Io so’ Carmela
"Voglio solo essere me. Me e basta"
“La realtà è terribilmente superiore a ogni storia, a ogni favola, a ogni divinità, a ogni surrealtà”; così recitava il regista teatrale A. Artaud, e sono proprio gli eventi reali che hanno riguardato la piccola Carmela Cirella la materia prima di questa Graphic Novel edita da Becco Giallo*. Li aveva segnati nel suo diario Carmela, intitolandoli “La storia più brutta della mia vita” e il libro parte proprio di lì, da quel vortice di violenza fisica, di abbandono e solitudine per poi arrivare al tragico epilogo di una giovane vita che decide di volare via dal settimo piano di un palazzo del quartiere Paolo VI di Taranto in un giorno di primavera. La storia di Carmela ci viene raccontata attraverso un volume di 160 pagine di cui 100 tavole di fumetto a colori sceneggiate da Alessia di Giovanni e disegnate da Monica Barengo le quali abilmente ci guidano nel mondo di Carmela attraverso il suo temperamento vibrante, i sogni e le speranze infranti dalla ferocia degli uomini che l’hanno violentata, l’indifferenza di uno Stato che l’ha abbandonata e l’oltraggio di una giustizia inadeguata e lenta.
L’esile figura di Carmela si staglia nitida sulla pagina, caratterizzata da un viso espressivo contornato da lunghi capelli neri e vestita con una felpa rossa, sembra muoversi in perenne lotta contro tutto e tutti, su un paesaggio scarno e incolore dove le sue parole si agitano fino a perdersi nella solitudine di un incubo che potrebbe toccare ad ognuno di noi e che si è abbattuto inesorabile sulla sua giovane vita.
Una giovane donna che non ci stava ad essere una martire, “Io so’ Carmela” era una frase che scriveva dappertutto e che le serviva per riaffermare se stessa, “Voglio essere me. Me e basta”. Non ne ha avuto il tempo, nè è bastata la sua forza, spezzata da un destino feroce che l’ha impigliata nelle sue spire senza concederle tregua in una catena di mostruosità difficili da combattere tutte insieme.
Oggi continua a combattere in suo nome Alfonso Frassanito, padre adottivo di Carmela e autore dell’introduzione al racconto: “In tutti questi anni ho continuato a combattere nei tribunali per ottenere la giustizia che merita, tra la gente, per sensibilizzare e dare un senso al suo sacrificio, e soprattutto tra le vittime di simili orrori e le loro famiglie”.
Il volume si chiude con una cronistoria degli eventi, con le lettere al Ministero di Grazia e Giustizia inoltrate dallo stesso papà di Carmela, in qualità di presidente dell’associazione “Io so’ Carmela” e del C.S.IN. Onlus per la tutela dei diritti dei minori, delle famiglie vittime di giustizia e servizi sociali e con un elenco dei Centri antiviolenza presenti in Italia.
Noi audaci non potevamo certo sottrarci dal dare spazio ad iniziative editoriali così pregne di significato perchè per noi l’arte serve anche a non dimenticare ciò che spesso nella vita cade nell’oblio.
Dan Yell
* Becco Giallo è una piccola casa editrice che pubblica libri a fumetti d’impegno civile. Attiva dal 2005 nel cuore di Padova, il nome è un omaggio alla coraggiosa esperienza editoriale del foglio satirico antifascista “Il becco giallo” che negli anni venti utilizzava il disegno per criticare e incalzare il potere. Il suo simbolo era un merlo con il becco sempre aperto, a gridare verità che non si volevano divulgare. Tra i suoi titoli più noti troviamo “Il delitto Pasolini”, “Peppino Impastato”, “La strage di Bologna”, “Ustica”, “Ilva, Comizi d'acciaio” e tanti altri.
“Io so' Carmela”
SERIE: Quartieri
DATA: 2013
EDITORE: Becco Giallo
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Alessia di Giovanni
DISEGNI E COPERTINA: Monica Barengo