MARTIN MYSTèRE L’ALMANACCO DEL MISTERO 2012
L'Almanacco di cui non si può proprio fare a meno


Cresciuto leggendo Edgar Allan Poe e Robert Louis Stevenson e ammirando i capolavori visionari di De Chirico e Balla, Buzzati è stato in grado di trasportare sulla pagina e sulla tela le sue angosce (che sono poi quelle dell’uomo contemporaneo). I suoi inquietanti romanzi [“Bàrnabo delle montagne” (1933), “Il segreto del Bosco Vecchio” (1935), “Il deserto dei Tartari” (1940), “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” (1945), “Il grande ritratto” (1960) e “Un amore” (1963)] e i suoi numerosissimi racconti [si vedano almeno “Sessanta racconti” (1958), “Il Colombre e altri cinquanta racconti” (1966), “La boutique del mistero: trentuno storie di magia quotidiana” (1968), “Le notti difficili” (1971)] e i suoi maestosi dipinti sono popolati di mostri, morti e strani animali: creature spaventose e solitarie ma sempre disperatamente emarginate e incomprese. Come si fa a ignorare le storie che hanno come protagonisti il Colombre e il Gatto Mammone? E come non parlare della sua opera che ha più affinità con il mondo delle nuvole parlanti? “Poema a fumetti” del 1969 rivisita i topoi tanto cari a Buzzati (mistero, morte e amore) trasfigurando il mito di Orfeo ed Euridice.

Credo sia utile far notare come il nostro celeberrimo Diabolik sia nato proprio sul modello del criminale mascherato di Souvestre e Allain. La prima ormai mitica avventura del nostro criminale in nero, “Il re del terrore”, nata dalla penna delle sorelle Giussani, era stata scritta sul modello della prima storia di ‘Fantômas’: Fantômas era per noi Diabolik, Juve si chiamava Ginko, Charles Rambert era il povero Gustavo Garian e la sventurata Marchesa di Langrune era la Marchesa De Semily.
Quando ci sono nomi così dietro una pubblicazione del genere, come si fa a resistere?
È risaputo che gli tutti Almanacchi della Bonelli sono delle pubblicazioni dall’enorme spessore culturale (gli articoli e i dossier all’interno diventano sempre più raffinati e precisi, al limite del saggio divulgativo) e, in particolare, quello del Mistero, ideato dal vulcanico Alfredo Castelli nel lontano 1987, brilla per qualità dell’offerta e varietà dei temi trattati.
Quest’anno si celebrano i 30 anni dall’uscita del primo numero di Martin Mystère e l’Almanacco si presenta particolarmente invitante anche per questa ragione. Ma, a ben vedere, i nostri – con notevole aplomb, c’è da dire – hanno evitato di sfruttare questo medium per celebrare il detective dell’ignoto e hanno puntato, come sempre su storia e articoli vari.
La storia, scritta dall’eterno Alferdo Castelli (gli diremo mai abbastanza ‘grazie’? Non credo!) e disegnata dal nostro (e lo diciamo con tanto orgoglio!) amico pugliese Dante Spada (maestro assoluto dal tratto raffinatissimo ed elegante: è sua la Diana più bella e seducente che si ricordi…), è una classica avventura in stile ‘Mystère’.
Il BVZM viene coinvolto – suo malgrado – in certe indagini relative a degli attentati alle città sedi della borsa dei rispettivi paesi in concomitanza con lo scoccare della mezzanotte del 13 dicembre 2001 (la storia è ambientata allora). Ovviamente il suo intuito brillante e la sua mente indagatrice riusciranno ad anticipare le mosse decisive di chi ha in mente di diffondere il male (creare caos e paura nel mondo è l’obiettivo di chi si cela dietro i minacciosi propositi terroristici).
Un’avventura dinamica che scorre piacevolmente senza troppi appesantimenti spiegazionistici, resa meravigliosamente dalle matite e dalle chine di uno Spada sempre più ispirato (letteralmente divina la sua Diana: ammirate le tavole di pag. 104 e 105 e fateci sapere).
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la pagina 105 ed altre tavole di Dante Spada |


Qualche parola è giusto spenderla anche per i servizi contenuti nel volume.
Tra i tanti, particolarmente interessante è quello di Giuseppe Lippi che approfondisce un lato dell’opera di uno dei massimi artisti del panorama italiano del Novecento, Dino Buzzati (1906-1972).

Opera di importanza epocale perché unisce le sue visioni pittoriche con la forma ‘popolare’ del fumetto, fondendole col racconto fantastico (suo genere prediletto) incontrando un inaspettato successo di pubblico e critica. Un autore unico che si riscopre a ogni nuova lettura.

Molto interessante anche l’articolo di Maurizio Colombo sull’Inquisizione, nel quale in co-ideatore di Dampyr fa una disamina del fenomeno inquisitorio passando tra fatti realmente accaduti, romanzi, racconti, film e anche fumetti (ricordate la mini-serie di Neil Gaiman e Andy Kubert , “1602”, nella quale i super-eroi Marvel rivivono nel XV secolo e l’Inquisizione ha come capo Magneto che si diverte a torturare gli altri mutanti? Meraviglia!).
Spettacolare, infine, il lungo dossier “Il Terrore mascherato” a firma Alfredo Castelli e Gianmaria Contro dedicato ai cento anni del primissimo re del terrore, Fantômas. Il genio del crimine ideato da Pierre Souvestre e Marcel Allain, nasce a Parigi (ah, come mi manca!) nel 1911 e nella sua lunga storia editoriale affronterà la sua nemesi di sempre, il commissario Juve.

Non gridate allo scandalo: molte opere sono nate ‘imitando’ illustri predecessori, ma l’importante è essere in grado di trovare un proprio spazio e una strada da seguire e credo che Diabolik ci sia riuscito in pieno. Concludo segnalandovi il prezioso volume scritto da Alfredo Castelli, “Fantômas – Un secolo di terrore” edito lo scorso dicembre da Coniglio Editore: troverete in 240 pagine i frutti del lavoro di ricerca dell’instancabile Castelli e ben 1600 illustrazioni a colori!
P.S. vi ho detto che il mio caro nonno aveva tutti (e quando dico tutti intendo TUTTI e 35) i volumi del ciclo di Fantômas copertinati da Karel Thole editi da Mondadori nel 1963? No? Male! Adesso: indovinate dove si trova ora quel tesoro, nella stanza di chi? Cari Audaci criminali e non, siete tutti invitati a casa Veloci per audacissime e ‘mysteriose’ letture! Alla prossima.
R O L A N D O V E L O C I
Recensione ALMANACCO DEL MISTERO 2012
SERIE: ALMANACCO DEL MISTERO
COPERTINA: Giancarlo Alessandrini
STORIA
TITOLO: “L’OMBRA DI FANTÔMAS”
TESTI: Alfredo Castelli
DISEGNI: Dante Spada
DATA: Dicembre 2011
RUBRICHE
“MYSTERO Libri”: Graziano Frediani
“MYSTERO Film”: Maurizio Colombo
“MYSTERO Telefilm”: Stefano Priarone
“DOSSIER FANTÔMAS: Il Terrore mascherato”: Alfredo Castelli e Gianmaria Contro
“DOSSIER DINO BUZZATI: I Mostri dietro l’angolo”: Giuseppe Lippi
“DOSSIER TORQUEMADA: Il Braccio violento della Legge divina”: Maurizio Colombo