Spider-Man "Ends of the Earth"
La fine della fine del mondo (emmenomale?)
Va bene, mi sono sbagliato, ma solo per metà.
Quasi un anno fa, a queste coordinate, vi anticipavamo alcune cover che interessavano il nuovo evento ragnesco che sarebbe seguito a "Spider Island". Ci avevo scommesso un rene che le meravigliose cover di Dell'Otto sarebbero finite dentro gli albi, magari tagliate male, con le gocce di sputo sopra, anzichè essere utilizzate come copertine "ufficiali" della saga. Scommettevo anche che, alle copertine, ci sarebbe stato invece qualche nipote raccomandato di Dan Slott. Perchè il mondo è ingiusto.
A quasi un anno di distanza, devo dire che ci è andata più che bene, perchè se è vero che Dell'Otto è finito dentro gli albi come previsto, sporcato dai riassuntini e dai credits, è anche vero che le copertine dell'intera saga sono state firmate dal pursempre italianissimo Stefano Caselli (che, ad ora, non risulta a noi audaci essere nipote di Slott. Forse dalla parte di madre, ma non è sicuro).
Che belle copertine poi, sempre dinamiche, ben strutturate e con quel titolone tradotto in italiano che fa: FINO ALLA FINE DEL MONDO.
Perché. Perchè tradurlo così?
Credetemi, tutte le volte TUTTE che prendo un albo dei quattro tra le mani, mi torna in mente la canzone di Giannimorandi. E questo non è bello Brighel, non è bello.
Comunque sia, andiamo oltre.
La storia comincia con un pompatissimo Peter Parker che si crogiola nella soddisfazione di aver inventato tante cose fighe e utili a migliorare il mondo da quando lavora all'Horizon. Quand'ecco che riappare dal nulla (apparentemente, quando invece lavorava nell'ombra da tempo) quel che resta di un morente Otto Octavius, Dr. Octopus per gli amici, a capo dei Sinistri Sei (Electro, Misteryio, Rhino, l'Uomo Sabbia, il Camaleonte). Arriva, bello piazzato, nella sua tutina nuova da mezzo cyborg (unica struttura in grado di tenerlo in vita dopo il collasso del suo corpo umano dovuto ad anni e anni di scontri con super-umani), e dice al mondo di avere la soluzione per combattere nientemeno che il riscaldamento globale.
Ah, dimenticavo, lo fa dopo aver quasi ucciso mezza popolazione mondiale "simulando" un surriscaldamento dell'atmosfera che desse l'idea di come potrebbe essere la Terra tra qualche anno. La soluzione di Otto è la grande "Lente Octaviana", costituita da tutta una serie di satelliti ipertecnologici in grado di riparare l'ozono danneggiato. Oppure di mettere il mondo intero sotto una gigantesca lente d'ingrandimento. Solo che a questa seconda opzione sembra esserci arrivato solo il nostro Peter che, solo contro l'intero mondo che invece di Otto sembra fidarsi, si lancia in questa nuova avventura, consapevole però delle difficoltà. Il livello è altissimo, non si tratta di sventare una rapina, ci sono in gioco le sorti del MONDO INTERO!!!
Peter è un genio, lo sappiamo tutti, e giustamente crede di fare bene a coinvolgere chi di minacce mondiali si occupa quotidianamente: I Fantastici Quattro! Niente, sono in un'altra dimensione. Allora la Fondazione Futuro! Sò gli stessi, che fai, sfotti?
Ok, ci sono: Gli Avengers! ah, scusate, i Vendicatori!
Come possiamo perdere con i Vendicatori al nostro fianco? Infatti tempo tre pagine e sono stati fatti prigionieri dai Sinistri Sei, trasformati in Octo-Zombie e rivoltati contro l'amato Ragno nel frattempo rimasto con la Vedova Nera e Silver Sable uniche alleate (certo, non ci fosse il mondo da salvare...).
In tutto ciò non dimentichiamo di dire che il Ragno indossa una nuova tut..costum...unifor...uff, una nuova "armatura" di sua invenzione, costruita proprio per occasioni come questa, il combattimento contro i Sinistri Sei. Infatti Peter li ha studiati col tempo ed ha provveduto ad inventare un gadget di attacco o difesa per ognuno di loro (materiale isolante contro Electro, lenti contro gli effetti speciali di Misteryo ecc.)
La questione è: (inizio digressione) PASSATE IL NUMERO DI UN DESIGNER DECENTE ALLA MARVEL. Questa tuta è brutta, non c'è da perdere tempo. Poi dicono della felpa del Ragno Rosso, o della fighissima armatura del ragno "Civil War"... ma l'avete vista bene sta tuta da motociclista truzzo? A conferma della mia tesi si noti il "passamontagna" sottocasco usato da Peter (fine digressione).
Insomma, tra mille tentativi per sventare il piano di Octopus, la distruzione del maggior numero di basi di produzione dei satelliti, i combattimenti contro quel che resta dei sinistri sei, Peter arriva all'audace conclusione di essere stato, col suo lavoro alla Horizon, il maggior ispiratore per le tecnologie malvagie utilizzate dal tentacolato dottore. Senso di colpa mode: ON.
Per farla breve, proprio dalla Horizon arriva un grande contributo per sconfiggere la banda di Otto, per non parlare del mirabolante KANGAROO (in questa saga c'è posto per tutti, perfino per un gigante Maya -.-'').
Alla fine Spidey riesce a sventare i piani dei cattivissimi, portando in salvo uno sfinito Dott. Octopus, più morto che vivo, ma lasciando dietro di se una sacrificata Silver Sable (ditemi voi se è morta davvero che io "Spider-Man il Vendicatore" non lo prendo).
Diciamo che Dan Slott ha scritto questa sceneggiatura mentre era in attesa del suo turno dal porchettaro, non vedo altra soluzione. Scherzi a parte, la storia è spassosa, accattivante (è pur sempre Slott) ma ricca di coincidenze troppo fortuite, colpi di scena telefonati.
Menzione d'onore invece all'ottimo Stefano Caselli che, con l'eccellente supporto ai colori di Frank Martin Jr, riesce a regalarci tavole di altissimo livello, che dettano bene i ritmi e ci regalano versioni indimenticabili dei nostri eroi preferiti, dal Ragno ai Vendicatori (passando per Angela Merkel e Mario Monti, si).
Bellissime le sue matite in più occasioni, mai esagerate le sue splash pages e soprattutto bravissimo a destreggiarsi nelle tavole con un numero di personaggi elevatissimo. Un vero professionista che merita tutto il bene di questo mondo.
Alla fine è una saga che sembra urlare "MARVEL FAN, CHISSENEFREGA DEL RAGNO, CASELLI DISEGNERà GLI AVENGERS A BREVISSIMO!!!".
Un saluto veloce ad Humberto Ramos che ha tappato i buchi col solito stile (disegnata da lui, la tuta da motociclista sembrava pure figa).
Sono convinto però, che le redini di questa saga saranno riprese presto, quando parleremo di Octopus e ragni "Superiori"...
Amazing Spider-Man
Ends of the Earth (fino alla fine del mondo)
PRO
• Le tavole di Caselli
• Le variant di Dell'Otto
• I colori di Frank Martin Jr
• La grandezza di Peter-Spidey
• I Vendicatori di Caselli
• La bellissima Vedova Nera
CONTRO
• La storia
• L'idea di fare una storia del genere
• L'aver fatto una storia del genere
• Dan Slott è bravissimo, ma poteva lasciar stare il mondo intero
• Gianni Morandi vuole i diritti
• La cerniera della tuta della Vedova Nera (non s'è rotta na volta oh)
Va bene, mi sono sbagliato, ma solo per metà.
Quasi un anno fa, a queste coordinate, vi anticipavamo alcune cover che interessavano il nuovo evento ragnesco che sarebbe seguito a "Spider Island". Ci avevo scommesso un rene che le meravigliose cover di Dell'Otto sarebbero finite dentro gli albi, magari tagliate male, con le gocce di sputo sopra, anzichè essere utilizzate come copertine "ufficiali" della saga. Scommettevo anche che, alle copertine, ci sarebbe stato invece qualche nipote raccomandato di Dan Slott. Perchè il mondo è ingiusto.
A quasi un anno di distanza, devo dire che ci è andata più che bene, perchè se è vero che Dell'Otto è finito dentro gli albi come previsto, sporcato dai riassuntini e dai credits, è anche vero che le copertine dell'intera saga sono state firmate dal pursempre italianissimo Stefano Caselli (che, ad ora, non risulta a noi audaci essere nipote di Slott. Forse dalla parte di madre, ma non è sicuro).
Che belle copertine poi, sempre dinamiche, ben strutturate e con quel titolone tradotto in italiano che fa: FINO ALLA FINE DEL MONDO.
Perché. Perchè tradurlo così?
Credetemi, tutte le volte TUTTE che prendo un albo dei quattro tra le mani, mi torna in mente la canzone di Giannimorandi. E questo non è bello Brighel, non è bello.
Comunque sia, andiamo oltre.
La storia comincia con un pompatissimo Peter Parker che si crogiola nella soddisfazione di aver inventato tante cose fighe e utili a migliorare il mondo da quando lavora all'Horizon. Quand'ecco che riappare dal nulla (apparentemente, quando invece lavorava nell'ombra da tempo) quel che resta di un morente Otto Octavius, Dr. Octopus per gli amici, a capo dei Sinistri Sei (Electro, Misteryio, Rhino, l'Uomo Sabbia, il Camaleonte). Arriva, bello piazzato, nella sua tutina nuova da mezzo cyborg (unica struttura in grado di tenerlo in vita dopo il collasso del suo corpo umano dovuto ad anni e anni di scontri con super-umani), e dice al mondo di avere la soluzione per combattere nientemeno che il riscaldamento globale.
Ah, dimenticavo, lo fa dopo aver quasi ucciso mezza popolazione mondiale "simulando" un surriscaldamento dell'atmosfera che desse l'idea di come potrebbe essere la Terra tra qualche anno. La soluzione di Otto è la grande "Lente Octaviana", costituita da tutta una serie di satelliti ipertecnologici in grado di riparare l'ozono danneggiato. Oppure di mettere il mondo intero sotto una gigantesca lente d'ingrandimento. Solo che a questa seconda opzione sembra esserci arrivato solo il nostro Peter che, solo contro l'intero mondo che invece di Otto sembra fidarsi, si lancia in questa nuova avventura, consapevole però delle difficoltà. Il livello è altissimo, non si tratta di sventare una rapina, ci sono in gioco le sorti del MONDO INTERO!!!
Peter è un genio, lo sappiamo tutti, e giustamente crede di fare bene a coinvolgere chi di minacce mondiali si occupa quotidianamente: I Fantastici Quattro! Niente, sono in un'altra dimensione. Allora la Fondazione Futuro! Sò gli stessi, che fai, sfotti?
Ok, ci sono: Gli Avengers! ah, scusate, i Vendicatori!
Come possiamo perdere con i Vendicatori al nostro fianco? Infatti tempo tre pagine e sono stati fatti prigionieri dai Sinistri Sei, trasformati in Octo-Zombie e rivoltati contro l'amato Ragno nel frattempo rimasto con la Vedova Nera e Silver Sable uniche alleate (certo, non ci fosse il mondo da salvare...).
In tutto ciò non dimentichiamo di dire che il Ragno indossa una nuova tut..costum...unifor...uff, una nuova "armatura" di sua invenzione, costruita proprio per occasioni come questa, il combattimento contro i Sinistri Sei. Infatti Peter li ha studiati col tempo ed ha provveduto ad inventare un gadget di attacco o difesa per ognuno di loro (materiale isolante contro Electro, lenti contro gli effetti speciali di Misteryo ecc.)
La questione è: (inizio digressione) PASSATE IL NUMERO DI UN DESIGNER DECENTE ALLA MARVEL. Questa tuta è brutta, non c'è da perdere tempo. Poi dicono della felpa del Ragno Rosso, o della fighissima armatura del ragno "Civil War"... ma l'avete vista bene sta tuta da motociclista truzzo? A conferma della mia tesi si noti il "passamontagna" sottocasco usato da Peter (fine digressione).
Insomma, tra mille tentativi per sventare il piano di Octopus, la distruzione del maggior numero di basi di produzione dei satelliti, i combattimenti contro quel che resta dei sinistri sei, Peter arriva all'audace conclusione di essere stato, col suo lavoro alla Horizon, il maggior ispiratore per le tecnologie malvagie utilizzate dal tentacolato dottore. Senso di colpa mode: ON.
Per farla breve, proprio dalla Horizon arriva un grande contributo per sconfiggere la banda di Otto, per non parlare del mirabolante KANGAROO (in questa saga c'è posto per tutti, perfino per un gigante Maya -.-'').
non sto scherzando... |
Alla fine Spidey riesce a sventare i piani dei cattivissimi, portando in salvo uno sfinito Dott. Octopus, più morto che vivo, ma lasciando dietro di se una sacrificata Silver Sable (ditemi voi se è morta davvero che io "Spider-Man il Vendicatore" non lo prendo).
Diciamo che Dan Slott ha scritto questa sceneggiatura mentre era in attesa del suo turno dal porchettaro, non vedo altra soluzione. Scherzi a parte, la storia è spassosa, accattivante (è pur sempre Slott) ma ricca di coincidenze troppo fortuite, colpi di scena telefonati.
Menzione d'onore invece all'ottimo Stefano Caselli che, con l'eccellente supporto ai colori di Frank Martin Jr, riesce a regalarci tavole di altissimo livello, che dettano bene i ritmi e ci regalano versioni indimenticabili dei nostri eroi preferiti, dal Ragno ai Vendicatori (passando per Angela Merkel e Mario Monti, si).
Bellissime le sue matite in più occasioni, mai esagerate le sue splash pages e soprattutto bravissimo a destreggiarsi nelle tavole con un numero di personaggi elevatissimo. Un vero professionista che merita tutto il bene di questo mondo.
Alla fine è una saga che sembra urlare "MARVEL FAN, CHISSENEFREGA DEL RAGNO, CASELLI DISEGNERà GLI AVENGERS A BREVISSIMO!!!".
Un saluto veloce ad Humberto Ramos che ha tappato i buchi col solito stile (disegnata da lui, la tuta da motociclista sembrava pure figa).
Sono convinto però, che le redini di questa saga saranno riprese presto, quando parleremo di Octopus e ragni "Superiori"...
VF
Amazing Spider-Man
Ends of the Earth (fino alla fine del mondo)
PRO
• Le tavole di Caselli
• Le variant di Dell'Otto
• I colori di Frank Martin Jr
• La grandezza di Peter-Spidey
• I Vendicatori di Caselli
• La bellissima Vedova Nera
CONTRO
• La storia
• L'idea di fare una storia del genere
• L'aver fatto una storia del genere
• Dan Slott è bravissimo, ma poteva lasciar stare il mondo intero
• Gianni Morandi vuole i diritti
• La cerniera della tuta della Vedova Nera (non s'è rotta na volta oh)