I sogni dei morti
"Le Storie" di Paola Barbato e Anna Lazzarini
Appena ho iniziato a leggere quest'albo stavo urlando dalla
gioia. La storia mi ha catturato e sin dalle prime tavole sapevo che sarebbe
stato un buon episodio. Mi ha ricordato alcune dinamiche e atmosfere presenti
in uno dei miei telefilm preferiti di sempre: Twin Peaks.
Mi hanno suggerito, come sempre, di non spoilerare troppo della storia e lo farò. Vi dirò giusto due o tre cose essenziali.
Mi hanno suggerito, come sempre, di non spoilerare troppo della storia e lo farò. Vi dirò giusto due o tre cose essenziali.
La prima parte è fortemente caratterizzata dalla storia di questa ragazza adolescente
che abita in un piccolo villaggio del Galles e che ha un particolare dono: riesce a sognare l’ultimo sogno fatto da persone decedute, a patto che la
ragazza passi la notte a dormire nel letto o nel luogo dove è avvenuto il
decesso. La vita
della ragazza sembra procedere come sempre, quando una mattina per ripararsi dalla
pioggia decide di entrare in un vecchio capanno e proprio lì, in quel vecchio
capanno, si addormenta e sogna qualcosa
di terribile.
Il monologo iniziale dove la protagonista ci racconta la sua storia attraverso dei flashback credo sia tra le più belle introduzioni mai viste in un fumetto della serie Le storie: riesce alla perfezione nel farci calare totalmente nella narrazione.
La struttura della sceneggiatura di Paola Barbato è tra le più belle e
riuscite della serie, ma chi si aspetta una storia totalmente paranormale
che parli di aldilà e fantasmi credo rimarrà soddisfatto (o deluso) solo per
metà. Infatti il potere della ragazza di sognare i sogni dei morti
è più che altro un ottimo espediente che conduce in una storia molto più ampia che
sfocia in un vero e proprio thriller classico nel quale la ricerca della
verità porta a svelare antichi misteri familiari che mettono in luce la reale
natura dei personaggi.
Il tratto grafico di Anna Lazzarini l’ho trovato a dir poco
perfetto, con angolazioni e inquadrature cinematografiche che sono riuscite a
trasportarmi dentro la storia e immergermi in quel micromondo, come se ne facessi parte e conoscessi io stesso quel piccolo villaggio.
Un ottimo episodio, con una sceneggiatura che si dipana su più livelli. L’alto numero di colpi di scena rende la storia incalzante e la lettura scorre veloce. Nient'altro da aggiungere.Da leggere tutto d’un fiato.