"Terranera" di Lorenzo Palloni e Martoz

Un noir cupo e senza speranza


I capi della camorra assegnano a Natale, un anziano criminale, il compito di incendiare alcune discariche sparse per l'Italia. Per farlo, recluta tre giovani immigrati africani clandestini, Jamill, Hassam e Driss, fuggiti dalla loro casa in cerca di un posto migliore per vivere.
Insieme, i quattro risalgono verso il nord Italia prendendo parte alla guerra tra camorra e mafia cinese in un "tour criminale" che gli fa conoscere una nazione inospitale e dallo spirito sostanzialmente xenofobo.


Il cuore cupo e noir di Terranera batte nelle viscere dell'Italia peggiore, quella dove la criminalità si fonde con lo sfruttamento del caporalato, oltre i limiti dello schiavismo. È una storia che riesce a far immergere il lettore in una narrazione pulsante di vita: quella vita tanto desiderata dai protagonisti, rinchiusi in una gabbia a cielo aperto dalla quale vedono solo un orizzonte nero come la pece è in cui si distinguono solo rivoli di sangue rosso pomodoro, dove gli unici bagliori nel buio sono dovuti ai colpi di pistola.

È il buio dell'assenza di futuro: l'oscura deriva di un contesto dove l'unica forma di gerarchia è quella di una criminalità onnivora, che lacera il tessuto stesso della società e dell'esistenza di chi orbita al suo interno. Uno scenario claustrofobico dove anche un viaggio può trasformarsi in una prigione ambulante e la violenza sembra l'unico linguaggio possibile.


Questo è il percorso narrativo ed esistenziale che caratterizza Terranera, opera pubblicata da Feltrinelli Comics e, a parere di chi scrive, già candidata a essere tra le più riuscite dell'intera annata del fumetto italiano. Frutto della collaborazione tra due giovani talenti cristallini, unisce il gusto per il noir di Lorenzo Palloni, tra i fondatori del collettivo Mammaiuto e da noi già da tempo segnalato come uno dei più brillanti sceneggiatori italiani contemporanei, e Alessandro "Martoz" Martorelli, dirompente fumettista e street artist che aveva già collaborato con Palloni nel 2018 per Instantly Elsewhere, un artista dallo stile decisamente unico.

Il crudo realismo, ricercato nel linguaggio e nella sostanza, dei testi di Palloni stride in modo poetico e calzante con lo stile cubista di Martoz, che rasenta l'astratto ma - in un incredibile equilibrio - riesce sempre a mantenere una leggibilità tale da rendere appropriatamente riconoscibili i personaggi e i contesti, anche grazie a un riuscito lavoro di colorazione che differenzia scene e luoghi. Le proporzioni saltano ma il contenuto narrativo, emotivo e artistico dell'immagine resta fino a rendere gli attori in scena vividi, concreti, facendo loro acquisire nuove dimensioni che concettualmente avremmo potuto pensare che non sarebbero rientrati su un foglio di carta. Martoz piega lo spazio e lo rende elemento narrativo, mette in risalto particolari che altrimenti l'occhio del lettore non noterebbe nemmeno, dandogli un peso specifico e una struttura cangiante ma sempre efficace.


Terranera è un racconto duro, a tratti spietato, quasi del tutto privo di speranza, che non fa sconti, realizzato da due tra i fumettisti di maggior talento della loro generazione.

Giuseppe Lamola


Terranera
Feltrinelli, 2020

Testi: Lorenzo Palloni
Disegni: Martoz

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