L'inquisitore - Speciale Le Storie #5
Lo Speciale estivo de Le Storie di quest'anno presenta ancora una volta un episodio estremamente interessante, suggestivo e particolare. Merito di Gianfranco Manfredi, già ideatore di Magico Vento, Volto Nascosto, Shanghai Devil, Adam Wild e Cani Sciolti (tra le mille altre cose scritte, recitate e cantate nell'arco degli scorsi decenni), che unisce le proprie energie con quelle di un altro autore che abbiamo amato proprio su Adam Wild, Antonio Lucchi. Quest'ultimo, disegnatore e colorista dell'albo, realizza 126 tavole visivamente sontuose, che basterebbero da sole a giustificare l'acquisto dell'albo.
La storia è ambientata nella Spagna del XVII secolo. Con notevole accuratezza storica, frutto del consueto ampio lavoro preliminare di documentazione, Gianfranco Manfredi delinea la figura di un inquisitore che non riesce ad accettare passivamente la dottrina e le imposizioni della Chiesa romana, perplesso dalle incongruenze dell'ambiente ecclesiastico, e che si impegna a salvare una donna accusata di stregoneria.
Con i suoi dubbi, i suoi modi e le sue concezioni, Luís De Santiago è un personaggio che sembra nato apposta per essere il protagonista di una serie, così come i comprimari (a partire dalla spalla, Gonzalo, character baffuto come Cico e Groucho che, come questi ultimi, istintivamente ispira simpatia) ma anche tutto il contesto narrativo della Spagna della Controriforma. A conferma di questa impressione, che si fa largo durante la lettura, Manfredi ha peraltro già annunciato di essere al lavoro sul seguito di questo episodio (ma questa, appunto, è un'altra storia).
Tornando a L'inquisitore, al carattere storico di fondo si mischia l'elemento fantastico con venature horror.
Del resto, senza voler anticipare troppo sulla trama, già l'evocativa copertina di Aldo Di Gennaro preannuncia ampiamente la presenza di una componente sovrannaturale (e ciò non stupirà i lettori più affezionati a Gianfranco Manfredi, viste le stupende e frequenti digressioni sul versante horror e fantastico del suo Magico Vento, basti pensare a tutte le storie dedicate agli Antichi).È anche questo aspetto meno realistico che permette ad Antonio Lucchi, qui per la prima volta alle prese anche con il colore, di realizzare una prova di notevole impatto visivo, dove niente sembra lasciato al caso. Il colore dà forma ai luoghi e ai personaggi, senza l'uso di chine o di linee nette, in un processo digitale (nient'affatto "freddo", come si potrebbe essere portati superficialmente a supporre) al quale l'autore ha lavorato a lungo in maniera alquanto innovativa per un albo Bonelli. La scelta delle inquadrature, la dettagliata ricostruzione delle ambientazioni, l'atmosfera che permea le pagine, la felice impostazione del layout, la tavolozza cromatica appropriata: tutto concorre a rendere suggestivo e speciale il lavoro del disegnatore sardo.
Se dovessimo cercare un unico difetto nella storia, sarebbe probabilmente evidenziabile in una certa fretta nello scrivere la parola "Fine", lasciando in sospeso alcuni dubbi nel lettore e dando la sensazione di un racconto lievemente sbilanciato a sfavore dell'epilogo, probabilmente anche per via dell'annunciata prosecuzione futura e con l'idea di non dare necessariamente una conclusione definitiva alla trama.
Non ci resta dunque che attendere il seguito, certi che i due autori hanno intrapreso la strada giusta con questo sapiente mix tra eventi storici e fantastici e con opportune dosi di horror.
Il Sommo audace
“L'Inquisitore”
SERIE: Speciale Le storie
NUMERO: 5
DATA: luglio 2018
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Gianfranco Manfredi
DISEGNI E COLORI: Antonio Lucchi
COPERTINA: Aldo Di Gennaro
Per le immagini: © 2018 Sergio Bonelli Editore.