ZEROI: Quattro domande a Matteo Casali e Tuono Pettinato
A un giorno dalla chiusura della campagna di raccolta fondi di Zeroi (vedi Indiegogo qui: http://igg.me/at/zeroi) gli sceneggiatori Matteo Casali e Tuono Pettinato rispondono alle nostre domande sul terzo progetto dell'etichetta Radium, tra crowdfunding, supereroi bizzarri e bibitine per tutte le stagioni.
Matteo Casali
Sei stato un esempio più unico che raro di sceneggiatore
che è riuscito a farsi notare negli States e scrivere storie di supereroi
conosciutissimi (ultima in ordine di tempo Batman
Europa). Da cosa nasce l'esigenza narrativa alla base di Zeroi?
Domandona difficile…
probabilmente Zeroi nasce dalla
voglia di scrivere le storie di supereroi che vorrei leggere. Più “innocenti
& divertenti” (ma mai stupide) come quelle che da piccolo hanno catturato
il mio immaginario. Non ci saranno decostruzioni o revisionismi, nelle nostre strisce,
niente “anteroi a tutti i costi”, come da tradizione ormai consolidata dopo la
rivoluzione lanciata da Frank Miller e Alan Moore ormai trent’anni fa. Credo
sia giunto il momento di scrivere una storia di supereroi pensata per una nuova
generazione di lettori, molto giovani, che possa piacere anche agli
appassionati che ci troveranno richiami e “omaggi” allo stile della cosiddetta Silver Age. Con lo sguardo rivolto alla
Pixar e la voglia di divertirsi e provare a stupire un po’. Come una volta,
insomma.
Il progetto Radium è
arrivato alla terza pubblicazione tramite crowdfunding. Come interpreti questo
traguardo?
Be’, tecnicamente siamo al terzo progetto, che speriamo di poter realizzare grazie al sostegno dei
tanti #radioamatori che hanno sostenuto le prime due campagne di Rim City e Quebrada, quelle sì già diventate realtà. È stata una corsa
incredibile e un’avventura (che è solo alla sua prima stagione) ricca di
soddisfazione. Credo che Radium abbia rappresentato, da un anno a questa parte,
un’alternativa per la produzione di fumetti e un modello imprenditoriale che
nasceva con l’intento, da subito, di tutelare gli autori e la loro opera, nel
solco tracciato fin dal 1993 dalla Image Comics, ma con l’approccio e la
qualità narrativa per i quali la stessa casa editrice è celebre oggi più che
mai. Speriamo di poter crescere e diventare una realtà sempre più solida per
poter permettere a più autori di lavorare sotto la nostra etichetta. Zeroi vuole essere il terzo passo del
lungo viaggio che abbiamo iniziato solo un anno fa.
Ritieni sia un vantaggio
che degli artisti cerchino autonomamente dei finanziamenti per pubblicare un
loro lavoro? Non pensi che estremizzare questo concetto alla lunga possa
portare alla fine dell'editoria come la conosciamo, nel senso più nobile del
termine?
Non credo che la possibilità di utilizzare uno strumento in più come il crowdfunding per creare
nuovi fumetti possa essere una cosa negativa. E sono assolutamente a favore
dell’editoria tradizionale (dove lavoro ormai da tanti anni!), ma sappiamo tutti che oggi il nostro amato medium
fumetto sta evolvendo in forme e modalità di fruizione che permettono ad autori
e storie di essere conosciuti e letti che, dopo la morte delle riviste, non
avremmo magari mai scoperto. Il successo di Sio e di Zerocalcare sono gli
esempi più facili che posso fare. Il “vantaggio” degli autori sta nel poter
sottoporre direttamente ai lettori la loro opera per capire se possa
interessare o meno e Radium ha deciso di fare di questa occasione un modello
produttivo, puntando sulla qualità e sulla diversità delle storie e, attraverso
il crowdfunding, garantire agli stessi autori un compenso per il loro lavoro e
la cura delle loro storie. Se poi pensiamo a come un editore tradizionale,
saldaPress, abbia deciso di sostenere in “modo tradizionale” Radium stampando i
nostri lavori ma lasciandoci la totale indipendenza produttiva, allora possiamo
dire che il cerchio in qualche modo si chiude e quello che abbiamo costruito
possa essere considerato come un modello positivo che aggiunge all’editoria tradizionale qualcosa che non avrebbe
altrimenti avuto possibilità di esistere. Ed essere letto.
Puoi anticiparci
qualcosa dei prossimi progetti che saranno realizzati per l’etichetta Radium?
A Lucca abbiamo mostrato il teaser trailer per il primo progetto della seconda stagione di
Radiume, il The Shadow Planet dei
Blasteroid Bros, una storia di fantascienza old
school un vero “film a fumetti”. Inizieremo a parlarne a breve, dopo il
termine della campagna di Zeroi (da sostenere fino all’ultimo secondo! :D).Poi c’è
molto altro che bolle in pentola, ma è presto per fare anticipazioni. Vi basterà
restare “sintonizzati” sulla nostra pagina Facebook
e sul nostro sito www.progettoradium.it
per saperne di più.
Tuono Pettinato
Cos’è Zeroi per te?
Un progetto matto che cerca di creare un improbabile mix tra
narrativa supereroistica e fumetto umoristico. Un progetto voluto fortemente da
me e da Matteo Casali – due autori con immaginari, metodi di lavoro,
riferimenti culturali e stili di scrittura diversissimi – che finalmente con
l’arrivo del provvidenziale Cinci e con una struttura di produzione come quella
di Radium, inizia a vedere la luce, in un clima di merende, gioco e
divertimento che speriamo possa contagiare anche i lettori.
In che modo vi
dividete il lavoro tu e Matteo Casali?
Secondo i rispettivi punti di forza: Matteo porta al
progetto la sua competenza fortissima e inossidabile di sceneggiatore
supereroistico, perfettamente a suo agio in questo contesto. Io invece
focalizzerò la mia attenzione sul carattere dei personaggi, con i loro tic e
stranezze, e su come tutto ciò possa emergere nei loro dialoghi e nelle loro
azioni. Dopodiché confronteremo le rispettive idee e sceglieremo le migliori in
base ad un match di wrestling, il vincitore con due atterramenti su tre ha diritto
all’ultima parola sullo storyboard.
Ti eri già interessato
al mondo dei supereroi con la striscia Suberoi
sulla rivista ANIMALs. Quanto della
tua verve dissacrante dobbiamo aspettarci di ritrovare in Zeroi?
Ah, il più possibile! Non sono certo un espertone del genere
supereroistico (i miei compari mi stanno aiutando a recuperare, mentre anch’io
passo loro i miei riferimenti), ma ho sempre pensato che fosse potenzialmente
un inesauribile contenitore di storie e situazioni da poter declinare in mille
modalità e sfumature, tra l’epico, il drammatico, la parodia e la commedia. Mi
piace l’idea di riuscire a mescolare una narrazione d’azione, tradizionale per
il genere supereroistico, con tutti quei dettagli minimi di quotidianità e di
osservazione antropologica tipici dell’umorismo.
Una domanda
assolutamente pertinente: bevi Estathé anche d’inverno? Scherzi a parte, se
dovessi consigliare un fumetto supereroistico uscito recentemente, su cosa ti
orienteresti?
La mia bevanda preferita è una bibitina per tutte le
stagioni, la variante alla pesca rimane la mia kryptonite tutto l’anno. Tra i
fumettini supereroistici che ho messo sulla mensola zeroica dei miei
riferimenti ci sono fumetti un po’ storti, autoriali e underground come il
Death Ray di Daniel Clowes, Omega The Unknown di Lethem e Dalrymple, il Batman
Year 100 di Paul Pope. Uno che non ci sta fisicamente sulla mensola perché sta
solo sul web è To Be Continued (http://tobecontinuedcomic.com/about) del mio giovane concittadino Lorenzo Ghetti, che
ci ricorda che i superproblemi dei supereroi di oggi partono già dal loro percorso
di formazione scolastica.
Classe 1976, Tuono Pettinato (al
secolo Andrea Pagliaro) muove i primi passi nel mondo del fumetto con il
collettivo Fratelli del Cielo e la factory artistica Donna Bavosa. Autore di
fortunate serie umoristiche, fra le quali "Ricattacchiotti"
(Repubblica XL), "Viaggio in Italia" (Linus) e "Mediocri"
(Internazionale), ha pubblicato per Rizzoli Lizard i volumi
"Garibaldi", "Enigma - la strana vita di Alan Turing" e
"Nevermind".
Lo sceneggiatore Matteo Casali esordisce
con la serie indipendente “Bonerest”, pubblicata anche negli Stati Uniti. Ha
creato “Quebrada”, “Silent Dance” e “Sotto un Cielo Cattivo” e ripreso l’opera
di Hugo Pratt con “Gli Scorpioni del Deserto”. Dal 2003 scrive albi per DC
Comics e nel 2009 inizia a collaborare con Marvel Comics. Recenti i suoi lavori
su Kriminal (Mondadori) e Dylan Dog (Bonelli). Insegna Sceneggiatura e
Storytelling all’ABA di Bologna e alla Scuola Internazionale di Comics.
WORK IN PROGRESS
Di seguito vi mostriamo la lavorazione delle prime due tavole di Zeroi, dallo story board alla versione ripassata a china e fino alla tavola completa di colori (disegni di Cristian "Cinci" Canfailla, colori di Andrea Izzo).
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/progettoradium
Sito Radium: www.progettoradium.it
Domande a cura di Rolando Veloci e il sommo