Svelati su Repubblica il matrimonio di Dylan Dog e la conclusione del ciclo della meteora
Nel numero di Repubblica in edicola oggi vengono annunciati molti dei numerosi (e incredibilmente sorprendenti) colpi di scena contenuti nei numeri 399 e 400 della serie regolare.
A partire da oggi a Lucca saranno disponibili gli albi conclusivi del "ciclo della meteora", ovvero il numero 399 di Dylan Dog nel quale l'inquilino di Craven Road convolerà a nozze, a "E ora, l'Apocalisse", che proporrà in anticipo di circa due mesi rispetto all'uscita in edicola il numero 400 della serie regolare (poi proposto in edicola dal 27 dicembre 2019).
Su queste storie finora sono state diffuse informazioni con il contagocce, al punto che anche la cover del numero 399 è stata finora pubblicizzata in maniera incompleta per non svelare il nome della persona con cui si sposerà l'Indagatore dell'incubo.
A sorpresa, oggi su Repubblica, in un articolo che contiene vari spoiler (già nel titolo!), viene svelato in anteprima non solo con chi convolerà a nozze Dylan Dog ma anche come si evolverà la serie, con varie riflessioni sul presente e sul futuro della testata e del personaggio. Tanti colpi di scena, tra i quali alcuni che sicuramente scuoteranno il mondo dell'entertainment e lasceranno molti interdetti.
Su tutti, il nome della persona che sposerà l'Indagatore dell'incubo: Groucho!
Tra le altre cose, Recchioni, curatore della testata e autore dei testi di Dylan Dog #399, dal titolo "Oggi sposi", afferma che "non è uno scherzo, non è una gag, non è un escamotage: è un matrimonio d’amore". Una storia che rappresenterà dunque anche una netta presa di posizione su un argomento ampiamente dibattuto come i matrimoni gay e che certamente non mancherà di far discutere a lungo anche al di fuori del mondo del fumetto (come del resto era successo, ad esempio, con "Mater Morbi" e con il tema dell'eutanasia, ma anche ai tempi della censura e della supposta istigazione alla violenza da parte dei fumetti).
Molti dettagli vengono rivelati anche sull'atteso numero 400 e sulla sua genesi, una storia nella quale -si intuisce - Recchioni ha avuto modo infine di raccogliere fino in fondo la sua eredità nella gestione della testata e di "uccidere il padre" di Dylan Dog (in maniera forse anche concreta).
"Ho incaricato Roberto (Recchioni, n.d.r.) di portare Dylan nel presente e questa è una battaglia che Dylan doveva combattere da tempo e che finalmente ha realizzato" afferma Tiziano Sclavi su Repubblica.
"Tutta l’operazione è un passaggio di testimone" aggiunge Recchioni "da parte mia credo di averci messo la stessa voglia del suo creatore di superare quello che è stato e di portare Dylan nel 21° secolo e nel suo tempo".