Online Ronin Magazine numero 6

"84 pagine contro la mediocrità"



Da pochi giorni è online il sesto numero di Ronin Magazine, un albo che "lotta contro la mediocrità imperante a colpi di immagini e parole". 84 pagine di illustrazioni e poesie, racconti e fumetti, tra storie autoconclusive e progetti seriali come Virtus, Zakk Void, Zero e Lo Scarafaggio, le prime tavole delle Cronache di Akronya.
A seguire ulteriori dettagli.


Comunicato stampa


Ronin Magazine #6:
84 pagine contro la mediocrità

A livello generale, il numero 6 è un numero mediocre, un po’ “sfigato”: non ha la caratura morale o il potere evocativo dei vicini di casa 5 e 7.
A scuola è la sufficienza, nulla più, nulla meno. Mediocre, appunto.
Alla fine dei conti, il 6 ha il suo unico momento di gloria quando lo ripeti tre volte. E allora sì che diventa diabolico!
Ma agli autori del collettivo Ronin interessa solleticare le Muse piuttosto che evocare la Bestia, di conseguenza il numero 6 di Ronin Magazine lotta contro la mediocrità imperante a colpi di immagini e parole.
84 pagine di illustrazioni e poesie, racconti e fumetti, tra storie autoconclusive e progetti seriali: accanto a vecchie conoscenze come “Virtus”, “Zakk Void”, “Zero” e “Lo Scarafaggio”, le prime tavole delle “Cronache di Akronya”.
Questo numero ospita anche un piccolo esperimento: è intitolato “Karn Evil”, è stato realizzato a più mani da dieci membri del collettivo Ronin ed è stato definito uno Splash Novel. Volete saperne di più? Cliccate liberamente su https://issuu.com/mokapop-ronin/docs/ronin_6_2018 e godetevi la lettura: Ronin è online e gratis!
Di numero in numero – sottolinea Pietro Rotelli, ideatore e coordinatore di Ronin Magazine – i contributi di tutti gli appartenenti al collettivo si fanno qualitativamente sempre più alti, rendendo Ronin Magazine un prodotto artistico che esce dal seppur nobile recinto della fanzine per approdare di diritto all’universo delle riviste”.

Cover, di Champa Avellis.

Tavola da Le cronache di Akronya, di Luigi Chialvo e Pietro Rotelli.
Illustrazione di Ivan Paduano.

Cover del progetto Karn Evil, di Francesco Segala.

Tavola da "Let there be rock", di Riccardo Sciarra e Jay Cans1.

Tavola da "Brutto vizio", di Emiliano Barletta e Michele Cavalieri d'Oro.



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