ORFANI: NUOVO MONDO #2

Quando una madre combatte



In questa puntata, la seconda della terza serie di Orfani, il regista/autore/supervisore Roberto Recchioni decide di mettere davanti all’obiettivo, al fine di presentarlo meglio allo spettatore, il pianeta sul quale la protagonista è riuscita fortunosamente e drammaticamente ad arrivare per costruirsi una prospettiva di vita alternativa (chi ha visto l’ultima puntata della seconda stagione sa bene a quale prezzo! Addio, Ringo…). Chi guarda è immediatamente rapito dal paesaggio lussureggiante di verde (incantevoli le inquadrature iniziali) e il combattivo dialogo di Rosa, futura mamma pronta a tutto pur di portare a termine la sua gravidanza, con il nascituro serve a ricordarci una volta di più la determinazione che caratterizza l’eroina e il fatto che essa metterà tutta se stessa per riuscire nel suo intento! 

Quanto accaduto nel primo episodio puntualmente sembra ripetersi e segna, in maniera a quanto pare caratterizzante, quello che sarà l’andamento di questa terza serie: Rosa deve cercare di sopravvivere ai continui agguati della mostruosa fauna autoctona e dei famelici cani robot governativi che, in una terra senza legge, rappresentano il braccio forte dello Stato. 
Ovviamente gli Audaci sanno benissimo che nei prossimi dieci numeri non troveremo solo fughe e lotte con bestie inquietanti, ma ci sarà molto di più: chi ha pensato che la formula possa risultare monotona sbaglia prospettiva perché in questa nuova stagione possiamo godere di un protagonista alla Ringo: è o non è sua figlia? Naturale o eletta che sia, la rossa protagonista è una tipa tosta e dalla scorza dura, che si protegge con una corazza impenetrabile e fa di tutto per sopravvivere al mondo che vuole ucciderla! Ce lo dimostra con convinzione in quest’episodio (pare che la tendenza a proclamare frasi ad effetto sia trasmissibile di generazione in generazione; e che ne dite della citazione zagoriana con tanto di urlo del signore di Darkwood, altro grande guerriero senza macchia e senza paura?). C’è poi la possibilità di vedere utilizzata la presenza del defunto Pistolero in mille modi diversi: di una bellezza e di una intensità indicibili la sequenza di Ringo, legato al palo di una nave in mezzo alla tempesta su campo rosso sangue, il quale – novello Odisseo – si fa portatore dell’arrivo della Juric e di Sam in un sogno di Rosa (pp. 63 – 64), un presagio davvero inquietante.


Illustrazione di Emiliano Mammucari per Lucca Comics & Games 2015.

Si amplia la cerchia di comprimari: si aggiungono nuovi personaggi, tanti, e solo il tempo ci dirà chi resterà, chi diventerà importante per il prosieguo della storia e chi invece è destinato ad abbandonarci. Prende sempre più corpo e si delinea maggiormente la figura, ormai sempre presente e già fondamentale per il finale della seconda stagione, di Cesar: non è ancora chiaro se trattasi di un criminale senza scrupoli (questo è quello che lui vuole farci credere) o di qualcuno che ha deciso di indossare la maschera da duro perché pensa che sia un modo più facile per affrontare le difficoltà dell’esistenza. Mese dopo mese, siamo certi che lo scopriremo. Così come verosimilmente scopriremo il corteo di personaggi secondari introdotti in questa seconda puntata: il medico Armin (che ricuce con ago e filo la nostra amica senza che questa mostri la benché minima sofferenza!), i ragazzini Billy, Raj e Paul, quest’ultimo alla ricerca del suo disperso fratello John (e visto che Ringo c’era nelle prime due stagioni, ora manca solo un George e poi possiamo registrare un nuovo album!)… E infine c’è il robotico Host, che come minimo vincerà il premio simpatia e tenerezza alla fine della stagione!




Ma se questa puntata della nostra serie tv preferita ci è piaciuta così tanto, non è merito solo del fac totum Recchioni. Ai testi fa il suo esordio quale co-autore Michele Monteleone, talento ormai affermato e coinvolto, come saprete, in Uno Studio in Rosso. Monteleone solo nell'ultimo mese ha presentato tutta una serie di nuove opere che vanno dalla prima storia dell'ultimo Dylan Dog Maxi Old Boy (l'episodio su Halloween dall'ottima sceneggiatura e dalla peculiare comprimaria femminile, Julie) al volume su Dracula per la collana I maestri dell'orrore (ideata dallo stesso Recchioni e per i disegni ruvidi e oscuri di Fabrizio Des Dorides), senza dimenticare l'opera autoprodotta Quasi-Super. L'iperproduttività non riduce l'efficacia del risultato, a quanto pare: molto interessante sia a livello di soggetto che di sceneggiatura come in quest'episodio 
si ottenga un amalgama coerente e impercettibile tra i due sceneggiatori, al punto da rendere molto difficile rilevare particolari spunti legati al lavoro di uno o l'altro autore. Una vera e propria squadra.




Alla parte grafica troviamo un altro autore al suo debutto sulla serie: Gianluca Maconi, talento attualmente al lavoro sul rilancio di Kriminal e sulla serie di Recchioni e Accardi incentrata sui samurai. Certo, debuttare dopo il numero uno disegnato da Gigi Cavenago (per i colori di Annalisa Leoni) sarebbe stata un’impresa ardua per chiunque. Dopo lo stile neorealista di Ringo, da questo Nuovo Mondo ci si aspetta dinamismo, colori forti, tratti semplici e efficaci: il primo numero ha funzionato, forse anche troppo, portando l’asticella qualitativa della serie una tacca più in alto. Maconi comunque si difende bene grazie a una coraggiosa sperimentazione grafica e alla frammentazione delle tavole (vedi ad esempio pag. 84-87), nonostante alcune imperfezioni che ne denotano forse uno stile in parte acerbo e che non ha espresso ancora pienamente il proprio potenziale.
Stefania Aquaro, classe '87 e nata nello stesso paese del Sommo, aveva esordito su Ringo #8 colorando le tavole di Paolo Bacilieri. Con Madri guerriere per la prima volta realizza i colori dell'intero albo, arricchendo la qualità grafica di un prodotto che, avendo fatto della confezione una delle sue armi più accattivanti, punta molto sull'aspetto cromatico. Per la copertina, ancora un lavoro di grande impatto di Matteo De Longis (due su due: niente male davvero!).




Tante novità, quindi, in questo nuovo albo: i testi di Monteleone, i disegni di Maconi, i colori della Aquaro e la copertina di De Longis (lo consideriamo ancora una novità, ma presto ci abitueremo alle sue meraviglie grafiche)… E, dietro tutti, in cabina di regia, RRobe, che continua a portare sugli schermi/nelle edicole prodotti impeccabili!





RolandoVeloci
(con impercettibili contributi del Sommo)




Nota estetica #1: saremo banali, ma i frontespizi che cambiano numero dopo numero continuano a piacerci (ci intrigano, pur se concepiti e realizzati in maniera differente, anche in Martin Mystère, per dire).

Nota estetica #2: i diari segreti di Rosa, che in questa serie sostituiscono gli estratti del libro della Juric, sono corredati da disegnini di Recchioni. Non l'avevi notato? Stacce!
[G.L.]



ORFANI: NUOVO MONDO “Madri guerriere” 
NUMERO: 2
DATA: novembre 2015
SERGIO BONELLI EDITORE 

COPERTINE: Matteo De Longis

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Roberto Recchioni e Michele Monteleone
DISEGNI E CHINE: Gianluca Maconi
COLORI: Stefania Aquaro



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