Color Zagor #7 - La giustizia di “Wandering” Fitzy

Darkwood, infinita fucina di emozioni


L'affetto degli Audaci per Zagor e il suo universo è ben noto ai lettori del nostro blog. Ma ciò che chi scrive vuole palesare in questa occasione è l'apprezzamento nei confronti di un autore ancora giovanissimo ma che ha già avuto modo di esprimere tutto il suo talento in diverse occasioni: parliamo di Giorgio Giusfredi, braccio destro di Mauro Boselli, ormai una certezza nel lavoro redazionale e creativo di via Buonarroti e nome di riferimento per testate di prima fascia come TexDampyr e Zagor.
La storia di cui andiamo a discorrere in questa recensione è stata scritta da un Giusfredi in stato di grazia il quale, per realizzare un'opera così riuscita, ha intinto la sua penna nel sanguinoso passato di Patrick Wilding. Ciò che ha seminato è stato poi trasformato in mirabili disegni dall'elegante e talentuoso Mauro Laurenti.

La canzone di “Wandering” Fitzy cantata e suonata da Carlo Puddu, 
ispirata al settimo Color Zagor.

Già, perché il Color Zagor di quest'estate deve gran parte della sua piacevolezza anche al lavoro certosino del maestro romano: siamo ben lontani da concetti come "mestiere", "lavoretto", "tirar via"... Qui c'è molto di più: ci sono sentimento, passione, emozione, amore per il personaggio e il suo mondo, il suo drammatico passato, la sua infanzia sfortunata, c'è profonda simpatia per il suo presente fatto di giustizia e di rettitudine.
Eccoci, così, arrivati al concetto di giustizia (parola che campeggia già nel titolo dell'episodio). Questa storia autoconclusiva ha come perno centrale il percorso di formazione di Zagor, il suo diventare il temuto e rispettato Spirito con la Scure, il passaggio dall'impulsività adolescenziale alla saggezza della maturità. Perché questo cambiamento avesse luogo, una persona molto cara al nostro eroe ha dovuto sacrificarsi per lui e questi avvenimenti rappresentano ancora oggi uno dei più grandi rimorsi per Zagor.
Ovviamente impossibile non citare la figura di “Wandering” Fitzy, trapper, poeta, filosofo e pacifista, nonché mentore e padre adottivo di Zagor. I suoi valori ben saldi fungono da guida e da sprone per la crescita del nostro amato Spirito con la Scure.
Giusfredi ci pone davanti una commedia umana diversificata, nella quale tutti i personaggi sono caratterizzati in maniera impeccabile. Alcuni, come il rosso Rafe Dobbs o la bellissima Adah (qualcuno ha pensato alla bellezza e alla delicatezza di una delle più riuscite storie di Ken Parker?), sono destinati a vincere il passare del tempo: tanto cambia il primo (da bulletto prepotente ad amico capace di sacrificarsi per il bene altrui) quanto resta fissa la seconda (nella sua cecità e perfezione quasi di madonna che ricorda la Lucia manzoniana).
Una tavola di Mauro Laurenti per l'albo, prima della colorazione.

È anche questa la forza di una storia intensa, a tratti commovente, preziosa come l'idea di ritrovare un caro amico che manca da tempo e struggente come l'idea di perderlo per sempre.

Rolando Veloci
(con alcuni piccoli interventi del Sommo audace)



Color Zagor #7 - La giustizia di “Wandering” Fitzy 
DATA: agosto 2018
SERGIO BONELLI EDITORE

COPERTINA: Alessandro Piccinelli
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Giorgio Giusfredi
DISEGNI E CHINE: Mauro Laurenti
COLORI: GFB Comics



Tutte le immagini © 2018 Sergio Bonelli Editore.

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