Andrea Pazienza, trent'anni senza
Un breve reportage dalla mostra romana
Una nostra nuova collaboratrice, l'audace Carmela, ci riporta le sue impressioni, insieme ad alcuni scatti suggestivi, dalla mostra Trent'anni senza dedicata ad Andrea Pazienza: un modo per ricordare la fervida immaginazione e l'incredibile talento di un artista che ha segnato in maniera indelebile il mondo del fumetto.
Chi, come me, capita a Roma e si sta avvicinando alla letteratura a fumetti, non può fare a meno di visitare la mostra "Trent'anni senza", dedicata ad Andrea Pazienza, allestita all'ex mattatoio di Testaccio in occasione dell'Arf. Non sono un'esperta conoscitrice di Pazienza ma il mio primo pensiero visitando la mostra è stato che se Andrea avesse vissuto l'attuale periodo storico/politico avrebbe avuto tanto materiale su cui lavorare.
Il percorso della mostra si basa una ricca selezione delle sue opere a fumetti, da Zanardi a Le straordinarie avventure di Penthotal, da Pertini a Gli ultimi giorni di Pompeo, per citarne alcuni. A questi vanno aggiunti vignette satiriche, layout e bozzetti, alcuni inediti e ritrovati di recente.
Ciò che questa mostra lascia, oltre all'interesse e la curiosità per le sue opere, è il piacere della satira e dell'ironia e la capacità di saper toccare temi delicati senza mai essere banale o scontato.
A quanti ne avranno la possibilità, buona mostra.
Una nostra nuova collaboratrice, l'audace Carmela, ci riporta le sue impressioni, insieme ad alcuni scatti suggestivi, dalla mostra Trent'anni senza dedicata ad Andrea Pazienza: un modo per ricordare la fervida immaginazione e l'incredibile talento di un artista che ha segnato in maniera indelebile il mondo del fumetto.
Chi, come me, capita a Roma e si sta avvicinando alla letteratura a fumetti, non può fare a meno di visitare la mostra "Trent'anni senza", dedicata ad Andrea Pazienza, allestita all'ex mattatoio di Testaccio in occasione dell'Arf. Non sono un'esperta conoscitrice di Pazienza ma il mio primo pensiero visitando la mostra è stato che se Andrea avesse vissuto l'attuale periodo storico/politico avrebbe avuto tanto materiale su cui lavorare.
Il percorso della mostra si basa una ricca selezione delle sue opere a fumetti, da Zanardi a Le straordinarie avventure di Penthotal, da Pertini a Gli ultimi giorni di Pompeo, per citarne alcuni. A questi vanno aggiunti vignette satiriche, layout e bozzetti, alcuni inediti e ritrovati di recente.
Ciò che questa mostra lascia, oltre all'interesse e la curiosità per le sue opere, è il piacere della satira e dell'ironia e la capacità di saper toccare temi delicati senza mai essere banale o scontato.
A quanti ne avranno la possibilità, buona mostra.
Carmela Leogrande