Pigiama Computer Biscotti di Alberto Madrigal

L'insostenibile difficoltà del diventare adulti


Non prendiamoci in giro: diventare adulti spaventa. Non solo per quello che si è soliti associare a questa tappa della vita (trovare un lavoro serio, metter su famiglia, fare i conti con i primi acciacchi): la paura più grande è dimenticare. Dimenticare la spensieratezza e la libertà dell’infanzia, la sensazione di poter diventare qualsiasi cosa a quindici anni, l’entusiasmo e la determinazione di provarci a venti. Dimenticare le tue passioni, chiudere a chiave quel noto cassetto stracolmo di sogni e aspirazioni, rinunciare ai tuoi interessi e a tutto quello ti rende felice. Dimenticarsi, cedendo alle responsabilità e ai problemi dell’età adulta. Come se arrivati a un certo punto tutta questa naïveté fosse inappropriata: basta, da oggi sei adulto.


Se poi sei un artista (dal Garzanti «persona che possiede particolari doti di sensibilità e di gusto»), magari Alberto Madrigal, diventare adulti si fa per definizione ancora più complicato. Che ne è della scintilla, dell’ispirazione, della creatività quando si è alle prese con un neonato, una casa e la necessità di una stabilità economica? La risposta è racchiusa in Pigiama Computer Biscotti (2019, BAO Publishing), il nuovo libro dell’autore spagnolo in libreria dal maggio scorso, che fa seguito a Un lavoro vero (2013, BAO Publishing), Va tutto bene (2015, BAO Publishing) e Berlino 2.0 (2017, scritto da Mathilde Ramadier, pubblicato in Francia da Futuropolis e in Italia da BAO Publishing).

Pigiama computer biscotti potrebbe essere intitolato anche Quella volta che ho finito per raccontare la mia vita mentre cercavo di scrivere un libro: forse non avrebbe lo stesso effetto ma è esattamente quello che è successo ad Alberto Madrigal. Un’intuizione nasce dentro di te, la insegui, inizi a darle una forma: i personaggi, l’intreccio, un finale tutto da scoprire… e poi… e poi tutto questo smette di parlarti. Il dramma. Come si risolve? Ti dici che l’intuizione tornerà, certo, è questo che succede agli artisti: peccato che l’artista in questione debba dividersi tra mille incombenze quotidiane, un lavoro da illustratore freelance e la paura di finire come quel personaggio (un fumettista che rinuncia alla sua più grande passione perché tocca diventare adulto anche a lui) raccontato da Bastien Vivès. Ed ecco che mentre cerchi di mettere insieme i pezzi - e ti chiedi se non sia il caso di smetterla con i fumetti - succede qualcosa di imprevisto: è la tua vita che inizia a parlarti. Le piccole cose di ogni giorno, i volti, gli episodi e i sentimenti che ne scandiscono e riempiono l’alternarsi, tutto quello che è all’apparenza ordinario si rivela all’improvviso materia di riflessione, scoperta e riscoperta. Come nel migliore dei libri.


Aprire Pigiama computer biscotti è un invito ad immergersi e a condividere alcuni dei momenti più importanti e significativi della «vita da adulto» di Alberto Madrigal: un diario in cui l’autore mette nero su bianco dilemmi esistenziali e crisi professionali raccontandoli con un tratto e uno stile caratterizzati da delicatezza, sensibilità e un pizzico di ironia. Madrigal ha il grande merito di trattare con equilibrio e semplicità temi molto complessi e spesso scomodi – la precarietà, la genitorialità, l’autorialità – dimostrando che è possibile vincere quella paura di dimenticare e dimenticarsi di cui sopra: non è naïveté, è «un’ancora», a cui aggrapparsi per non dimenticare mai chi sei davvero, «qualunque altra cosa ti succeda».


Nota a margine: la prima tiratura di Pigiama computer biscotti contiene sedici pagine speciali che presentano il dietro le quinte della sua creazione, una mappa dei luoghi di Berlino in cui prendono forma i libri di Madrigal e i commenti dell’autore. Una scelta che arricchisce di senso la genesi e il cuore di questo imperdibile volume.

Angela Convertini




Pigiama Computer Biscotti
Bao Publishing, 2019

Testi e disegni: Alberto Madrigal

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