Color Tex #15



Per ogni audace che si rispetti, l'estate non è tanto quel periodo fatto di sole, caldo e vacanza quanto quel momento dell'anno caratterizzato da specifiche pubblicazioni fumettistiche.
Ecco, per chi vi scrive, ormai non è estate senza il Color Tex e il quindicesimo numero della collana è, senza girarci intorno, un piccolo gioiellino, per diversi motivi.

Innanzi tutto il titolo: quale testata, nel 2019, può permettersi il lusso di intitolare una storia "Un capestro per Kit Willer", utilizzando quel termine così fuori moda nell'era della comunicazione social, ma così appropriato alla linea linguistica di Tex da sembrare il termine giusto al posto giusto?

Gli Autori: Claudio Nizzi, un graditissimo ritorno, e Rodolfo Torti, una meravigliosa scoperta (nelle tematiche Western eh).

L'estate: Tempo di giornate lunghe da dedicare al relax, magari accompagnati da qualcosa di bello da leggere. Senza cadere nella banalità, Tex rimane una lettura agile e spensierata, ideale per staccare la spina dal quotidiano vivendo l'esperienza sensoriale del caldo d'agosto che ci porta subito negli aridi deserti del vecchio west.


Al contrario di quanto possa apparire dal titolo, la storia ruota sì intorno ad una vicenda che coinvolge "Piccolo Falco" , ma resta di respiro corale, ampio, coinvolgendo l'intera squadra di pards e lasciando a colui che da il nome alla testata lo spazio che merita.

Il Maestro Nizzi, colonna texiana per oltre vent'anni, ritorna a narrare il suo west e sa perfettamente dove mettere le mani quando si parla di Tex, conosce bene ogni suo aspetto e le dinamiche della squadra, intrecciando una trama limpida, solida e scorrevole, arricchita da scambi gustosi, memorabili e anche divertenti tra i membri del quartetto di pards. È un west classico, fuori dal tempo il suo, che prende spunto dalla narrativa avventurosa e dal cinema dei grandi registi western e lo racconta con forza e dinamismo.


Così come forti, decisi e dinamici sono i meravigliosi disegni dell'altro Maestro coinvolto, Rodolfo Torti, che dalle tavole zeppe di fanta-archeologia di Martin Mystère, passa ai deserti texiani, in un esercizio artistico apparentemente lontanissimo da lui. E invece stupisce e convince, dando alle scene ritratte il dinamismo necessario, la spinta grafica che fa tendere i muscoli dei cavalli e fa sollevare polveroni durante le lunghe corse nel deserto. L'adorabile tratto minimal e quasi caricaturale non sfigura affatto e caratterizza benissimo i personaggi coinvolti, in un mix di stili che abbracciano la vicinanza al collega di testata mystèrica Alessandrini, dimostrando però anche enorme rispetto e studio per coloro che hanno fatto la storia grafica di Tex come Ticci e lo stesso Galeppini (alcuni primi piani di Tex sono palesemente e amorevolmente "rubati" alle loro mani).
Il mestiere di Torti fa si che ogni vignetta sia una scena composta in maniera perfetta, con il giusto equilibrio tra bianchi e neri, quinte sceniche e tempi di narrazione, personaggi sempre riconoscibili e una caratterizzazione vincente anche per i baffutissimi personaggi secondari, cosa non da poco se si pensa alla sintesi del tratto utilizzata.



Menzione speciale va anche a chi però fa in modo che un Color Tex renda giustizia al suo nome, cioè Oscar Celestini, che con un cognome del genere non poteva che fare il colorista. Un lavoro eccellente il suo, come ci ha abituati da tempo ormai, su disegnatori dai tratti molto diversi tra loro. La sua palette delicata e desaturata esalta il tratto di Torti senza coprirlo o impastarlo, creando atmosfere dai toni d'epoca che si confanno perfettamente alla storia. Graficamente trovo molto bella la scelta di utilizzare invece colori squillanti e acidi per riempire i BANG di fucili e pistole, creando il giusto contrasto tra la scena reale e l'elemento grafico onomatopeico, estraneo appunto da ciò che deve essere visto.


Insomma, un team che vorremmo vedere all'opera più spesso, perchè mixa perfettamente l'esperienza dei Maestri con un piglio meno classico ma mai eccessivo. Un volume che si legge tutto d'un fiato e che renderà ancora più roventi le vostre ore sotto l'ombrellone.


A margine: qualcosa invece non ci convince sulla copertina del sempre ottimo Claudio Villa. Forse proprio perchè ci ha abituati a standard elevatissimi, qualche anatomia "creativa" e cavalli che sembrano volare ci hanno fatto storcere il naso. Efficace però l'effetto "strillo" dei colori caldi e accesi utilizzati.

Il Fosco




Color Tex #15
"Un capestro per Kit Willer"

Sergio Bonelli Editore

Soggetto: Claudio Nizzi
Sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni: Rodolfo Torti
Copertina: Claudio Villa
Colori: Oscar Celestini
Scheda ufficiale: qui 

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