Intervista al collettivo Amianto Comics
L'autoproduzione e gli "innocui passatempi per giovani rivoluzionari"
Rieccoci a un nuovo audace appuntamento con il fumetto autoprodotto. Stavolta abbiamo raggiunto gli autori del collettivo toscano Amianto Comics, che negli ultimi tempi si sono fatti conoscere tramite la rivista autoprodotta Amianto, ma anche con l'umoristico Smokey – a smogpunk adventure e le cosiddette "Pop Novel" (Whoop! - a fistful of bananas e l'imminente G.I.A.D.A. - Guida insolita al diventare adulti). Li definiscono "innocui passatempi per giovani rivoluzionari" eppure questo gruppo di autori, diretto da un trio che si firma Al.Ma.Fe. , i fumetti li cura dall'ideazione alla vendita. Ne abbiamo parlato con loro, spaziando tra le loro opere e cercando di approfondire il ruolo delle autoproduzioni nel mercato fumettistico odierno.
Benvenuti sulle pagine virtuali del nostro blog. Parlateci di voi: come vi siete formati e quando avete deciso di dar vita al collettivo Amianto Comics?
Gli autori Amianto allo stand del collettivo nell'area Self della scorsa Lucca Comics & Games. |
Benvenuti sulle pagine virtuali del nostro blog. Parlateci di voi: come vi siete formati e quando avete deciso di dar vita al collettivo Amianto Comics?
Ciao,
grazie mille per la possibilità di essere presenti sul vostro blog. Amianto
Comics è nato mentre frequentavamo il corso di sceneggiatura alla Scuola Comics
di Firenze (ora The Sign - Comics & Arts Academy). Dopo aver concluso gli
studi abbiamo deciso di creare qualcosa di nostro prendendo spunto dalle
vecchie riviste a fumetti degli anni’70/'80, e così è iniziato tutto.
Il vostro prodotto principale è la rivista antologica Amianto. Come è nata e quali evoluzioni
ha avuto nel tempo?
La
rivista Amianto è nata come un contenitore di storie di genere. L’idea era
quella di riprendere i generi classici del fumetto da edicola italiano e
rileggerli a modo nostro. Questo accade soprattutto con le storie lunghe che
pubblichiamo a puntate su vari numeri. Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con
disegnatori esordienti che sono cresciuti insieme a noi e con i quali abbiamo
creato un rapporto di amicizia, oltre che di stima e fiducia.
Rispetto
alla prima uscita la rivista è cresciuta molto: ci siamo dati una cadenza
precisa (quadrimestrale), abbiamo aggiunto un comparto di articoli sul fumetto
e sull'immaginario pop, è stata aggiunta una tavola comica in chiusura di ogni
numero, ecc. Ci fa molto piacere vedere che ogni numero è meglio del precedente
(cioè... lo speriamo!).
Cosa vi ha portato a scegliere l’autoproduzione?
Secondo
noi l’autoproduzione è una tappa che non può mancare per chi vuole fare
fumetti. Siamo partiti prendendo decisioni d'istinto e abbiamo imparato molto:
dall’impaginazione/lettering, a gestire un banco a una fiera, le scadenze,
rivedere le tavole, e molto altro.
Siamo
felici anche della scelta della carta: in un primissimo momento avevamo pensato
di creare una rivista esclusivamente web, però ci siamo subito convertiti alla
cellulosa. Non volevamo perderci le fiere!
Scendiamo nel tecnico: come decidete il numero di copie da
stampare e il prezzo delle singole pubblicazioni?
Attualmente
il numero delle copie di ogni uscita della rivista è fissato a 400 copie, ma i
numeri 00, 01, 02 sono già stati ristampati. Per quanto riguarda il prezzo
(tranne che per il numero 00 a 2,00€) abbiamo fissato la cifra molto popolare
di 3,50€.
Il
prezzo è stato scelto con la precisa idea di rendere la nostra creatura il più
accessibile possibile, per farci conoscere e farci le ossa sotto gli occhi di
centinaia di lettori. Al momento la vendita di un singolo numero riesce a
finanziare quello successivo e a pagare lo spazio alle fiere; obiettivo
raggiunto.
Qual è a vostro parere lo stato attuale delle
autoproduzioni a fumetti in Italia?
È
vivo, in fermento, vivace. Abbiamo girato tante fiere negli ultimi due anni e
abbiamo visto un grosso entusiasmo da parte di tanti collettivi. Ognuno ha il
suo stile, i suoi colori, il suo modo di approcciarsi ai lettori. È
galvanizzante.
Una dedica "amiantica" per i lettori audaci. |
Oltre al gruppo iniziale, avete col tempo aggregato
intorno a voi altri giovani autori. Come avete scelto gli autori con i quali
collaborate?
Ogni
sceneggiatore segue e sceglie personalmente il singolo disegnatore. Scegliamo
persone con stili di disegno che si sposano bene con le storie che abbiamo in
mente. O scriviamo storie per persone con cui abbiamo voglia di collaborare,
per combaciare con il loro stile. La cosa importante è poi il rapporto umano e
di gruppo che si crea anche con chi abita a molti kilometri di distanza. È
sempre bello rivedersi tutti a una fiera come Lucca.
Ulteriore caratteristica della rivista è contenere anche
articoli di approfondimento e illustrazioni. Quali sono i vostri riferimenti in
tal senso, come tipo di rivista antologica?
Il
nostro primo riferimento è stato Metal Hurlant, un esempio irraggiungibile! Se
si guarda al passato ci sono poi tutta una serie di riviste di fumetti molto
interessanti (Pilot, Orient Express, il Male, ecc. ecc.) ognuna figlia del suo
tempo; dalle più autoriali a quelle più popolari.
Durante l’ultima edizione di Lucca Comics & Games
avete presentato anche il primo numero cartaceo di Smokey – a smogpunk adventure, serie nata originariamente come
webcomic umoristico e con sfumature
noir e fantascientifiche. Quando avete deciso di realizzarne una versione
cartacea?
Abbiamo
deciso di fare Smokey in cartaceo per dargli lo spazio (e i lettori) che
pensiamo si meriti. Sul web è difficile dare una visibilità adeguata se non si
segue con continuità il progetto. Lucca Comics ci è sembrata quindi una buona
vetrina per lanciare il primo volume dedicato al nostro detective strampalato.
Un’altra vostra interessante iniziativa sono le Pop Novel,
ovvero volumi brossurati one-shot realizzati da artisti emergenti. Cosa vi ha
spinto a promuovere la nascita di questa collana e a puntare su artisti
emergenti?
L’idea
di pubblicare storie di genere diverse dal resto della produzione italiana. Gli
autori della prima pop-novel, Whoop!, sono nostri amici. Ci siamo conosciuti a
Firenze e ci piaceva l’idea di mettere su carta la storia di quelle scimmie
spaziali mutanti cazzute.
Ci
stimola l’idea di collaborare con altri a livello di editing, impacchettamento,
rifinitura. E ci piace l’idea di dare una buona fetta delle entrate delle
pop-novel agli autori, una volta recuperate le spese di stampa.
Il secondo
volume arriverà molto presto, sulla nostra pagina abbiamo già messo qualche
anteprima, e sarà una storia che difficilmente un lettore avrà già letto in
forma fumetto.
Su quali progetti siete al lavoro attualmente?
Attualmente
stiamo concludendo 2 nuovi volumi. Il prossimo numero della rivista Amianto
05 e la prossima Pop-Novel G.I.A.D.A. – Guida Insolita Al Diventare Adulti,
che usciranno entrambe per marzo 2018.
Ringraziamo gli autori "amiantici" e vi diamo appuntamento, come sempre, alla prossima.
Giuseppe Lamola & gli Audaci