FUCK-HOF di Igor Hofbauer
Personale del fumettista e illustratore croato alla Teké Gallery di Carrara
Venerdì 16 giugno presso la Teké Gallery di Carrara verrà inaugurata FUCK-HOF, la prima personale italiana dell'illustratore e fumettista croato Igor Hofbauer, con un'ampia serie di lavori inediti su carta, tra opere preparatorie, tavole originali e serigrafie a colori in edizione limitata.
Comunicato stampa
Venerdì 16 giugno presso la Teké Gallery di Carrara verrà inaugurata FUCK-HOF, la prima personale italiana dell'illustratore e fumettista croato Igor Hofbauer, con un'ampia serie di lavori inediti su carta, tra opere preparatorie, tavole originali e serigrafie a colori in edizione limitata.
Comunicato stampa
FUCK-HOF
Good morning Mister Morgen
Personale di Igor Hofbauer
A cura di Stefano Dazzi Dvořák, Marco Cirillo Pedri e Alessandra Ioalé
Tekè Gallery
Via
Santa Maria 13/d, Carrara
Opening 16 giugno 2017
ore 18
È con grande orgoglio che,
venerdì 16 giugno alle ore 18, Teké Gallery di Carrara inaugura FUCK-HOF, la prima personale
italiana del grande illustratore e fumettista croato Igor Hofbauer, con una ricca serie di lavori inediti su carta, tra
opere preparatorie, tavole originali e serigrafie a colori in edizione limitata.
Ricavatasi un posto
speciale nel panorama dell’arte contemporanea in Italia per la promozione e la
diffusione della conoscenza di personalità importanti e rappresentative dell’arte
underground internazionale, Teké Gallery dedica il periodo estivo a una delle
figure più dirompenti, affascinanti e rappresentative della cultura e dell’arte
balcanica. Classe ’74, Igor Hofbauer muove i suoi primi passi nel campo
dell’illustrazione e delle arti visive all’interno del collettivo di fumetti
underground Komikaze. Con il suo stile ha restituito narrazioni surreali, ispirate
alla sua città, contenute in una sola pagina, quella del manifesto
pubblicitario, che dal 1999 al 2011 è stato oggetto d’interesse e soggetto
della sua ricerca artistica. Un mix di citazioni dall’arte contemporanea del
secolo scorso e rielaborazione personale di icone pop di manifesti cult, in
stretto rapporto con la tradizione grafica croata, configura l’estetica
originale, fresca, riconoscibile e senza tempo del Maestro croato.
I curatori Stefano Dazzi Dvořák, Marco Cirillo Pedri e Alessandra Ioalé, attraverso
l’esposizione di oltre cento pezzi, ripercorrono la traiettoria di ricerca
artistica dell’autore, costellata da meravigliose produzioni, permettendo di
ammirarne lo sviluppo. Dal manifesto come mezzo espressivo con cui raccontare
il suo tempo legandolo alla comunicazione pubblicitaria, tra libera creazione e
compromesso commerciale, alla creazione di narrazioni più complesse a
fumetto. Il percorso della mostra
seguirà l’ordine cronologico di realizzazione delle opere mettendo in relazione
disegni, schizzi e bozzetti alle rispettive serie di opere definitive, da cui
ne derivano, come le serigrafie dei poster pubblicitari e le tavole originali
tratte dai libri a fumetto, insieme ad altre opere pittoriche indipendenti come
i tre grandi acquarelli su carta. Dalle illustrazioni per i manifesti del
"Močvara" club di Zagabria a quelle per i libri di Edo Popović, fino
alle tavole dei graphic novel realizzati negli ultimi anni, come “Crimson Lagoon” del 2015, “Ispektor
Gürtel”
e “Mister Morgen” del 2016. Da quest’ultimo è tratta la scultura “Good Morning Mister Morgen” in resina
ecologica eseguita dallo scultore Mattia Dorici per la mostra e dipinta a mano
da Igor Hofbaur. Opere che hanno consacrato l’autore croato Maestro
dell’estetica grottesca balcanica e alternativo rappresentante visivo della
città di Zagabria, distinguendosi non solo come illustratore nell’arte del
manifesto pubblicitario, ma anche come fumettista nel grande e variegato
panorama del graphic novel europeo.
I suoi poster sono piccoli
universi narrativi ispirati, nelle composizioni, alle silhouette urbane della
capitale. Scenari grotteschi popolati da creature mostruose e personaggi tratti
dalla realtà quotidiana, che accolgono in nuce il successivo sviluppo narrativo
dell’arte di Hofbauer. Per questa sua naturale evoluzione nell’arte del
fumetto, l’autore si ispirerà alla classica estetica delle comic strips
underground americane degli anni ’80, in particolar modo guarda a Charles Burns
della rivista RAW di Spiegelman. Nelle sue opere narrative a fumetto ritroviamo
anche una bellissima e ben riuscita collaborazione e rielaborazione estetica
del Costruttivismo russo, per quanto riguarda la costruzione dell’impianto
compositivo delle scene, sintetiche e geometriche, e dell’Espressionismo
tedesco, per quanto concerne invece la caratterizzazione dei personaggi,
rendendo il suo stile drammatico, urgente e di grande impatto. Storie
imprevedibili e transdimensionali popolate da disadattati sociali, emarginati,
creature deformi e forme di vita post-decadenti. Umanoidi subnormali insoliti,
la cui presenza rende surreale l’atmosfera del racconto, al cui sviluppo
narrativo l’autore aggiunge quel giusto nonsense da creare mistero, dubbio e
suscitare incertezza, a volte anche sconcerto e shock, nel lettore.
Intense note estetiche e
complessi elementi compositivi concorrono alla costruzione di quell’atmosfera
angosciante e asfissiante, ma al tempo stesso maledettamente affascinante,
specchio dello stato di paranoica ossessione della società metropolitana a lui
contemporanea. Caratteristiche costanti che distinguono e rendono uniche le
opere di Hofbauer, il quale dimostra senso di appartenenza alla propria cultura
e al sistema sociale in cui vive e si esprime. Attenzione alla rilettura dei
Maestri nella traduzione del proprio immaginario. Dimostra di saper accogliere
la tradizione visiva croata e coglierne gli ingredienti da poter rielaborare e
sviluppare per renderla ancora attuale nella trasmissione di nuovi messaggi a
una comunità in continuo cambiamento. Una comunità di cui l’autore ne delinea e
ne porta alla ribalta stati d’animo e costumi, angosce e desideri, anomalie ed
eccessi, oggi sulle pagine del graphic novel, e prima ancora su quelle
pubblicitarie dei manifesti che hanno ridefinito l’identità visiva del
"Močvara" club di Zagabria icona della cultura underground croata.
Diverse sono le produzioni
della Galleria per questa occasione espositiva. Dalla scultura “Good Morning Mister Morgen” di Mattia
Dorici realizzata per Tekè Gallery, ai
multipli in scala della stessa in
resina ecologica e dipinti a mano da Hofbauer, fino alle serigrafie a tiratura
limitata dei due manifesti che Hofbauer ha realizzato appositamente per la
mostra e dell’unica edizione del manifesto “Teho
Teardo & Blixa Bargeld” realizzato dall’autore per il concerto al
Močvara club a febbraio di quest’anno. Inoltre sarà edito il catalogo a colori della
mostra corredato da un apparato iconografico, con le immagini delle opere in
esposizione, accompagnato da un apparato critico, un’intervista esclusiva,
biografia, bibliografia e discografia con i testi di Alessandra Ioalé, Marco Cirillo
Pedri, Vittore Baroni, Stefano Dazzi Dvořák e Jonathan Bousfield.
INFORMAZIONI
Titolo della mostra: Igor Hofbauer FUCK-HOF
Inaugurazione:
16 giugno 2017 ore 18
Durata:
da venerdì 16 giugno a domenica 30 luglio 2017
Sede
espositiva: Teké Gallery
Teké
Gallery, Via Santa Maria 13/d, 54033 Carrara
Orari:
16.00 – 20.00 da lunedì a sabato
Recapiti:
tel. 0585 71307 | info@tekegallery.com
| www.tekegallery.com
Info.
Esposizione: Marco Pedri +39 3397189570 marcopedri@gmail.com
| Stefano Dazzi +39 3346518712 stefano@tabularasa.it