Paranoid Boyd #4 - Il corpo del mostro

L'orrore visionario di Andrea Cavaletto sulle note dei The Foreshadowing





Pubblicato in concomitanza con la mostra mercato di Riminicomix (14/17 luglio 2016), il quarto numero di Paranoid Boyd riveste un particolare interesse per diversi motivi. Il primo è l'approccio multimediale, che si concretizza con la presenza come special guest della versione a fumetti di una nota band metal, i The ForeshadowingPoi i disegni: se nella prima stagione l'opera si era giovata dell'apporto di vari talentuosi disegnatori, qui possiamo apprezzare tavole di un unico artista, Enrico Carnevale, che si è espresso in una prova corposa ed efficace.













Sia prequel che spin-off, il quarto numero della serie ideata da Andrea Cavaletto si concede una pausa dal filo del racconto per concentrarsi su ossessioni, perversioni e manie dei comprimari. Lo sceneggiatore piemontese, per l'occasione coadiuvato ai testi da Marta Carotenuto, riempie l’episodio di scene esplicite e dai toni molto forti, mettendo in piedi una realtà permeata da un’estrema violenza e da oscure idolatrie. Cavaletto non è abituato a indorare la pillola per cui in un’opera come Paranoid Boyd si è concesso piena libertà espressiva non lesinando scene al limite del disturbante. Come detto in apertura, una particolarità della storia consiste nel rapporto a filo doppio che la lega alla musica: vi compaiono infatti i membri di una band metal che esiste realmente, i The Foreshadowing, in qualità di comprimari della storia. La stessa band per l'occasione ha composto un brano intitolato appunto Paranoid Boyd* e tutto ciò non fa altro che confermare il forte legame tra il fumetto e la musica (già evidente nel titolo della serie, che rievoca la famosa canzone dei Black Sabbath) e tra quest'ultima e il filone demoniaco/diabolico. Sebbene non manchino i riferimenti reali, a partire dal tragico evento mostrato in apertura e ripreso dal finale del numero zero, l’elemento sovrannaturale è infatti decisamente preponderante. 


Come affermato dallo stesso sceneggiatore in una recente intervista a riguardo su Lo Spazio Bianco, lo stesso andamento della trama è assimilabile a un quello di un concept album musicale, con un’alternanza di momenti parlati, rapide accelerazioni e improvvise esplosioni. A tratti però il desiderio di non porsi limiti sembra prevalere sulle effettive necessità narrative, lasciando la sensazione di un racconto in parte sbilanciato e non pienamente compiuto. 
Dal punto di vista grafico la prima stagione di Paranoid Boyd aveva forse sofferto la disomogeneità stilistica legata alla pluralità di disegnatori coinvolti, mentre questo quarto episodio è affidato al solo Enrico Carnevale, che conferma l’impressione positiva del lavoro precedente (sul secondo numero della serie). Carnevale gioca molto con le prospettive e le inquadrature, conferendo al contempo dinamicità e oscurità alle tavole, con frequenti aperture in dettagliate e spettacolari splash page.
In conclusione, non ci resta che stare a vedere come si evolveranno le avventure di William Boyd e soci, e magari rileggere quelle già pubblicate tenendo una canzone dei The Foreshadowing in sottofondo.


Giuseppe Lamola








*L'approccio multimediale di quest'albo non si limita infatti a presentare una versione a fumetti della metal band dei The Foreshadowing: nella variant edition di Paranoid Boyd #4 c'è un QR CODE che permette di ascoltare in esclusiva in streaming il brano (intitolato appunto Paranoid Boyd) realizzato appositamente dai The Foreshadowing. Tale variant edition, stampata in tiratura limitata di 300 copie, avrà anche una wraparound cover realizzata da Simone Delladio.




Paranoid Boyd #4: "Il corpo del mostro"
Edizioni Inkiostro
Luglio 2016

Testi: Andrea Cavaletto e Marta Carotenuto
Disegni: Enrico Carnevale

Copertina Ed. Regular: Blake Malacerta
Copertina Ed. Variant: Simone Delladio

















Nota: 
Questo articolo è stato pubblicato, in versione differente, sul sito Lo Spazio Bianco a questo link.


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