Dylan Dog #408 - Scrutando nell'abisso
The call of umarell
L'idea di partenza, semplice quanto interessante e curiosa, è quella di traslare figure realistiche e comuni come i vecchietti che sorvegliano i cantieri (gli "umarell") in un contesto fantasioso/orrorifico e a tratti surreale, adatto alle pagine di Dylan Dog.
Sulle tracce di un serial killer, l'indagine dell'Indagatore dell'incubo diventa così stravagante e sostanzialmente inedita, riuscendo a non inciampare nei déjà-vu (ed è oggettivamente difficile dopo oltre 400 episodi, senza contare le tante uscite collaterali) e al tempo stesso a intrigare il lettore.
In questa storia si inizia a comprendere anche il senso di programmare degli episodi autoconclusivi dopo un ciclo lungo sei numeri (e prima della saga dedicata al ritorno di Mana Cerace, che partirà nel prossimo numero): fare in modo che i lettori familiarizzino con il nuovo status quo, con le inedite interazioni tra i personaggi e i loro ruoli, per certi versi simili ma allo stesso modo differenti in alcune interessanti sfumature rispetto al passato.
Così Groucho è il "nuovo" assistente dell'inquilino di Craven Road e Rania la sua ex moglie, mentre Bloch si ritrova nell'inedito ruolo di Soprintendente (nonché di padre adottivo dell'Old boy).
Ci sono poi nuovi personaggi, presenti magati anche solo in questo episodio ma ai quali è difficile non affezionarsi, come il caro vecchio Joe, già candidato al premio come miglior attore non protagonista per le sue frasi filosofiche e per il ruolo che gli viene ritagliato su misura.
Molto intrigante anche la presenza di un noto attore napoletano che ha fatto la storia della comicità italiana: riuscire a rendere la sua presenza ben integrata all'interno dell'episodio (senza stonature, anzi) è una delle tante abilità narrative mostrate da Simeoni, da anni uno degli sceneggiatori più a suo agio con la serie regolare di Dylan Dog in particolare nella rappresentazione delle interazioni tra i vari personaggi.
Di rilievo anche il lavoro di Marco Soldi, disegnatore che molti ricordano principalmente per le cover di Julia (da lui realizzate per diversi anni) ma che ai fan dylaniati più scafati riporterà alla mente uno degli episodi dei fantomantici "primi cento" che tanto hanno contribuito al successo della serie: Oltre la morte, sequel dell'indimenticabile Memorie dall'invisibile che portava a compimento la storia della bellissima Bree Daniels (quella di "Dailan", recentemente ripresa da Claudio Chiaverotti per il team-up Morgan Lost/Dylan Dog).
Soldi si dimostra qui in grado di abbinare con incredibile equilibrio il duro realismo con la tendenza al sovrannaturale e all'orrore che serpeggia nella sceneggiatura. L'espressività che dona ai personaggi li rende umani, vicini al lettore, dando estremo risalto all'aspetto emotivo del racconto.
Una storia che è dunque una bella sorpresa in un'estate anomala e a suo modo surreale. E non c'è dubbio che, dopo averla letta, sarà difficile continuare a pensare agli anziani che osservano i cantieri come agli inoperosi baluardi di una rassicurante normalità.
"Scrutando nell'abisso"
SERIE: Dylan Dog
NUMERO: 408
DATA: agosto 2020
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Gigi Simeoni
DISEGNI E CHINE: Marco Soldi
COPERTINA: Gigi Cavenago
Tutte le immagini © 2020 Sergio Bonelli Editore.
Si presenta con una splendida cover che miscela situazioni quotidiane a richiami lovecraftiani (ad opera del solito, grandioso Gigi Cavenago) e in effetti Scrutando nell'abisso, episodio scritto da Gigi Simeoni e disegnato da Marco Soldi, non tradisce tali premesse.
L'idea di partenza, semplice quanto interessante e curiosa, è quella di traslare figure realistiche e comuni come i vecchietti che sorvegliano i cantieri (gli "umarell") in un contesto fantasioso/orrorifico e a tratti surreale, adatto alle pagine di Dylan Dog.
Sulle tracce di un serial killer, l'indagine dell'Indagatore dell'incubo diventa così stravagante e sostanzialmente inedita, riuscendo a non inciampare nei déjà-vu (ed è oggettivamente difficile dopo oltre 400 episodi, senza contare le tante uscite collaterali) e al tempo stesso a intrigare il lettore.
In questa storia si inizia a comprendere anche il senso di programmare degli episodi autoconclusivi dopo un ciclo lungo sei numeri (e prima della saga dedicata al ritorno di Mana Cerace, che partirà nel prossimo numero): fare in modo che i lettori familiarizzino con il nuovo status quo, con le inedite interazioni tra i personaggi e i loro ruoli, per certi versi simili ma allo stesso modo differenti in alcune interessanti sfumature rispetto al passato.
Così Groucho è il "nuovo" assistente dell'inquilino di Craven Road e Rania la sua ex moglie, mentre Bloch si ritrova nell'inedito ruolo di Soprintendente (nonché di padre adottivo dell'Old boy).
Ci sono poi nuovi personaggi, presenti magati anche solo in questo episodio ma ai quali è difficile non affezionarsi, come il caro vecchio Joe, già candidato al premio come miglior attore non protagonista per le sue frasi filosofiche e per il ruolo che gli viene ritagliato su misura.
Molto intrigante anche la presenza di un noto attore napoletano che ha fatto la storia della comicità italiana: riuscire a rendere la sua presenza ben integrata all'interno dell'episodio (senza stonature, anzi) è una delle tante abilità narrative mostrate da Simeoni, da anni uno degli sceneggiatori più a suo agio con la serie regolare di Dylan Dog in particolare nella rappresentazione delle interazioni tra i vari personaggi.
Di rilievo anche il lavoro di Marco Soldi, disegnatore che molti ricordano principalmente per le cover di Julia (da lui realizzate per diversi anni) ma che ai fan dylaniati più scafati riporterà alla mente uno degli episodi dei fantomantici "primi cento" che tanto hanno contribuito al successo della serie: Oltre la morte, sequel dell'indimenticabile Memorie dall'invisibile che portava a compimento la storia della bellissima Bree Daniels (quella di "Dailan", recentemente ripresa da Claudio Chiaverotti per il team-up Morgan Lost/Dylan Dog).
Soldi si dimostra qui in grado di abbinare con incredibile equilibrio il duro realismo con la tendenza al sovrannaturale e all'orrore che serpeggia nella sceneggiatura. L'espressività che dona ai personaggi li rende umani, vicini al lettore, dando estremo risalto all'aspetto emotivo del racconto.
Una storia che è dunque una bella sorpresa in un'estate anomala e a suo modo surreale. E non c'è dubbio che, dopo averla letta, sarà difficile continuare a pensare agli anziani che osservano i cantieri come agli inoperosi baluardi di una rassicurante normalità.
"Scrutando nell'abisso"
SERIE: Dylan Dog
NUMERO: 408
DATA: agosto 2020
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Gigi Simeoni
DISEGNI E CHINE: Marco Soldi
COPERTINA: Gigi Cavenago
Tutte le immagini © 2020 Sergio Bonelli Editore.