il PRATT massone
La mostra parigina su Corto Maltese
Grafica dal Museo della Massoneria - Parigi |
Ebbene sì, cari audaci! Anche Hugo Pratt, scomparso nel 1995, è stato membro della massoneria (per la precisione della Gran Loggia d'Italia degli Alam, dove fu iniziato alla Loggia "Hermes" dell'Oriente di Venezia il 19 novembre 1976).Il lettore più attento e affezionato non aveva certo potuto non notare i continui e copiosi riferimenti al mondo esoterico proprio dei massoni (come simboli esoterici, rituali d'iniziazione, templi con pavimenti a scacchi, compassi, squadre: tutto riconduce alla massoneria!) e, a un certo punto della sua carriera, l’ideatore di 'Corto Maltese' ha rappresentato egli stesso «l'ideale dell'artista massone e dell'uomo massone, ovvero l'artigiano artista rispettato e celebrato dagli Enciclopedisti francesi, figlio della cultura razionalista che riusciva a unire alle proprie capacità manuali e prettamente tecniche il guizzo e l'intuizione metafisica propri dell'arte autentica».
Con queste parole viene presentata la mostra a lui dedicata in terra francese, a Parigi, nientedimeno che al Museo della Massoneria.
Una esposizione splendida che comprende quaranta opere originali di Pratt (acquerelli, tavole), che in pochi possono dire di aver avuto il privilegio di aver ammirato così da vicino (molte sono esposte proprio per la prima volta al pubblico).
Il filo conduttore di questa imperdibile mostra sono i riferimenti alla letteratura, all'arte, alla storia, ai film e alla massoneria inseriti dal maestro Pratt nelle sue opere.
Il maggior pregio è proprio quello di presentare questo massimo esponente della IX Arte sotto una luce differente: lo scopo di questa mostra eccezionale è quello di fornire al pubblico una nuova chiave di lettura di questo creatore, in grado di unire le arti più diverse per plasmare qualcosa di unico e assolutamente affascinante.
Ovviamente il grande protagonista di questa mostra è il nostro amatissimo Corto Maltese (come si fa a sopportare i francesi che lo chiamano Cortò?! Mah!), che assurge a simbolo della massoneria e ne rivela segreti e intrigi. Proprio lui, con il suo continuo girovagare, con il suo continuo desiderio di conoscenza diventa simbolo di questo «ordine che ha per scopo il "perfezionamento dell'umanità". Un uomo in perenne inseguimento di un miraggio di ricchezza e alla continua ricerca di leggende antiche e pergamene indecifrabili» (dal catalogo della mostra).
vignetta tratte da "Favola di Venezia" |
Il maestro Hugo Pratt ha offerto una visione dell'esoterismo tutta sua e particolare attraverso i suoi disegni. Ad esempio, in “Favola di Venezia” (la venticinquesima avventura in ordine cronologico – ventiquattresima in ordine di pubblicazione - di Corto Maltese, edita proprio nel 1976, anno dell’adesione di Pratt alla massoneria), splendida opera prattiana ambientata a Venezia tra il 10 e il 25 aprile 1921, Corto Maltese si trova casualmente in una loggia massonica in piena riunione e alla domanda «Siete anche voi un libero muratore?» risponde in maniera scherzosa che si accontenterebbe di essere un libero marinaio (c’è gente che avrebbe risposto «Sono un contadino!»).
vignetta tratte da "Favola di Venezia" |
Ma la massoneria non è stato l’unico interesse di Pratt: viaggiatore instancabile, nei suoi viaggi in giro per il mondo è venuto a conoscenza di numerose società segrete. Infatti in Corto Maltese, tra le varie avventure descritte, vengono menzionati i «ninja giapponesi, i riti voodoo, le triadi cinesi, gli zingari, la cabala ebraica e varie sette appartenenti al mondo islamico e africano, o addirittura all' America latina e ancora società dedicate al Santo Graal: tutte riconducono a un mondo esoterico misterioso svelando un profumo segreto» (dal catalogo della mostra).
Vi abbiamo incuriosito? Stuzzicato?
Bene, cari audaci, massoni, liberi muratori e contadini… da oggi c’è un motivo in più per andare a riscoprire l’opera del maestro Hugo Pratt.
ROLANDOVELOCI
vignetta tratte da "Favola di Venezia" |