Il ritorno di Reginella
Gli undici tuffi al cuore durante la lettura della nuova storia di Reginella
Nel 1972 Rodolfo Cimino prende in mano la penna e scrive un personaggio destinato ad entrare a gamba tesa nell’immaginario Disneyano: Reginella. Monarca del lontano pianeta Pacificus, in esilio forzato sulla Terra, Reginella ha in sé il meglio dello sci-fi anni ’70 (vestitini rossi attillati alla Star Trek) e fa da tramite a quella poetica Ciminiana che poi esploderà nel ciclo de I racconti intorno al fuoco: sentimenti, gente, sentimenti come se piovesse. Nel caso di specie, si parla di amore impossibile – un tema che ritornerà in tutte le storie dedicate al personaggio.
E ora, il listone degli undici momenti (è spoiler ma se non l’avete ancora letta ecc. ecc., l’ho già detto):
1) Paperin Cazzuto
Quegli occhi, signori, sono tutto un programma.
2) I love meta
Infrangere la quarta parete non è mai stato così bello!
3) Disapprovazione
Citazioni, lo stai facendo b– eh, per ora lo stai facendo.
4) Info-dump
PUNTI ESCLAMATIVI E STUPORE!
5) Cuori, cuori e ancora cuori
Che storia di Reginella sarebbe senza un po’ di cuori che volano?
6) Onomastica dei sentimenti
Lo schiaffo L’elefante nella stanza. Ne parleremo poi. Ignorarlo, però, sarebbe disonesto.
7) Perplessità
Se guardasse in camera gli risponderei che, in effetti, pare un po’ macchinoso anche a me.
8) Papero versus Natura
Ad Herman Melville piace questo elemento.
9) Sguardi
Anche note come “le due vignette (semi)giustapposte che dovrebbero zittire tutti”.
10) Altri sguardi
Meglio noti come “gli sguardi che amicizia una ricca sega”.
11) Il Superpapero Nietzschiano
“E quindi Reginella la guardo un po’ come mi pare.”
12) BONUS ROUND, BONUS PUNCH:
Casomai qualcuno non avesse capito.
Questo è tutto. Ci sarebbe altro da dire (il tratto della Perissinotto, il ritorno di un certo linguaggio nei testi di Enna) ma per ora basta così.
Ci vediamo fra una settimana, o fra più probabilmente due.
Non tutte le storie sono uguali e non sempre, per quanto possiamo impegnarci, riusciamo a leggerle, viverle e sentirle razionalmente. Ecco perché, per raccontarci uno degli eventi più importanti della stagione estiva disneyana, ossia il ritorno di Reginella su Topolino, il collaboratore audace Luca Pappalardo ha pensato di indicare i momenti più intensi ed emozionanti scaturiti della lettura della prima parte della storia (per un'ulteriore analisi potete leggere anche la recensione odierna de Lo Spazio Bianco ad opera di Gianluigi Filippelli). Vi lasciamo dunque alle parole ironiche e colte di questo nostro nuovo e talentuoso collaboratore ospite (che tra le altre cose è uno scrittore ma anche un appassionato di fumetti e tanto altro), che siamo particolarmente contenti di poter ospitare e ci auguriamo torni di frequente a imperversare su questi schermi.
(Se non avete letto la nuova storia di Reginella siete da gogna, ma ve lo diciamo comunque: questo pezzo contiene spoiler. Regolatevi.)
(Se non avete letto la nuova storia di Reginella siete da gogna, ma ve lo diciamo comunque: questo pezzo contiene spoiler. Regolatevi.)
Nel 1972 Rodolfo Cimino prende in mano la penna e scrive un personaggio destinato ad entrare a gamba tesa nell’immaginario Disneyano: Reginella. Monarca del lontano pianeta Pacificus, in esilio forzato sulla Terra, Reginella ha in sé il meglio dello sci-fi anni ’70 (vestitini rossi attillati alla Star Trek) e fa da tramite a quella poetica Ciminiana che poi esploderà nel ciclo de I racconti intorno al fuoco: sentimenti, gente, sentimenti come se piovesse. Nel caso di specie, si parla di amore impossibile – un tema che ritornerà in tutte le storie dedicate al personaggio.
Con Giorgio Cavazzano alle matite, Paperino e l'avventura sottomarina inaugura il ciclo di Reginella e regala a Paperino un breve ma meritato periodo di allontanamento coniugale. Sarà l’inizio di una trilogia: la seconda tappa è del 1974, con Paperino e il ritorno di Reginella. Seguono tredici anni di silenzio, poi nel 1987 arriva Paperino e il matrimonio di Reginella. La storia segna il ritorno dello sceneggiatore al fumetto, dopo tredici anni passati fra la politica e, ehm, altre cose poco simpatiche.
“Sa... Saveco... Gulp!”
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Seguono altre due storie nel 1992 e nel 1994, poi lo spettro di una quinta che aleggia nelle menti dei lettori fino al 2012, anno in cui Cimino ci lascia. Qualcuno vocifera di una sceneggiatura inedita, ma in breve le speranze muoiono.
E invece no. Il 26 Luglio 2017 Reginella risorge. Bruno Enna sceneggia, Giada Perissinotto disegna. E qui la penna di chi ve ne parla si inceppa.
E invece no. Il 26 Luglio 2017 Reginella risorge. Bruno Enna sceneggia, Giada Perissinotto disegna. E qui la penna di chi ve ne parla si inceppa.
La resurrezione è tripartita: Paperino e la regina fuori tempo è una storia di cui abbiamo visto solo il primo terzo. Onestà vorrebbe che se ne parlasse alla fine – hold your horses, boy. Ma i cavalli scalpitano nel cuore di questo vecchio lettore che come tutti ha amato Reginella, e che come molti ne ha accolto il ritorno con i dovuti lacrimoni del caso. Come si fa a non parlarne?
Dovendo scegliere, allora, scelgo la compremessa (compromesso + promessa + premessa).
Dovendo scegliere, allora, scelgo la compremessa (compromesso + promessa + premessa).
- Compromesso: per mediare fra ragione e sentimento, recupero la peggiore tradizione del click-baiting ed elenco gli 11 momenti in cui la lettura della nuova storia di Reginella mi ha provocato un sommovimento interiore di vario grado e genere. Nessun j’accuse né giudizio sommario né una qualunque di quelle altre cose che su Facebook imperversano e che un giorno provocheranno la vendetta di PK. Eviterò anche giudizi posati e riflessioni critiche strutturate, per il semplice fatto che sarebbero inutili: i conti si fanno alla fine, adesso siamo qui solo per piazzare i nostri “wow” in un punto qualunque della retta compresa fra idolatria e rabbia omicida (non che siano i miei sentimenti, ma sono quelli che hanno accolto la nuova storia).
- Promessa: fra tre settimane metterò tutto insieme, uscirò dalla sfera delle onomatopee ed entrerò in quella della critica cervellotica. Insomma, scriverò il pezzo che avrei voluto scrivere dopo aver finito la storia e che ho deciso di non scrivere quando ho razionalizzato che la storia non l’avevo letta tutta.
- Premessa: suonerà come una ruffianata, ma eccola. Cimino e Cavazzano sono giganti nelle cui orme non è facile camminare. Tanto meno con un personaggio del genere. E con tutta la razionalità di questo mondo, alla fine della lettura di questo primo terzo io un giudizio l’ho formulato, quantomeno uno compreso nello spettro fra “sono contento di averla letta” e “che i lombi di chi l’ha creata siano infecondi”. Per evitare che il suddetto giudizio si perda nella vigliacca indeterminatezza della lista che segue, lo esplicito qui: Bruno Enna e Giada Perissinotto, se vi incontrassi per strada
vi limonerei durabbraccerei forte.
1) Paperin Cazzuto
Quegli occhi, signori, sono tutto un programma.
2) I love meta
Infrangere la quarta parete non è mai stato così bello!
3) Disapprovazione
Citazioni, lo stai facendo b– eh, per ora lo stai facendo.
4) Info-dump
PUNTI ESCLAMATIVI E STUPORE!
5) Cuori, cuori e ancora cuori
Che storia di Reginella sarebbe senza un po’ di cuori che volano?
6) Onomastica dei sentimenti
7) Perplessità
Se guardasse in camera gli risponderei che, in effetti, pare un po’ macchinoso anche a me.
8) Papero versus Natura
Ad Herman Melville piace questo elemento.
9) Sguardi
Anche note come “le due vignette (semi)giustapposte che dovrebbero zittire tutti”.
Meglio noti come “gli sguardi che amicizia una ricca sega”.
11) Il Superpapero Nietzschiano
“E quindi Reginella la guardo un po’ come mi pare.”
12) BONUS ROUND, BONUS PUNCH:
Casomai qualcuno non avesse capito.
Questo è tutto. Ci sarebbe altro da dire (il tratto della Perissinotto, il ritorno di un certo linguaggio nei testi di Enna) ma per ora basta così.
Ci vediamo fra una settimana, o fra più probabilmente due.