SWEET SALGARI

Vita, morte e miracoli letterari di un sognatore in gabbia.



Tutti i lettori del blog audace sanno chi sia Paolo Bacilieri: conoscono la sua opera e – cosa più importante – riconoscono la sua importanza nel panorama artistico in senso lato in Italia e all’estero.
Al tempo stesso, tanti lettori (magari anche quelli più audaci) sanno chi sia (non mi piace parlare al passato: uomini così superano la limitata condizione mortale e si consegnano all’immortalità) Emilio Salgari: conoscono la usa opera (sterminata, irripetibile per quantità e qualità) ma – cosa, ahimè, più importante – non riconoscono la sua grandezza nel panorama letterario mondiale.


Ma quello che colpisce di più è che nessuno conosce la vita dell’uomo Salgari, mi spiego.
Delle sue opere si sa tanto – anche per via indiretta – mentre dei casi della sua travagliata parabola esistenziale sono in pochi a essere a conoscenza.
Detto questo, il valore della biografia disegnata di Bacilieri acquista ancora più valore proprio perché incentrata maggiormente sul lato umano anche se non mancano riferimenti affascinanti e citazioni puntuali dalle opere di Salgari.


Il volume, presentato dall’autore al festival di BilBolBul 2012 (gli Audaci erano presenti e sono tornati a casa con una copia autografata e disegnata da Bacilieri), si apre con una dedica a Sergio Bonelli: fatto importante e significativo per quello che Sergio ha rappresentato sia per Bacilieri sia per tutti noi, novello Salgari del secondo Novecento.





Il ritratto di Bacilieri è impietoso. Emerge la figura di un uomo dolce, un sognatore schiacciato dal brutale mostro dell’industria editoriale e dallo snobismo dei salotti letterari (raggirato economicamente, sfruttato, poco gratificato) dell’Italietta umbertina a cavallo tra ‘800 e ‘900; un padre affettuoso e burbero al contempo e un marito paziente e conciliante.




Toccante la lettera che il narratore lascia ai suoi editori/sfruttatori (che Bacilieri riproduce):

« A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che vi ho dati pensiate ai miei funerali.
Vi saluto spezzando la penna. ».

Ma, purtroppo, il suo straziante suicidio non ha rappresentato che l’inizio di una tragedia che si è estesa a tutti membri della sua famiglia: la moglie Ida è morta in manicomio nel ’22, la figlia Fatima è morta di tisi nel ‘14, il figlio Romero si è suicidato nel ’31, Nadir è morto per un incidente in moto nel ’36 e, infine, anche Omar si è suicidato buttandosi da una finestra nel ’63.



Davvero notevole il lavoro di ricerca che Bacilieri ha portato avanti per molto tempo: sì è documentato su tutto, ha passato al vaglio diverse fonti, si è immerso nell’Italietta a cavallo tra XIX e XX secolo (splendidi gli scorci, ora di Venezia ora di Genova, che il nostro ci regala con una maestria senza pari).







Il successo di “Sweet Salgari” è stato limpido e notevole: ha vinto il premio nella categoria ‘Miglior Fumetto italiano’ al Treviso Comic Book Festival 2012, nel 2013 uscirà (per Delcourt) la versione francese dell’opera (col titolo La vie revée du Capitain Salgari) e anche gli Audaci – nel loro piccolo – sono certi che l’opera meriti un audace premio di fine anno.
ROLANDOVELOCI



















Sweet Salgari
AUTORE: Paolo Bacilieri
EDITORE: Coconino Press, Bologna Roma Parigi
COLLANA: Progetto ‘900, diretta da Igort

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