MACROMANARA - Tutto ricominciò con un’estate romana
Le opere di Milo Manara in mostra a Roma dal 26 maggio al 9 luglio 2017
Le opere del Maestro dell’eros Milo Manara saranno in mostra a Roma dal 26 maggio al 9 luglio 2017 in MACROMANARA - Tutto ricominciò con un’estate romana, che ripercorrerà l’intera carriera dell'artista veronese attraverso due percorsi principali: da una parte una proposta antologica, attraverso tutte le grandi opere degli anni ’70, ’80 e ’90, e dall’altra la produzione contemporanea e il suo rapporto con Roma e il cinema. A seguire maggiori dettagli.
Comunicato stampa
presentano
MACROMANARA
Tutto
ricominciò con un’estate romana
da venerdì 26 maggio a
domenica 9 luglio 2017
LA PELANDA
MACRO Testaccio
Piazza Orazio Giustiniani, 4
ROMA
Una
coproduzione COMICON e ARF! Festival
con il sostegno
di CLES - Centro per le ricerche e studi sui problemi
del
Lavoro, l’Economia e lo Sviluppo
Si
ringraziano KARE DESIGN e ATAC
Promossa
da Roma Capitale, Assessorato alla
Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Servizi museali Zètema Progetto Cultura
Il Maestro
dell’eros Milo Manara in mostra a Roma dal 26 maggio
al 9 luglio 2017 con «MACROMANARA - Tutto
ricominciò con un’estate romana» che ripercorrerà l’intera carriera
del fumettista veronese attraverso due percorsi principali: da una parte
una ricca proposta antologica, attraverso la quale si tracceranno tutte le
grandi opere degli anni ’70, ’80 e ’90, dalle straordinarie tavole di Giuseppe
Bergman a quel Tutto ricomincio con un’estate indiana che lo
vide lavorare in coppia con l'amico Hugo Pratt, con il quale -
successivamente - realizzò anche El Gaucho. E ancora Lo
Scimmiotto, Gulliveriana, le storie del Gioco, di Miele e
molto altro! Dall’altra, la produzione più contemporanea (completa delle
commission estere per Stati Uniti e Francia) e il suo rapporto con Roma e
il cinema: dalla Cinecittà di Federico Fellini fino
ai Borgia e Caravaggio, con una serie di
illustrazioni dedicate alle grandi dive cinematografiche che saranno esposte
per la prima volta e andranno a comporre un portfolio inedito che Comicon
Edizioni presenterà in anteprima all’ARF! Festival.
"Dalla
morte di Hugo Pratt, il mio migliore amico è Tanino Liberatore, il Michelangelo
del fumetto, il fratello eterozigote di Andrea Pazienza, ma davvero frequento
pochissime persone. Qualche volta vado in giro per festival, e ci vado
soprattutto per rivedere i vecchi amici. Hugo Pratt coltivava la sua libertà
interiore a un livello così alto da esserne persino danneggiato. Fu un padre
assente, ha lasciato dei vuoti. Ma mi insegnò ad essere LIBERO nel mio
lavoro" Milo Manara
MILO MANARA
nasce
a Luson in provincia di Bolzano il 12 settembre 1945. Debutta alla fine degli
anni ’60 come autore di storie erotico-poliziesche sulla collana Genius e
subito dopo in Jolanda de Almaviva, serie sexy di grande successo. Negli anni
’70 avvia la collaborazione con il Corriere dei Ragazzi, con una serie di
fumetti sceneggiati da Mino Milani, La parola alla Giuria. Nello stesso
periodo, sui testi di Alfredo Castelli e Mario Gomboli, realizza Un fascio di
bombe. Subito dopo, assieme a Silverio Pisu, Manara da’ vita a Lo scimmiotto e
Alessio, il borghese rivoluzionario, che segnano il suo debutto nel fumetto
d’autore.
Nel 1978 crea il suo primo personaggio di successo, pubblicato in
prima battuta in Francia dalla rivista “A Suivre”: HP e Giuseppe Bergman, dove
HP è un chiaro riferimento al suo maestro e mentore Hugo Pratt. Nei primo anni
’80 crea Il Gioco, storia ad alta densità erotica che gli da’ un successo a
livello mondiale. Di questo periodo è anche il primo di due lavori su testi di
Pratt: Tutto ricominciò con un’estate indiana, seguita anni dopo da El Gaucho.
Su sceneggiatura di Castelli, Manara disegna poi L’Uomo delle nevi per la
celebre collana “Un Uomo, un’avventura”. Subito dopo crea Miele, forse il suo
personaggio femminile più famoso, protagonista dei volumi Il profumo
dell’invisibile e di sei storie brevi intitolate Candid Camera.
Nel 1987 inizia la collaborazione con Federico
Fellini, il quale gli chiede le illustrazioni di una sceneggiatura. Da qui
Manara, con il consenso del regista, trasforma il testo di Fellini in Viaggio a
Tulum, seguito da Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet. Fanno seguito le
trasposizione a fumetti di tre classici della letteratura: Gulliveriana,
Kamasutra e L’asino d’oro. Disegna inoltre tre storie di carattere sociale:
Ballata in Si bemolle (dedicata al tema dell’usura), Rivoluzione
(sull’imbarbarimento generato dalla televisione) e Tre ragazze nella rete
(ispirata al mondo di internet). Il decennio si chiude con il ritorno di
Giuseppe Bergman con A riveder le stelle.
Nel 2009 la Marvel Comics gli
commissiona - in coppia con Chris Claremont - una storia degli X-Men tutta al
femminile (Ragazze in fuga) che non è il suo unica excursus nei comics
americani, considerando la sua importante collaborazione sul Sandman di Neil
Gaiman. Su sceneggiatura di Vincenzo Cerami pubblica Gli occhi di Pandora.
Dall’inizio degli anni Duemila, Manara lavora al progetto Il pittore e la
modella, un viaggio nella storia dell’arte pittorica. Su testi di Alejandro
Jodorowsky disegna poi un fumetto sulla casata de i Borgia. Nel 2008 sigla un
accedo con il Napoli Comicon per la cura e la gestione di tutte le sue mostre
in Italia e all’estero e pubblica per Panini il primo volume di Caravaggio.
La Mostra è
aperta dal martedì alla domenica dalle 12.30 alle 19.30
Chiuso
il lunedì.
Durante i giorni di Arf! Festival
(venerdì 26, giovedì 27 e venerdì 28 maggio)
la mostra sarà aperta al pubblico dalle 10.00
alle 20.00
Info: manara@arfestival.it