I NUOVISSIMI X-MEN #14

Gli X-Men di Bendis e le promesse infrante del futuro passato

A dispetto dei buoni propositi, delle promesse, delle attenzioni e delle attese, è opportuno trarre la conclusione, a poco più di un anno dall’avvio della serie dei “Nuovissimi” X-Men, che Brian M. Bendis e i suoi amici autori non ci hanno convinto come avrebbero potuto alle redini delle testate mutanti.

[Le facce incazzate che vedete qui sopra, a dispetto delle apparenze, appartengono ai lettori!]

L’esordio mutante di Bendis sotto l’egida del Marvel Now! era stato accolto positivamente anche dagli Audaci (in particolare dal sottoscritto e dall’amico Themisa, come potete rileggere qui e qui): nonostante l’espediente non troppo innovativo di portare i giovini X-Men nel presente, tanti spunti sembravano nascere dalle situazioni in ballo. Ciclope leader della “rivoluzione mutante”, il rapporto tra gli X-Men del passato e i personaggi del mondo odierno (con tutte le loro contraddizioni) insieme alle interazioni tra alcuni characters molto azzeccati (vedi: i sempre efficaci dialoghi del buon Brian “Ultimate Spider-Man” Bendis!). Insomma, di carne al fuoco ce n’era.


Invece Bendis (coadiuvato dai vari Brian Wood, Jason Aaron ecc.) francamente pare aver pensato fosse meglio dilatare il tutto, diluire i conflitti e le situazioni interessanti, inframmezzarle con momenti sentimentali e soapoperistici o divagazioni che di per sé magari non guastano ma alla lunga rischiano di allentare irreversibilmente la tensione. Qual è il destino di questi giovini X-Men? Quanto tempo rimarranno nel presente? Riusciranno a fare ciò per cui sono arrivati qui?

A tutti questi interrogativi avrebbe dovuto rispondere “La battaglia dell’Atomo”, presentata come saga mutante fondamentale (apparsa nei mesi di marzo-aprile scorsi sulle varie testate mutanti). Invece, tale saga pare aver posto più domande delle risposte fornite, oltretutto complicando il quadro con ulteriori viaggi nel tempo e rimescolamenti delle formazioni, tanto che distinguere tra nemici e amici, tra buoni e cattivi sembra sempre più difficile (al di là dell’effetto straniante volutamente introdotto dagli autori). Poi, conoscere gli X-Men del futuro e metterli insieme a quelli del presente e a quelli del passato forse non ha aiutato molto a chiarire le idee.



Venendo a quest’albo specifico, si apre con una pregevole citazione di Bendis a Dio ama, l’uomo uccide, capolavoro mutante anni ’80 scritto dal mitico Chris Claremont e disegnato da Brent “Astro City” Anderson (che è anche il disegnatore ospite del flashback di apertura di All-New X-Men #21). Di quella storia di oltre trent’anni fa (alla faccia dell’ “All-NEW”!) Bendis riprende tematiche e personaggi, rispolverando le oscure figure dei Purificatori (che in realtà sono stati più volti ripescati anche in saghe mutanti più o meno recenti). Coadiuvato dalle matite di Brandon Peterson, lo scrittore statunitense racconta della lotta dei Giovani X-Men (aiutati da Kitty Pride e da una ritrovata X-23) contro questi fanatici religiosi (i Purificatori, appunto), convinti che i mutanti siano un male da estirpare. Se il tema di per sé non smette di affascinare, il fatto di riprenderlo e di richiuderlo così in fretta al termine di “Purificati” (questo l’emblematico nome della storyline) sembra più uno stratagemma per prendere tempo che altro (oltre a mostrarci i Giovani X-Men in azione con i loro sfavillanti nuovi costumi).

Non meglio la storia seguente tratta dalla testata “X-Men” e scritta da Brian “DMZ” Wood. Wood pare essersi concentrato soprattutto, nella storia intitolata “Muertas”, a far disegnare al grande Terry Dodson ciò che quest’ultimo obiettivamente sa disegnare meglio: le donne! Infatti, non contento di aver reclutato per queste avventure una squadra di X-Men al femminile, ci regala avversarie da non sottovalutare come la Sorellanza, organizzazione capitanata da Lady Deathstrike che comprende tante villain provenienti un po’ da angoli sparsi dell’Universo Marvel: Typhoid Mary (avversaria di Devil) e Amora l’Incantratrice (avversaria/amante di Thor). La storia insomma scorre via veloce non lasciandoci granché.

Chiude, con un episodio e mezzo, “X-Men: Legacy” di Spurrier, Huat e Pham. Questa testata, che è stata una delle rivelazioni del Marvel Now! (anche per le bellissime copertine di Michael Del Mundo, già vincitore del premio come Audace copertinista di fumetto americano 2013), continua nel suo percorso cervellotico e psicologico e affascinante, seppur a volte le trame e le didascalie diventino ostiche e non facilmente fruibili.

Insomma, non brilla tanto, questo quattordicesimo numero di quella che è attualmente una delle testate cardine dell’universo mutante. Non brilla, nonostante una tenue fiducia per il futuro sia opportuno mantenerla, non fosse altro che per la testata gemella dedicata agli “Incredibili X-Men”, dove, vuoi per la crociata rivoluzionaria di Ciclope, vuoi per i disegni di Chris Bachalo, un po’ di interesse in più si è riusciti a mantenerlo. Vedremo, e aspetteremo questo ulteriore nuovo starting point che verrà con l’imminente All-New Marvel Now!


Giuseppe "Giuppo" Lamola

I NUOVISSIMI X-MEN n.14 

• Data di pubblicazione: Agosto 2014
• Editore: Panini Comics
• Traduzione: Fabio Gamberini


CREDITS

“PURIFICATI - Conclusione” (da “All New X-Men” n.21 – mar. 2014) 
• Testi: Brian Michael Bendis
• Disegni: Brandon Peterson e Brent Anderson
• Chine: Brandon Peterson e James Campbell
• Colori: Israel Silva

“MUERTAS - Conclusione” (da “X-Men” n.9 – mar. 2014)
• Testi: Brian Wood
• Disegni: Terry Dodson
• Chine: Rachel Dodson
• Colori: Keith, Woddard & Mossa

“INDOSSA IL RANCORE COME UNA CORONA - Conclusione” (da “X-Men: Legacy” n.18 – dic.2013)
• Testi: Simon Spurrier
• Matite: Khoi Pham
• Chine: Khoi Pham e Jay Leisten
• Colori: Rachelle Rosenberg 

“CORTINA DI FUMO” (da “X-Men: Legacy” n.19 – genn.2014)
• Testi: Simon Spurrier
• Matite: Tan Eng Huat
• Chine: Craig Yeung
• Colori: Josè Villarrubia


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