Citazioni Audaci - terza puntata



Tra sogni e realtà, tra frasi poeticissime e gergo quotidiano, il fumetto italiano ci offre infiniti spunti e dialoghi e frasi e temi che non potremmo mai racchiudere in un unico post. Ecco perché questa è solo una delle (speriamo) tantissime nuove puntate a venire della rubrica audace che sta già entrando nei vostri cuori: le Citazioni Audaci!
[Ovviamente, se temete gli spoiler o i colpi al cuore, tenetevi alla larga!]

 
«È un fatto di incredibile purezza, nella sua ferocia: da qualche parte della città, forse, sta correndo l’unicorno…» 

Brendon a Louise, la fragile ragazza protagonista di
Brendon 96 "L’unicorno" di Chiaverotti, Pugliese.

 



«Ho impugnato il fucile per tutta la vita, eppure, il mio popolo è stato distrutto, la mia sposa torturata a morte… Se mio figlio vivrà dovrà trovare un altro modo di combattere… Addio, “Lungo fucile”…»

Dialogo di chiusura tra Ken e Mandan (da lacrime…)
in Ken Parker #1 "Lungo fucile" di Berardi, Milazzo.






«Addio Pistolero!» 
 «Nei suoi sogni bagnati, professoressa!»

Il mitico – non ci sono altre parole per descriverlo! – Ringo alla mefistofelica professoressa Juric
in Orfani #7 "Bugie e pallottole" di Recchioni, Santucci, Bignamini, Bertelé, Niro.






«Ci siamo già incontrati prima, signore? Mi pare di averla già vista!»
«Dicono tutti che somiglio a mio fratello»
«Lei ha fratelli?»
«No.»

 
 Memorabile dialogo tra il povero Jordan e “l’uomo in nero”
in Rat-Man #101 "L’ora più buia" di Leo Ortolani.




(Tex) «Diamoci sotto, giovanotti! Non sarebbe male aver finito prima di mezzogiorno!»
(Carson) «! Di’ un po’, a chi ti riferisci quando dici “giovanotti”?!»
(Tex) «La mia massima è: giovanotti una volta, giovanotti per sempre!»
(Carson) «Formidabile! E che accidenti significa?»
(Tex) «Hai presente i papaveri di Washington?... Beh, tutti continuano a chiamarli “Eccellenza” e “Signor Ministro” anche dopo anni che si sono ritirati a vita privata!...»
(Carson) «Ne so quanto prima.»
(Tex) «Che diavolo vuoi dire, che non t’anno mai chiamato “giovanotto” in vita tua!?»
(Carson) «Oddio, non mi sento di escluderlo… ma sono passati tanti anni che…»
(Tex) «Niente tentennamenti. Se c’è chi resta “Signor Ministro” a vita, perché tu non dovresti continuare a farti chiamare “giovanotto”!?»
(Carson) «Perché non sono un giovanotto!»
(Tex) «Okay, allora… Signor Ministro… Vedi di muoverti, invece di perderti in chiacchiere!»
(Carson) «Accidenti a te! Mettiti all’ombra o ficcati il cappello sul cranio! …Da queste parti il sole picchia maledettamente!»


Tex e Carson in un esilarante siparietto mentre abbattono alberi in un’assolata mattina
nel Maxi Tex #1 "Oklahoma!" di Berardi, Letteri.


 

«Voglio vedere nei tuoi occhi la stessa paura che ho visto in quelli delle ragazzine che vendi al miglior offerente. … Ora vedo la paura nei tuoi occhi…»
 
Eva Kant allo squallido trafficante di ragazze Reinhard prima di ucciderlo senza alcuna pietà
ne Il grande Diabolik "La vera storia dell’isola di King" di Gomboli, Faraci, Palumbo, Di Bernardo e Brandi.


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