Ford Ravenstock

Tra le bizzarrie e i suicidi, la tagliente ironia del personaggio di Raule & Rossi, di nuovo in libreria dopo anni

“Mi picco di garantire suicidi assolutamente autentici, con tanto di angoscioso senso di inutilità, disperazione e biglietto di addio.”

A novembre dello scorso anno l'Associazione Culturale DOUbLe SHOt ha riportato in libreria il Ford Ravenstock di Susanna Raule e Armando Rossi, lo "specialista in suicidi" fortemente appassionato della morte e incline, per lavoro, a condurre le persone che gli vengono indicate al suicidio.

Un personaggio sui generis che ha avuto una vita editoriale quanto meno travagliata: come scrive la sceneggiatrice Susanna Raule nell'introduzione: "la storia editoriale di Ford Ravenstock potrebbe tranquillamente far parte di un capitolo di Ford Ravenstock".

Il primo volume di Ford Ravenstock, vincitore del Lucca Project Contest 2005, era stato pubblicato da Panini Comics. I due volumi successivi videro poi la luce con il marchio di Arcadia, senza giungere però alla conclusione del ciclo narrativo e lasciando dunque la serie incompiuta per anni. La nuova edizione DOUbLe SHOt del 2020 ripropone le prime due storie con l'aggiunta della prefazione di Alessandro Di Nocera e di un'intervista agli autori in appendice, proponendosi finalmente di portare a compimento un'edizione integrale e omogenea: prossimamente nei piani dell'editore figura la pubblicazione del secondo volume, contenente il terzo capitolo insieme alla quarta e ultima storia conclusiva (attualmente inedita).

Ford Ravenstock è un'opera basata su dialoghi brillanti, acuti e spesso taglienti, pervasa da un'ironia a tratti amara e da personaggi stravaganti tanto quanto affascinanti. Su tutti, ovviamente, Ford.

Depresso, sostenitore di una visione estrema della vita, è incline a credere che amare se stesso e gli altri corrisponda a desiderare di farla finita ma, non riuscendoci, lavora al suicidio altrui. Nonostante questo suo approccio che può condurre a immaginarlo come un semplice supercattivo, nel suo essere bizzarro e ampiamente sopra le righe riesce a far riflettere il lettore per contrasto e persino a fargli apprezzare le bellezze inattese e nascoste dell'esistenza. 

Oltre al maggiordomo che si prende cura di lui e ai suoi cani, nei quattro casi affrontati, Ford è attorniato da un altro personaggio chiave, a lui contrapposto ideologicamente: la poliziotta Marlene Moore, con "la sua pertinace lotta contro l’inevitabile" che la spinge a voler vivere e ad amare/odiare Ford. Il suo è il punto di vista necessario al lettore per avere accesso in maniera più naturale e "umana" possibile alla storia.

Queste pagine, come opportunamente segnalato da Di Nocera nell'introduzione, mescolano diverse citazioni, più o meno esplicite, in un riuscito gioco di rimandi, senza rimanere succubi di un'eccessiva mania di citazionismo bensì chiaramente rifacendosi sia a opere di genere (tra l'hard boiled, la gangster story e il giallo) sia a classici letterari senza tempo.

Un notevole contributo alla riuscita del volume è fornito dallo stile spigoloso, anomalo e a tratti quasi grottesco di Armando Rossi, il quale riesce a delineare sia i personaggi che le atmosfere che caratterizzano la storia con un piglio decisamente autoriale. Il suo lavoro è impreziosito dai colori virati su tonalità acide, che interpretano il lato più straniante delle vicissitudini di Ford (alla colorazione, oltre allo stesso Rossi, ha partecipato una giovane Giovanna Niro, diversi anni prima di diventare una colorista riconosciuta e apprezzata a livello internazionale).

Tutte queste caratteristiche si uniscono a dar vita a un fumetto originale, a tratti decisamente delizioso, che finora non ha avuto una vita (editoriale) semplice e che merita invece tutta l'attenzione possibile.

E sì, non vediamo l'ora di scoprire come va a finire.

Il Sommo Audace



Ford Ravenstock
Double Shot, 2020

Testi: Susanna Raule
Disegni: Armando Rossi
Colori: Armando Rossi e Giovanna Niro

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