Il Mecenate Audace: Via di qui

Gli angoli amati e odiati della provincia

Quest'anno la bresciana MalEdizioni, "piccola officina editoriale" (per usare un'espressione presa dal loro sito), ha inaugurato una nuova collana: Finestrini, uno spazio dedicato alle storie brevi a fumetti, un formato che non va molto a genio all'editoria tradizionale.



Tra gli albi pubblicati in questo 2020 troviamo Via di qui, un fumetto di 32 pagine scritto e disegnato da un giovanissimo autore, già conosciuto da chi bazzica le self area dei festival di fumetto: Guido Brualdi.
Classe 1997, Brualdi si è diplomato alla Scuola del Libro di Urbino e ha fondamentalmente due passioni: la musica e il fumetto. In passato ha già pubblicato con il collettivo Incubo alla Balena, oltre ad aver collaborato con progetti indipendenti come LÖK ZINE e Bad Moon Rising Magazine.

In Via di qui, Brualdi racconta il rapporto difficile tra i giovani e il luogo in cui vivono, nello specifico la provincia: un ambiente che sembra lontano dalla vera civiltà, rappresentata da grandi e affollate città come Milano, e che è abitato da insoliti personaggi che si potrebbero ascrivere a "scemi del villaggio" o a loschi figuri da evitare. È vera umanità, questa? Guido e i suoi amici sembrano pensare di no, ma c'è qualcosa di rassicurante nella soffocante e immobile provincia, qualcosa che ricorda un nido confortevole dal quale non è semplice spiccare il volo. Tuttavia c'è anche il desiderio di andarsene e di lasciarsi i luoghi abituali alle spalle, per esplorare il "vero mondo" e per non accontentarsi di diventare il prossimo scemo del villaggio.


Via di qui
è il racconto di queste due sensazioni contrastanti: l'attrazione e la repulsione per la provincia. Una provincia che Brualdi racconta con scorci e paesaggi urbani che, attraverso l'uso di una palette acida, hanno un che di "fauve". Ogni personaggio viene disegnato con un colore diverso, colore che contrasta con l'ambiente circostante. La preferenza di colori complementari, che Brualdi sembra amare particolarmente, rendono gli ambienti ancora più saturi, rendendoli irreale un luogo che dovrebbe esserci familiare.

Questo Finestrino è una conferma della strada che sta seguendo Guido Brualdi come autore di fumetti: una strada fatta di colori aciduli, volti caricaturali e ansie quotidiane scongiurate da un approccio umoristico alla vita.

Di recente l'autore ha esordito con un album musicale completo: Estinzione 666, accompagnato da un albo a fumetti che immagina il futuro post-apocalittico dell'umanità. Ne parliamo in questo articolo di Mecenate Povero.

Il Mecenate Povero
(Vanessa e Marco)

Trovate le altre puntate della rubrica Il Mecenate Audace qui.

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