Audaci Awards '15 - FUMETTO AMERICANO
Lo diciamo sempre: non riusciamo con cadenza mensile a parlare del fumetto americano (per non parlare dei manga, sigh!). Eppure è innegabile l'affetto che lega indissolubilmente gli Audaci a questa realtà cangiante piena di spunti felici, classici immediati e facili dimenticatoi.
Speriamo qui di consigliarvi (o confermarvi) un po' di letture piacevoli e di soffermarci su autori da non sottovalutare affatto.
Audace scrittore di comics americani
Jonathan Hickman (Avengers, New Avengers, Secret Wars, Manhattan Project, East of West)
Una parte di noi avrebbe votato Warren Ellis, autore nominato troppo poco in giro e responsabile con il suo Moon Knight di uno dei rilanci più convincenti della Marvel recente (ed è solo l'ultima delle straordinarie serie da lui architettate negli ultimi vent'anni!). Ma nessuno nel panorama fumettistico attuale d'oltreoceano è stato capace di una premeditazione e di un'elaborata costruzione delle trame quanto Jonathan Hickman. Troppo elaborata, diranno alcuni. Eppure, anche se Secret Wars qui in Italia è lungi dall'esser conclusa, Hickman ha dimostrato con Avengers e New Avengers (e molto tempo prima con Fantastic Four e Ultimates) una lungimiranza fuori dal comune, in un contesto evanescente ed effimero come quello dei supereroi dai costumi sgargianti. Senza contare East of west e The Manhattan Project (e persino quel Secret che non ci ha entusiasmato ma comunque si mantiene a livelli alti!).
In poche parole, un autore in grado di farti riappassionare al fumetto seriale.
Avercene di sceneggiatori così.
Audace disegnatore di comics americani
J.H. Williams III (Sandman Overture)
Sublime. Già in Promethea, al fianco di Alan Moore, ci aveva stupito e incantato con soluzioni grafiche innovative, da fuoriclasse. Ora su Sandman Overture, in coppia col maestro Neil Gaiman, reinterpreta a suo modo l'universo del Signore del Sogno. E se il suo unico, piccolo problema, è stato che a volte la portata concettuale delle sue tavole ne inficiava la leggibilità, ora sembra aver raggiunto un equilibrio invidiabile.
Audace autore completo di comics americani
Kaare Andrews (Iron Fist)
Seppur graficamente debitore in qualche modo al Frank Miller di Dark Knight Returns, Andrews riesce a trovare una sua strada e a percorrerla senza compromessi. Il suo Iron Fist è visivamente potente e ha una trama che, pur senza eccellere, intriga e spinge a proseguire la lettura. E soprattutto, i suoi disegni spaccano di brutto.
Audace autore rivelazione di comics americani
Declan Shalvey (Moon Knight)
Elegante, preciso, maturo, in Moon Knight, in coppia con il già citato Warren Ellis, Shalvey ci ha convinto come pochi. D'ora in poi ogni annuncio di una sua nuova opera sarà seguito in breve tempo dal tasto "Acquista" cliccato da un audace sparso per il mondo.
Audace copertinista di comics americani
Phil Noto (Black Widow)
Audace scrittore di comics americani
Jonathan Hickman (Avengers, New Avengers, Secret Wars, Manhattan Project, East of West)
Una parte di noi avrebbe votato Warren Ellis, autore nominato troppo poco in giro e responsabile con il suo Moon Knight di uno dei rilanci più convincenti della Marvel recente (ed è solo l'ultima delle straordinarie serie da lui architettate negli ultimi vent'anni!). Ma nessuno nel panorama fumettistico attuale d'oltreoceano è stato capace di una premeditazione e di un'elaborata costruzione delle trame quanto Jonathan Hickman. Troppo elaborata, diranno alcuni. Eppure, anche se Secret Wars qui in Italia è lungi dall'esser conclusa, Hickman ha dimostrato con Avengers e New Avengers (e molto tempo prima con Fantastic Four e Ultimates) una lungimiranza fuori dal comune, in un contesto evanescente ed effimero come quello dei supereroi dai costumi sgargianti. Senza contare East of west e The Manhattan Project (e persino quel Secret che non ci ha entusiasmato ma comunque si mantiene a livelli alti!).
In poche parole, un autore in grado di farti riappassionare al fumetto seriale.
Avercene di sceneggiatori così.
Audace disegnatore di comics americani
J.H. Williams III (Sandman Overture)
Sublime. Già in Promethea, al fianco di Alan Moore, ci aveva stupito e incantato con soluzioni grafiche innovative, da fuoriclasse. Ora su Sandman Overture, in coppia col maestro Neil Gaiman, reinterpreta a suo modo l'universo del Signore del Sogno. E se il suo unico, piccolo problema, è stato che a volte la portata concettuale delle sue tavole ne inficiava la leggibilità, ora sembra aver raggiunto un equilibrio invidiabile.
Audace autore completo di comics americani
Kaare Andrews (Iron Fist)
Seppur graficamente debitore in qualche modo al Frank Miller di Dark Knight Returns, Andrews riesce a trovare una sua strada e a percorrerla senza compromessi. Il suo Iron Fist è visivamente potente e ha una trama che, pur senza eccellere, intriga e spinge a proseguire la lettura. E soprattutto, i suoi disegni spaccano di brutto.
Audace autore rivelazione di comics americani
Declan Shalvey (Moon Knight)
Elegante, preciso, maturo, in Moon Knight, in coppia con il già citato Warren Ellis, Shalvey ci ha convinto come pochi. D'ora in poi ogni annuncio di una sua nuova opera sarà seguito in breve tempo dal tasto "Acquista" cliccato da un audace sparso per il mondo.
Audace colorista di comics americani
Dean White (Black Science)
Rick Remender e Matteo Scalera hanno lasciato la loro fantasia a briglia sciolta per dar vita a Black Science. Come vari altri autori contemporanei (potremmo citare Brian K. Vaughan e Fiona Staples con Saga o Matt Fraction e Chip Zdarsky con Sex Criminals), quando si tratta di concepire opere creator-owned riescono ad esprimersi al meglio, mettendo in piedi un magnifico viaggio interdimensionale. In pochi però sottolineano come le tavole del parmense Matteo Scalera siano impreziosite e rese impeccabili dal mastro colorista Dean White, già premiato dai sottoscritti Audaci ma che senz'altro merita nuovamente questo riconoscimento.
Phil Noto (Black Widow)
Seguiamo da tempo le evoluzioni grafiche di questo artista, sempre capace di stupire.
Le sue copertine hanno una valenza comunicativa invidiabile e nascondono un'estrema padronanza tecnica. Guardare per credere!
Le sue copertine hanno una valenza comunicativa invidiabile e nascondono un'estrema padronanza tecnica. Guardare per credere!
Audace serie comics americani
Ms Marvel (di G. Willow Wilson e Adrian Alphona)
Semplicemente la serie Marvel più attuale e attenta al mondo circostante.
Una protagonista musulmana, dalle origini pakistane e al contempo una classica nerd americana, una teeneger del New Jersey che vive i suoi problemi etnici e da giovane supereroina in modo alquanto plausibile.Le storie di G. Willow Wilson e Adrian "Runaways" Alphona meritano tutti i riconoscimenti possibili. Punto.
Ms Marvel (di G. Willow Wilson e Adrian Alphona)
Semplicemente la serie Marvel più attuale e attenta al mondo circostante.
Una protagonista musulmana, dalle origini pakistane e al contempo una classica nerd americana, una teeneger del New Jersey che vive i suoi problemi etnici e da giovane supereroina in modo alquanto plausibile.Le storie di G. Willow Wilson e Adrian "Runaways" Alphona meritano tutti i riconoscimenti possibili. Punto.
Audace nuova serie comics americani
Moon Knight (di Warren Ellis, Brian Wood, Declan Shalvey, Greg Swallowood)
Una narrazione superlativa, prima di Ellis poi di Wood. Tavole meravigliose, prima di Shalvey poi di Swallowood. E un personaggio che finalmente esprime il suo grosso potenziale.
Insomma, se avesse vinto anche "Miglior scrittore", questa serie avrebbe fatto l'en plein. Perché entrambi i cicli (stagioni?) di Moon Knight ci hanno convinti pienamente, con le giuste dosi di pathos, introspezione e azione.
Una narrazione superlativa, prima di Ellis poi di Wood. Tavole meravigliose, prima di Shalvey poi di Swallowood. E un personaggio che finalmente esprime il suo grosso potenziale.
Insomma, se avesse vinto anche "Miglior scrittore", questa serie avrebbe fatto l'en plein. Perché entrambi i cicli (stagioni?) di Moon Knight ci hanno convinti pienamente, con le giuste dosi di pathos, introspezione e azione.
Tanto di cappello.
Multiversity: Pax Americana (di Grant Morrison e Frank Quitely)
Multiversity è la maestosa opera di metanarrativa ideata da Grant Morrison, interamente giocata sulla storia editoriale e sulle potenzialità del fumetto nonché sul concetto stesso di supereroe. Lo sceneggiatore scozzese è stato coadiuvato da un disegnatore diverso per ogni numero; nel quarto episodio, Pax Americana, si è riunito con il conterraneo Frank Quitely (occorre ricordare che, da Invisibles a New X-Men fino a All-Star Superman, ogni volta che i due si sono incontrati sono state faville!). Insieme hanno realizzato un evidente omaggio all'imprescindibile e inarrivabile Watchmen (o meglio ai medesimi eroi della Charlton Comics che Moore e Gibbons ripresero a loro volta per il loro capolavoro di revisionismo supereroistico), condendo il tutto con trovate narrative a dir poco eccelse. Inizio e fine, spazio e tempo, realtà e finzione fumettistica, tutto si sovrappone e contorce su sé stesso, tra una citazione al principio di indeterminazione di Heisenberg e irriproducibili simmetrie nella costruzione delle tavole.
Geniale!
Multiversity è la maestosa opera di metanarrativa ideata da Grant Morrison, interamente giocata sulla storia editoriale e sulle potenzialità del fumetto nonché sul concetto stesso di supereroe. Lo sceneggiatore scozzese è stato coadiuvato da un disegnatore diverso per ogni numero; nel quarto episodio, Pax Americana, si è riunito con il conterraneo Frank Quitely (occorre ricordare che, da Invisibles a New X-Men fino a All-Star Superman, ogni volta che i due si sono incontrati sono state faville!). Insieme hanno realizzato un evidente omaggio all'imprescindibile e inarrivabile Watchmen (o meglio ai medesimi eroi della Charlton Comics che Moore e Gibbons ripresero a loro volta per il loro capolavoro di revisionismo supereroistico), condendo il tutto con trovate narrative a dir poco eccelse. Inizio e fine, spazio e tempo, realtà e finzione fumettistica, tutto si sovrappone e contorce su sé stesso, tra una citazione al principio di indeterminazione di Heisenberg e irriproducibili simmetrie nella costruzione delle tavole.
Geniale!