Letture Audaci #19

Perso nel bosco, X-Men: Grand Design vol. 1, Amazing Spider-Man #708 

Bentornati alle Letture Audaci, brevi pareri su fumetti di recente uscita.
Con la variopinta versatilità che ci contraddistingue, ci destreggiamo stavolta tra l'underground e il supereroistico con discreta disinvoltura, spaziando dall'intrigante Perso nel bosco di Dario Panzeri, ultima uscita del Progetto Stigma prodotta da Eris edizioni (che comunque non sarebbe nemmeno così distante dalle storie di supereroi in spandex, a giudicare solo dal costume indossato dal protagonista), al primo volume di X-Men: Grand Design di Ed Piskor, enorme omaggio alla storia editoriale dei mutanti, per concludere con il lungo epilogo della gestione di Dan Slott di Amazing Spider-Man.

Perso nel bosco di Dario Panzeri (Stigma/Eris Edizioni)

Stigma è un marchio editoriale composto e autogestito da autori "con l'obiettivo di produrre libri a fumetti che ancora non esistono" e seguendo il motto: "I matti finalmente gestiscono il manicomio".
E di follia (tra le altre cose) parla Perso nel bosco di Dario Panzeri, terza uscita dell'etichetta. In quest'opera Panzeri mostra un uomo in costume nero, confuso, ossessionato da ricordi e sensi di colpa. L'autore ci distrae con l'ombra del mito, di un supereroe che non c'è, parlandoci della ricerca di redenzione attraverso un percorso apparentemente senza sbocchi.
E realizza tavole stratosferiche, nelle quali ruba un po' di luce all'oscuro oblio del bosco e intaglia figure splendidamente imperfette, divise tra un nero pece in cui perdersi e un bianco quasi asfissiante che non dona pace.
Consigliato a chi non ha paura di perdersi.





X-Men: Grand Design vol.1 di Ed Piskor (Panini Comics)

Negli anni scorsi Ed Piskor aveva conquistato il mondo della Nona arte con Wizzywig e Hip Hop Family Tree. Ora, sempre in veste di autore completo, il fumettista di Pittsburgh torna con X-Men: Grand Design, opera in cui ridefinisce e dona nuove coordinate al concetto di "vintage" per la cultura pop.
Il primo volumone, pubblicato a ottobre da Panini Comics per il mercato delle fumetterie e librerie, è decisamente imponente per formato e ambizioni. Contiene due episodi di Grand Design insieme a una versione dello storico X-Men #1 del 1963 rimasterizzata ed egregiamente ricolorata dallo stesso Piskor.
Grand Design ripercorre la storia delle origini degli X-Men, condensando avvenimenti, riannodando fili e mettendo in collegamento tra loro centinaia di episodi più o meno noti che hanno caratterizzato la vita editoriale dei mutanti. Piskor prende questo materiale e ci costruisce sopra pagine che risultano al tempo stesso inedite ed estremamente familiari: riesce a rinarrare un numero incredibile di origini di personaggi ed eventi con una freschezza che non appesantisce la lettura e la rende anzi appassionante e suggestiva. Visivamente il suo stile è decisamente retro, anche grazie alla patina di colorazione vintage che rende l'oggetto curato e prezioso.
Un gigantesco e monumentale atto d'amore verso gli X-Men e verso un patrimonio di storie, autori e suggestioni che hanno appassionato e tenuto incollati alle pagine dei comics intere generazioni di lettori. Una leccornia per gli appassionati di fumetti Marvel e una perla preziosa per chiunque ami la Nona arte.

P.S. Ovviamente il tutto non si conclude qui: "finché l'universo avrà vita, la storia continuerà...".



Amazing Spider-Man #708 di Dan Slott e AA.VV. (Panini Comics)

"Combattete la battaglia giusta. Se cadete, rialzatevi. E se il vostro vicino cade, dategli la mano.
È così che possiamo salvare il mondo... un amichevole quartiere alla volta."
Peter Parker, un ragazzo del Queens.

L'epilogo della lunghissima gestione ragnesca di Dan Slott (anche se il numero successivo porta ancora la sua firma) con una storia lunga, con molta azione e tanti colpi di scena, che rievoca le grandi battaglie del passato e coinvolge molti personaggi del cast della serie (e uno ci lascia, lasciando i lettori col magone).
Tanti disegnatori coinvolti in questo ampio affresco, a rievocare le varie "stagioni" della gestione Slott (da Marcos Martin a Humberto Ramos, da Giuseppe Camuncoli a - ovviamente - Stuart Immonen).
Nonostante gli alti e bassi, Slott si congeda al meglio.



Il sommo audace
Arrivederci alla prossima puntata!

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