INTERVISTA: Il futuro è in Rosso (parte 1)
Otto autori, uno studio. In Rosso. E tanti fumetti in cantiere...
Mauro Uzzeo, Roberto Recchioni, Roberto Cirincione, Michele Monteleone, Giovanni Masi, Giulio Antonio Gualtieri, Riccardo Torti e Federico Rossi Edrighi. I nomi di questi otto autori sono accomunati dallo studio che condividono in quel di Roma, Uno studio in Rosso. E non solo. Sono i responsabili di molte delle novità in cantiere del fumetto italiano dei prossimi mesi, tra cui le storie del prossimo Dylan Dog Color Fest, alcuni dei prossimi numeri di Orfani, varie altre opere e graphic novel che saranno presentate in anteprima al Napoli Comicon e a Lucca Comics & Games 2015 (senza tralasciare la realizzazione di webcomics, come annunciato alcuni giorni fa dagli autori).
Noi audaci scommettiamo che sentiremo molto parlare di questi autori e vi invitiamo a seguirci per quest'indagine in due puntate su uno scorcio inedito del mondo delle nuvole parlanti.
Mauro Uzzeo, Roberto Recchioni, Roberto Cirincione, Michele Monteleone, Giovanni Masi, Giulio Antonio Gualtieri, Riccardo Torti e Federico Rossi Edrighi. I nomi di questi otto autori sono accomunati dallo studio che condividono in quel di Roma, Uno studio in Rosso. E non solo. Sono i responsabili di molte delle novità in cantiere del fumetto italiano dei prossimi mesi, tra cui le storie del prossimo Dylan Dog Color Fest, alcuni dei prossimi numeri di Orfani, varie altre opere e graphic novel che saranno presentate in anteprima al Napoli Comicon e a Lucca Comics & Games 2015 (senza tralasciare la realizzazione di webcomics, come annunciato alcuni giorni fa dagli autori).
Noi audaci scommettiamo che sentiremo molto parlare di questi autori e vi invitiamo a seguirci per quest'indagine in due puntate su uno scorcio inedito del mondo delle nuvole parlanti.
Possiamo considerare Uno Studio in Rosso come un intrigante luogo di condivisione artistica, in quanto gli otto autori che ne fanno parte lavorano a stretto contatto: molti dei loro progetti convergono, si intersecano, a formare un quadro quasi unitario di realizzazione di opere definibili "in Rosso". A dimostrazione di ciò, quando vi presenteremo i progetti a cui ognuno dei singoli autori sta lavorando, vedrete comporsi un puzzle affascinante che sicuramente è destinato ad arricchirsi nei prossimi mesi.
Oltre a presentarvi i progetti su cui ognuno di loro è al lavoro, abbiamo posto una domanda a testa. Scopriremo che l'esistenza di uno Studio del genere è ancor più interessante e articolata di un "semplice" posto dove gli autori si riuniscono e il contesto in cui nascono le idee e in cui si realizzano le tavole è davvero fondamentale!
Riccardo Torti
Classe '81. Disegna fumetti iniziando sulle riviste Skorpio e Lanciostory. Passa poi a John Doe, di cui realizza, tra gli altri, i disegni del primo numero dell'ultima stagione (E venga il mio regno). Lavora nell'animazione come background e storyboard artist.
Al momento pubblica su Dylan Dog.
Riccardo, dopo La festa dei mostri, scritta da Luigi Mignacco (su Maxi Dylan Dog #22) tornerai sul Maxi Dylan Dog “Old Boy”, con una storia su testi di Giuseppe De Nardo. Continuerai a lavorare sull’Old Boy anche in seguito o passerai al Dylan della serie regolare? Che differenze credi ci siano, per un disegnatore, tra il lavoro sull’Old Boy e il lavoro sul Dylan “rinnovato” degli ultimi albi?
Ho quasi finito la storia scritta da De Nardo, ma non so ancora quando uscirà. Per il futuro dovrebbe esserci un'altra collaborazione con Mignacco per una storia sempre sull'old boy. Sarà un Maxi leggermente diverso, ma è presto per parlarne!
Le differenze sono davvero minime tra disegnare l'old boy e il Dylan “rinnovato”. Nel primo caso, magari si cerca di lasciargli quell'alone anni '80, senza però cadere nella macchietta anacronistica. Il Dylan Dog del nuovo corso invece ha un occhio di riguardo alle nuove tecnologie ed è più al passo con i tempi. Per il resto è una differenza di lavoro che riguarda più gli sceneggiatori che noi disegnatori.
Ci vediamo presto a Craven Road 7!
Al momento pubblica su Dylan Dog.
Riccardo, dopo La festa dei mostri, scritta da Luigi Mignacco (su Maxi Dylan Dog #22) tornerai sul Maxi Dylan Dog “Old Boy”, con una storia su testi di Giuseppe De Nardo. Continuerai a lavorare sull’Old Boy anche in seguito o passerai al Dylan della serie regolare? Che differenze credi ci siano, per un disegnatore, tra il lavoro sull’Old Boy e il lavoro sul Dylan “rinnovato” degli ultimi albi?
Ho quasi finito la storia scritta da De Nardo, ma non so ancora quando uscirà. Per il futuro dovrebbe esserci un'altra collaborazione con Mignacco per una storia sempre sull'old boy. Sarà un Maxi leggermente diverso, ma è presto per parlarne!
Le differenze sono davvero minime tra disegnare l'old boy e il Dylan “rinnovato”. Nel primo caso, magari si cerca di lasciargli quell'alone anni '80, senza però cadere nella macchietta anacronistica. Il Dylan Dog del nuovo corso invece ha un occhio di riguardo alle nuove tecnologie ed è più al passo con i tempi. Per il resto è una differenza di lavoro che riguarda più gli sceneggiatori che noi disegnatori.
Ci vediamo presto a Craven Road 7!
(Roma, 1974)
"Fa fumetti e altro. Per il resto, usate Google." Questo quanto affermato sulla pagina fb dello Studio. Noi audaci, che odiamo andare su Google (perché ci fa troppa fatica ma anche perché preferiamo utilizzare percorsi fighi e personalizzati), possiamo dirvi senz'ombra di dubbio che quello di Recchioni è uno dei blog più seguiti d'Italia. Poi, vabbé, è anche il recente vincitore dell'Audace Award come scrittore di fumetti italiani, e lo teniamo d'occhio da un po' di tempo.
Di cosa si occupa attualmente? Oltre ad essere il curatore di tutte le testate legate a Dylan Dog e l'ideatore, insieme a Emiliano Mammucari, di Orfani e Ringo (in corso di ristampa per la Bao e tradotti in vari altri Paesi europei), l'autore presenterà al Napoli Comicon la collana Roberto Recchioni Presenta: i maestri dell'Orrore (per la Star Comics), oltre alla miniserie dedicata a Battaglia creata insieme a Massimiliano "Leomacs" Leonardo (per l'Editoriale Cosmo). Di queste ultime due miniserie abbiamo avuto modo di parlare (qui e qui) e sicuramente torneremo a farlo: da una parte, si tratta della trasposizione di capolavori della letteratura horror, dall'altra si tratta del ritorno del vampiro siciliano Pietro Battaglia, che andrà a incunearsi tra le pieghe più oscure della storia del nostro Paese.
Inoltre, sta lavorando a una trilogia di romanzi fantasy per la Mondadori e a due nuove serie a colori per la Sergio Bonelli Editore.
"Fa fumetti e altro. Per il resto, usate Google." Questo quanto affermato sulla pagina fb dello Studio. Noi audaci, che odiamo andare su Google (perché ci fa troppa fatica ma anche perché preferiamo utilizzare percorsi fighi e personalizzati), possiamo dirvi senz'ombra di dubbio che quello di Recchioni è uno dei blog più seguiti d'Italia. Poi, vabbé, è anche il recente vincitore dell'Audace Award come scrittore di fumetti italiani, e lo teniamo d'occhio da un po' di tempo.
Di cosa si occupa attualmente? Oltre ad essere il curatore di tutte le testate legate a Dylan Dog e l'ideatore, insieme a Emiliano Mammucari, di Orfani e Ringo (in corso di ristampa per la Bao e tradotti in vari altri Paesi europei), l'autore presenterà al Napoli Comicon la collana Roberto Recchioni Presenta: i maestri dell'Orrore (per la Star Comics), oltre alla miniserie dedicata a Battaglia creata insieme a Massimiliano "Leomacs" Leonardo (per l'Editoriale Cosmo). Di queste ultime due miniserie abbiamo avuto modo di parlare (qui e qui) e sicuramente torneremo a farlo: da una parte, si tratta della trasposizione di capolavori della letteratura horror, dall'altra si tratta del ritorno del vampiro siciliano Pietro Battaglia, che andrà a incunearsi tra le pieghe più oscure della storia del nostro Paese.
Inoltre, sta lavorando a una trilogia di romanzi fantasy per la Mondadori e a due nuove serie a colori per la Sergio Bonelli Editore.
Roberto, c’è qualche dettaglio inedito
sulla fase 3 di Dylan Dog che ti andrebbe di anticiparci?
No.
Come vari altri elementi dello Studio, è tra i membri fondatore dell'etichetta indipendente Villain Comics. "Per il resto, fa esplodere le cose", ci assicurano i beninformati. Noi, per evitare l'esplosione, citiamo solo il fumetto a cui sta lavorando attualmente, ovvero Action Fantasy #15 (titolo di lavorazione). Si tratta di un fumetto che sarà realizzato da vari disegnatori e pubblicato da Villain Comics.
Roberto, a fine dicembre dovrebbe uscire Action Fantasy #15, progetto scritto a quattro mani con Nanni Cobretti, leader e fondatore dei 400 calci. Ce ne vuoi parlare?
Il progetto è ancora in fase di lavorazione, ma sarà un omaggio al genere che io e Nanni (direttore di uno dei blog di cinema più seguiti in italia) preferiamo: l’action! Stiamo lavorando con alcuni dei migliori autori del parco della Villain Comics e non solo. L’albo omaggerà il genere (lo stesso titolo è un rimando all'apparizione del tessiragnatele su Amazing Fantasy n°15) e lo farà con l’inconfondibile stile Villain. Insomma, a dicembre stringerete fra le mani un’antologia che vi farà gridare: Yippee ki-yay, motherfucker!
Roberto, a fine dicembre dovrebbe uscire Action Fantasy #15, progetto scritto a quattro mani con Nanni Cobretti, leader e fondatore dei 400 calci. Ce ne vuoi parlare?
Il progetto è ancora in fase di lavorazione, ma sarà un omaggio al genere che io e Nanni (direttore di uno dei blog di cinema più seguiti in italia) preferiamo: l’action! Stiamo lavorando con alcuni dei migliori autori del parco della Villain Comics e non solo. L’albo omaggerà il genere (lo stesso titolo è un rimando all'apparizione del tessiragnatele su Amazing Fantasy n°15) e lo farà con l’inconfondibile stile Villain. Insomma, a dicembre stringerete fra le mani un’antologia che vi farà gridare: Yippee ki-yay, motherfucker!
Nella biografia sul suo blog afferma: "Nasce il 25 agosto del 1979 cominciando malissimo e migliorando man mano."
Uzzeo è uno sceneggiatore da anni al servizio del fumetto, del cinema e della televisione. In ambito fumettistico spazia dall’editoria indipendente (Montego, Edizioni BD, Coniglio Editore, Bao e Nicola Pesce Editore) a quella della grande distribuzione (Editoriale Aurea, Sergio Bonelli Editore). Oggi è uno degli sceneggiatori dello staff di Orfani e di Dylan Dog. Nello specifico, è al lavoro su Orfani: Ringo n.9 (con disegni di Matteo Cremona e colori di Giovanna Niro), albo che si districherà tra l'Emilia Romagna, i CCCP, il cannibalismo e la fame. Su soggetto realizzato insieme a Roberto Recchioni, Uzzeo realizzerà anche i testi di Orfani: Ringo n. 11, albo disegnato dall'ottimo Giancarlo Olivares e colorato da Alessia Pastorello, interamente ambientato nella galleria del San Gottardo e contenente lo scontro con tutti i Corvi.
Uzzeo è uno sceneggiatore da anni al servizio del fumetto, del cinema e della televisione. In ambito fumettistico spazia dall’editoria indipendente (Montego, Edizioni BD, Coniglio Editore, Bao e Nicola Pesce Editore) a quella della grande distribuzione (Editoriale Aurea, Sergio Bonelli Editore). Oggi è uno degli sceneggiatori dello staff di Orfani e di Dylan Dog. Nello specifico, è al lavoro su Orfani: Ringo n.9 (con disegni di Matteo Cremona e colori di Giovanna Niro), albo che si districherà tra l'Emilia Romagna, i CCCP, il cannibalismo e la fame. Su soggetto realizzato insieme a Roberto Recchioni, Uzzeo realizzerà anche i testi di Orfani: Ringo n. 11, albo disegnato dall'ottimo Giancarlo Olivares e colorato da Alessia Pastorello, interamente ambientato nella galleria del San Gottardo e contenente lo scontro con tutti i Corvi.
Riguardo Dylan Dog, l'autore ha due albi in lavorazione (di cui uno disegnato da Giorgio Santucci) e una storia per il Color Fest.
Come se non bastasse, è tra i fautori dell'ARF festival, interessante manifestazione romana al debutto quest'anno che si propone di porre gli autori al centro dell'attenzione.
Come se non bastasse, è tra i fautori dell'ARF festival, interessante manifestazione romana al debutto quest'anno che si propone di porre gli autori al centro dell'attenzione.
Una tavola dal futuro Ringo #11, disegni di Giancarlo Olivares e colori di Alessia Pastorello. |
Mauro, da molto tempo il tuo percorso artistico è legato a quello di
Roberto Recchioni: quanto ritieni vi siate influenzati a vicenda nel corso
degli anni e quanto pensi sia stato importante il vostro sodalizio umano e
artistico per il lavoro?
Con Roberto ci
conosciamo ormai da vent’anni e il nostro è un rapporto che lega in maniera
forte, tra di loro, tanti di quegli elementi che oggi non saprei farti una
distinzione netta tra lato umano e lato professionale.
In un certo senso, aldilà delle collaborazioni “ufficiali” è come se avessimo sempre lavorato insieme visto che abbiamo seguito l’uno il percorso dell’altro, tanto nel fumetto quanto nell’animazione e in campo cinematografico, e ci siamo sempre comunque consigliati, scontrati e ascoltati a vicenda per ognuno di questi ambiti.
Allo stesso tempo dal punto di vista umano abbiamo diviso tante di quelle esperienze insieme che farei fatica a non considerarlo una parte importante della mia vita.
Tutto questo al netto delle nostre differenze, che ci sono, e che forse sono proprio la chiave di un rapporto così duraturo. Non so dirtelo. Quello che so, è che quando stiamo insieme, inventare una storia e lavorarci su, ha la stessa importanza di una serata pizza e cinema o di un viaggio insieme. E’ parte di un percorso che continua e che inevitabilmente, ci contamina vicendevolmente.
In un certo senso, aldilà delle collaborazioni “ufficiali” è come se avessimo sempre lavorato insieme visto che abbiamo seguito l’uno il percorso dell’altro, tanto nel fumetto quanto nell’animazione e in campo cinematografico, e ci siamo sempre comunque consigliati, scontrati e ascoltati a vicenda per ognuno di questi ambiti.
Allo stesso tempo dal punto di vista umano abbiamo diviso tante di quelle esperienze insieme che farei fatica a non considerarlo una parte importante della mia vita.
Tutto questo al netto delle nostre differenze, che ci sono, e che forse sono proprio la chiave di un rapporto così duraturo. Non so dirtelo. Quello che so, è che quando stiamo insieme, inventare una storia e lavorarci su, ha la stessa importanza di una serata pizza e cinema o di un viaggio insieme. E’ parte di un percorso che continua e che inevitabilmente, ci contamina vicendevolmente.
Una tavola del Dylan Dog sceneggiato da Uzzeo per i disegni di Giorgio Santucci. |
Concludiamo questa prima parte del nostro viaggio citando i webcomics realizzati dallo Studio in Rosso. Al momento ne sono apparsi alcuni sulla loro pagina fb: tra questi il promettente Apocalypse's got talent...