DICE LO ZEN - Recensione
Il fumetto zen di Tsai Chih Chung edito da Feltrinelli
Dice lo zen non è né un fumetto nel senso classico del termine, né una graphic novel.
Ma....che cos'è lo zen? E che cos’è questo libro?
Andiamo per ordine:
Zen significa ‟meditazione” ed in questo libro ci viene raccontato a fumetti sotto forma di Kōan. Il Kōan consiste in un'affermazione paradossale o in un racconto usato per "risvegliare" una profonda consapevolezza. Di solito il Kōan narra l'incontro tra un maestro e il suo discepolo, nel quale, attraverso il racconto di concetti e storie paradossali, viene rivelata una verità illuminante.
Ogni racconto Zen è disegnato in modo semplice ed efficace in uno stile cartoon che, pur mettendo in risalto il lato divertente delle storie, non distoglie troppo l’attenzione dal messaggio principale: al contrario lo mette in evidenza, riuscendo con un tratto grafico complesso ma essenziale a trasmigrare i dialoghi e le storie in fumetti.
Una simbiosi finale tra racconto e disegno. Potrei definirlo “eccezzionerrimo” (secondo il dizionario IL SOMMO, edizioni Giuppesche) ma lo definirò “pantagruelico” (prendendo in prestito la frase d’apertura de IL VELOCIPEDE ROLANDO, poema epico cavalleresco del pluridecorato linguista duca conte di Alessandria Orco Von Ivanen).
Si potrebbe tranquillamente dire che è “un libro zen comico a fumetti” per la capacità dell’autore di rendere ogni storia divertente, attraverso l’essenzialità e la comicità delle vignette, mentre la profondità illuminante ed universale dello Zen ci lascia tempo e spazio per riflettere (e non poco).
Alcuni degli aneddoti illustrati sono tratti direttamente da libri Zen come LA PORTA SENZA PORTA, IL SUTRA DELLA PIATTAFORMA DEL SESTO PATRIARCA, LA TRASMISSIONE DELLA LAMPADA.
Ma....che cos'è lo zen? E che cos’è questo libro?
Andiamo per ordine:
Zen significa ‟meditazione” ed in questo libro ci viene raccontato a fumetti sotto forma di Kōan. Il Kōan consiste in un'affermazione paradossale o in un racconto usato per "risvegliare" una profonda consapevolezza. Di solito il Kōan narra l'incontro tra un maestro e il suo discepolo, nel quale, attraverso il racconto di concetti e storie paradossali, viene rivelata una verità illuminante.
Il libro è un insieme di brevi racconti Zen/Kōan autoconclusivi che riempiono non più di due/tre pagine ciascuno e spesso in una singola pagina si trova una storia intera.
Ogni racconto Zen è disegnato in modo semplice ed efficace in uno stile cartoon che, pur mettendo in risalto il lato divertente delle storie, non distoglie troppo l’attenzione dal messaggio principale: al contrario lo mette in evidenza, riuscendo con un tratto grafico complesso ma essenziale a trasmigrare i dialoghi e le storie in fumetti.
Una simbiosi finale tra racconto e disegno. Potrei definirlo “eccezzionerrimo” (secondo il dizionario IL SOMMO, edizioni Giuppesche) ma lo definirò “pantagruelico” (prendendo in prestito la frase d’apertura de IL VELOCIPEDE ROLANDO, poema epico cavalleresco del pluridecorato linguista duca conte di Alessandria Orco Von Ivanen).
Si potrebbe tranquillamente dire che è “un libro zen comico a fumetti” per la capacità dell’autore di rendere ogni storia divertente, attraverso l’essenzialità e la comicità delle vignette, mentre la profondità illuminante ed universale dello Zen ci lascia tempo e spazio per riflettere (e non poco).
Alcuni degli aneddoti illustrati sono tratti direttamente da libri Zen come LA PORTA SENZA PORTA, IL SUTRA DELLA PIATTAFORMA DEL SESTO PATRIARCA, LA TRASMISSIONE DELLA LAMPADA.
DICE LO ZEN non è soltanto un libro a fumetti, è un libro Zen comprensibile ed accessibile a chiunque abbia voglia di svuotare la propria mente per ritrovare una ricettività primordiale verso le cose semplici ed essenziali della vita o più semplicemente per chi abbia voglia di aprirsi ad una visione nuova. Inoltre, non è adatto soltanto agli appassionati di Zen o Filosofia Orientale: è prima di tutto una raccolta di storie e racconti brevi che (se lo vorrete) vi aprirà la mente su una visione differente su tutto.
Lo Zen ci illumina sul senso stesso della vita attraverso la riflessione di concetti universali che solitamente, almeno all’inizio, sono di non facile comprensione- Questo non accade in DICE LO ZEN, grazie alla genialità dell’autore che inventa un simpatico espediente affinché ogni storia “abbia un senso”. Infatti, per una maggiore comprensione del significato delle storie, l’autore inserisce alla fine di ogni racconto una vignetta con un simpatico e paffuto monaco zen che senza troppi giri di parole filosofici ci “regala” l’interpretazione più semplice possibile alla storia appena letta.
Insomma, DICE LO ZEN è la più bella raccolta di storie zen (a fumetti) di sempre.
Un maestro orientale del disegno a fumetti, alle prese con i maestri della parola Zen, presenta i principi fondamentali della meditazione buddhista. Più di duemila anni fa un famoso saggio taoista, di nome Qhuang Tsu, scrisse un libro. Tsai Chih Chung, un giorno, lo ha illustrato.
E' nato così un libro a fumetti che espone con serietà, rigore e chiarezza un'antica profonda sapienza tuttora vivissima. La difficile lingua del Cinese classico, usata nei testi buddhisti risalenti al settimo secolo, è stata tradotta in una lingua moderna e agile; la filosofia Zen, a partire da quella più arcaica fino all'epoca moderna, di Cina, Corea e Giappone, è stata trasposta in immagini. Immagini bellissime, di qualità, che sanno reinventare e raccontare, lasciando il giusto spazio alla meditazione.
[Dalla quarta di copertina del libro, edito da Feltrinelli]
Insomma, DICE LO ZEN è la più bella raccolta di storie zen (a fumetti) di sempre.
S.D.G., AKA Grullino Biscottacci
TSAI CHIH CHUNG
Un maestro orientale del disegno a fumetti, alle prese con i maestri della parola Zen, presenta i principi fondamentali della meditazione buddhista. Più di duemila anni fa un famoso saggio taoista, di nome Qhuang Tsu, scrisse un libro. Tsai Chih Chung, un giorno, lo ha illustrato.
E' nato così un libro a fumetti che espone con serietà, rigore e chiarezza un'antica profonda sapienza tuttora vivissima. La difficile lingua del Cinese classico, usata nei testi buddhisti risalenti al settimo secolo, è stata tradotta in una lingua moderna e agile; la filosofia Zen, a partire da quella più arcaica fino all'epoca moderna, di Cina, Corea e Giappone, è stata trasposta in immagini. Immagini bellissime, di qualità, che sanno reinventare e raccontare, lasciando il giusto spazio alla meditazione.
[Dalla quarta di copertina del libro, edito da Feltrinelli]