Dylan Dog - Il nero della paura #1

"Il bianco e il nero" e altri racconti




Dylan Dog - Il nero della paura è la nuova iniziativa lanciata da La Gazzetta dello Sport in concomitanza con la conclusione della precedente collana, Il colore della paura (che termina il ciclo di ristampe del Color Fest con il numero 54). Il primo numero contiene tre storie: l'inedito "Il bianco e il nero", di 24 pagine, realizzato da Paola Barbato e Corrado Roi, che appare come il prologo di una storia più ampia e, a seguire, due ristampe di storie brevi dell'egregia accoppiata formata da Tiziano Sclavi e Corrado Roi (ancora lui!): "La 'cosa' " e "La cantina".


"Il bianco e il nero" è una storia tipicamente integrata nella poetica di Paola Barbato. Un Dylan sull'orlo della follia, privato delle sue certezze, incontra un abitante delle oscurità. Queste ultime sono rese egregiamente dal maestro delle ombre, Corrado Roi. Messo all'opera su una storia scritta su misura per lui, il disegnatore pare particolarmente rinvigorito e a suo agio, raggiungendo gli ottimi livelli di minuziosità visti di recente sulla miniserie UT (in cui collabora, guarda caso, con la stessa Barbato): tavole molto d'impatto, piene di mezzetinte ed "esagerazioni con la china" (parafrasando la battuta metatestuale del buon Groucho espressa durante la storia stessa).
Un episodio globalmente intrigante e il cui unico difetto - se difetto può ritenersi per una serie che ci ha abituato a finali di tutti i tipi - sembra il suo concludersi sin troppo presto, quasi a configurare la parte iniziale di una storia più lunga (come in effetti, stando alle indiscrezioni, potrebbe essere).


La storia successiva, "La 'cosa' ", di Sclavi/Roi, è stata originariamente pubblicata sul TV Sorrisi e Canzoni nell'agosto 1992 (e ristampata prima nel volume "Un Editore, la nuova Avventura" del 1993 e poi nel terzo Dylan Dog Superbook). Si tratta di un classico episodio breve e fulminante, non privo di quell'inarrivabile esistenzialismo sclaviano che ha arricchito alcuni degli episodi migliori dell'Indagatore dell'incubo. Il tutto impreziosito dal tratto di un grande Roi d'epoca, dalla cui analisi anche il lettore più distratto potrà evincere interessanti differenze rispetto alla storia inedita.



Infine "La cantina", sempre di Sclavi/Roi, piccola gemma originariamente pubblicata sull'Almanacco della Paura 1991(e in seguito ristampata sul Dylan Dog Superbook #16). Dylan viene chiamato perché "qualcosa di abominevole" si nasconde in una cantina... Una delle particolarità dell'episodio è che il protagonista non compare quasi per niente, se non nel finale, terrificante e al tempo stesso geniale.

In definitiva, un debutto molto buono per una collana che certamente presenterà altre storie rare e, ci auguriamo, preziose.


Il sommo audace



"Il bianco e il nero e altri racconti"
SERIE: DYLAN DOG  - I COLORI DELLA PAURA
NUMERO: 1
DATA: 27/07/2016
SERGIO BONELLI EDITORE in collaborazione con LA GAZZETTA DELLO SPORT/RCS

"Il bianco e il nero"
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Paola Barbato
DISEGNI E CHINE: Corrado Roi

"La 'cosa' "
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Tiziano Sclavi
DISEGNI E CHINE: Corrado Roi

"La cantina"
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Tiziano Sclavi
DISEGNI E CHINE: Corrado Roi

COPERTINA: Giovanni Freghieri

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