Scout Comics: intervista a James Pruett
Parla l'autore di Mindbender, thriller psicologico in uscita a dicembre per Weird Book
Il marchio Weird Book ha firmato un accordo in esclusiva con la casa editrice americana Scout Comics. Sono state dunque annunciate le prime tre serie americane in uscita a dicembre in Italia: Mindbender, Solar Flare e Smoketown (vedi qui). Per l'occasione vi riportiamo un'intervista allo scrittore James Pruett (X-Men Unlimited, Black Mist, Negative Burn), che insieme all’artista italiano Federico De Luca ha dato vita al distorto thriller psicologico Mindbender.
WEIRD BOOK: Mindbender segna il tuo ritorno alla scrittura di fumetti,
dopo una deviazione verso il mondo aziendale. Quanto è durato e cosa ti ha
riportato nel mondo dei fumetti?
JAMES PRUETT: Onestamente, ci
sono un paio di risposte che potrei dare. La prima è invidia tra fratelli.
Vedevo quanto si stava divertendo mio fratello gemello - Joe Pruett - come
editore di Aftershock e la risposta positiva che stava ottenendo con Black
Eyed Kids; iniziavo ad avere nostalgia per la scrittura mentre la bestia
creativa che avevo dentro si stava facendo strada per uscire, dopo essere stata
sepolta per 15 anni. Inoltre, eravamo molto competitivi e non gli potevo
assolutamente permettere di essere migliore di me. Non che lo fosse, capiamoci.
Era una cosa fra gemelli.
Intorno al 2000,
dopo aver lasciato la Caliber e aver fatto alcuni lavori per la Marvel, mi
trasferii in Florida per iniziare una carriera a Compliance nella Financial
Securities Industries. In tutta onestà non avevo né il tempo né le forze per
continuare a scrivere, ma parlare a Joe ogni giorno mentre Aftershock cresceva
e a Gary Reed che mi diceva che stava ricostruendo la Caliber Comics ringiovanì
la mia parte creativa, quindi, eccoci qua.
WEIRD BOOK: Cosa ci puoi dire su Mindbender senza svelare troppo? Qual è il suo tema di
base? Come descriveresti la storia alla gente che incontri per strada?
JAMES PRUETT: Hai sette anni.
Scateni l’arma definitiva - la tua mente. E poi che succede? Tutti intorno a te
muoiono. E tu impazzisci. Ti risvegli 16 anni dopo. Il governo ti vuole usare
come arma. Il mondo ti vuole morto. Tu invece ti vuoi solo riprendere la tua
vita.
Immagina un mondo
nel quale il nucleare non è più la fonte di energia definitiva. Un mondo in cui
la mente ha un potenziale distruttivo più alto di qualsiasi arma creata
dall’uomo. Immagina di essere coloro che vogliono controllare la mente come
un’arma irrilevabile da qualsiasi dispositivo, uomo o perquisizione. Non vi
sarebbe difesa, via di fuga o posto dove andare. Questo è il mondo di Mindbender.
Qualche anno fa avrei descritto il fumetto come un incrocio
fra Unbreakable e Inception.
Penso che
attualmente l’associazione più corretta sia un “misto” tra Legion e The OA.
WEIRD BOOK: Ci hai già detto che questa non è la prima
“vera” comparsa del personaggio. Ti spiacerebbe approfondire?
JAMES PRUETT: Beh, lo è e non lo
è. Vi spiego meglio. Avevo avuto una bozza iniziale già più o meno nel 1993,
quando ideammo la trama di Negative Burn per la Caliber. In
realtà, doveva essere la mia terza serie dopo The Apparition e Black
Mist. L’artista con cui lavoravo allora era Matthew Dow Smith, famoso per
la serie della IDW - X-FILE. Credo sarebbe stata la sua seconda o
terza pubblicazione. Avevo scritto un breve storia come esperimento di flusso
di coscienza e Matt era pronto a disegnare, ma qualcosa subentrò nel programma
e il lavoro non venne mai finito. Avevamo addirittura creato dei biglietti da
visita, stampati dalla Caliber come materiale promozionale per le convention di
fumetti nel 1995. Ne ho ancora una scatola in garage. Quella storia breve
infine venne illustrata da un altro artista - Andy Bennett - e venne pubblicata
dalla Caliber in Negative Burn #48 con un annuncio che
introduceva STRAIT JACKET - nome che avevo dato al concept -
in arrivo nel 1997. Beh, non successe mai. Spendevo tutto il mio tempo come
caporedattore della Caliber Comics e a scrivere per Black Mist,
un’altra serie che sarebbe poi divenuta il titolo più venduto del 1998.
Il che ci porta
qua, a vent’anni dall’anteprima dell’attuale Mindbender.
Ovviamente, la storia è cambiata drasticamente da quella iniziale; dopotutto il
personaggio principale ed il coprotagonista - Mr. Balloon - erano stati
inizialmente creati per una storia breve. Però è bello tornare indietro e
vedere quanto il concept sia avanzato da allora.