi di cui sopra). Senza dubbio ha fatto la sua parte la colorazione magica ed estremamente d'atmosfera curata da Gaspard Yvan e Jessica Bodart, coloristi tra l'altro dell'intera storia.
Una storia che, come anticipano le premesse della collana, colloca quelle che per noi sono facce ben note, ovvero Topolino, Minni e Pippo, in un contesto storico e geografico quasi sconosciuto, fuori dalle mura di Topolinia (almeno per come la conosciamo) e senza particolari riferimenti storici a guidarci. L'ambientazione è steampunk e vede i nostri occupati nel recupero di relitti tecnologici sfidati dalla concorrenza di Gambadilegno, finché un misterioso ritrovamento sovverte l'esistenza di tutti. 


Le tavole lasciano trasparire tutto il divertimento e la passione di Silvio Camboni nella realizzazione degli scenari steampunk, dagli oggetti più piccoli agli abiti, alle meravigliose architettute e i mezzi di trasporto e tecnologici, senza tralasciare l'inserimento di piccoli easter egg a tema... "stellare"!
Bellissime le pagine di bozzetti dal suo archivio che si trovano in fondo al volume e che impreziosiscono seconda e terza di copertina con un pattern di personaggi.


Chi è abituato alle paginette del settimanale italiano, si troverà forse spiazzato di fronte a tavole ben più ampie e strutturate, spesso sviluppate in orizzontale o verticale per tutta la pagina, ma il disorientamento durerà poco, coinvolti come sarete nella storia imbastita da Filippi. Azione, avventura, humor e poesia sottolineati dai disegni di cui dicevamo, ma soprattutto dai colori. 
Chi scrive ha spesso sottolineato il suo debole per la carta usomano, o perlomeno per la carta non patinata, che però nel caso specifico forse non valorizza al meglio i delicati passaggi di cromie realizzati da Yvan e Bodart, impastandoli leggermente e smorzandone la saturazione. D'altro canto però rende al volume un fascino unico ancora più "steampunk" pagina dopo pagina. Si è scelta una colorazione basata su gradienti e sfumature, quindi molto tridimensionale e d'atmosfera, come dicevamo, con una palette basata sui toni marini che fa da fotografia cinematografica all'intero volume, non senza piccole eccezioni fini alla narrazione e agli ambienti in cui si sviluppa.

Una collana che avvia un percorso autoriale parallelo a quello che conosciamo, e che vede i nostri personaggi preferiti alle prese con nuove avventure e diverse ambientazioni scritte e disegnate da autori sempre dall'indiscutibile talento, in grado di dare volti, atmosfere e sfaccettature sempre diverse a quelle icone che, dopo decenni di vita, sembravano quasi aver detto tutto.
Piccola nota a margine: seppure nei dialoghi della traduzione italiana il nostro orecchiuto protagonista si chiami sempre Topolino, nel titolo si è pensato di lasciare il suo nome originale, Mickey, forse proprio a sottolineare la differenza di contesto, di direzione e il respiro internazionale delle storie di questa collana, che continuerà a giugno con Mickey attraverso i secoli, disegnata da Fabrizio Petrossi, che propone una nuova esilarante versione del topo a spasso per il tempo, mentre per ottobre è previsto un nuovo, atteso volume firmato dal team Filippi-Camboni, intitolato Mickey e la Terra degli Antichi.

Lunga vita a Topolino, tante vite a Topolino!

Fosco





Mickey e l'oceano perduto

Autori: Silvio Camboni, Denis-Pierre Filippi
Editore: Panini Comics
Pagine: 72
Formato: 20.5X28
Rilegatura: Cartonato
Interni: Colori

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