Sunny
L'insostenibile peso dell'abbandono in un racconto delicato e commovente
Oggi parliamo di Sunny di Taiyō Matsumoto, straordinaria opera in sei volumi pubblicata in Italia a partire dal 2013 da Edizioni BD/J-POP Manga.
La storia fa perno su di una vecchia Sunny abbandonata nel giardino, automobile in disuso eppure fortino dei segreti e base di lancio per la fantasia di un gruppo di bambini, ospiti di una casa-famiglia.
Nel divenire degli episodi scopriamo le fragili esistenze di Haruo, Sei, Junsuke, Megumu, Shosuke. E poi ancora Kenji e la sorella Asako, il gigante Taro e tutti gli adulti che accudiscono i ragazzi della casa.
Colpiscono le loro storie di abbandono per delicatezza e nitido cinismo, aspetti che i bambini percepiscono ma non colgono nella loro interezza.
Tutto questo scorre sotto un fiume chiassoso di quotidiane grida sovrapposte e fughe immaginate nella Sunny del titolo.
Tutto questo scorre sotto un fiume chiassoso di quotidiane grida sovrapposte e fughe immaginate nella Sunny del titolo.
Il tratto di Matsumoto appare, ad una prima lettura, poco “manga”, seppur peculiare e distintivo: molto materico, con linee ruvide ed imprecise che sembra di poter accarezzare sotto i polpastrelli e una mezzatinta acquarellata che mette in rilievo volumetrie e particolari.
Perché leggerlo (o rileggerlo)? Originale per delicatezza e crudezza, riempie il cuore di umanità.
Rick Tavoletta Fortin