AVENGERS 1

e i Disegnatori più potenti della Terra!

Tutto cominciò da qui (Iron Man & i Vendicatori #35):


In questa bellissima doppia pagina illustrata dal grande Romita Jr. si vedono in sequenza le reazioni degli eroi che hanno appena ricevuto, da Capitan Steve Rogers, la "convocazione" nelle varie squadre di Vendicatori.
Ci sono gli increduli, ci sono gli onorati, ci sono i devoti, ci sono gli emozionati... e c'è Simon Williams-Wonder Man.

Quest'ultimo rifiuta la proposta e calca la mano provando a dissuadere il Capitano Rogers dal portare avanti il progetto "Vendicatori" mettendolo nella tipica situazione da oratorio di "Siamo 6 e 5, non mi puoi dire di no adesso, ho pure prenotato il campo, ti pago io la quota!". 
Ma niente. 
L'uomo del Wonder, ha detto no. 
E non perché non gli piaccia la squadra e nemmeno perché in difesa ci vogliono mettere Dr.Strange per il suo passato da "Defender", ma perché secondo lui, tutte le grandi tragedie degli ultimi anni sono da attribuire appunto alla responsabilità degli eroi più potenti della Terra.
Ultron? Un intelligenza artificiale che odia gli esseri umani, creata da un Vendicatore. 
House of M? Un evento nato da un'alterazione della realtà causata da Scarlet che ha portato alla decimazione dei mutanti. I Vendicatori non l'hanno aiutata prima.
Civil War? Non ne parliamo, anche Steve Rogers ha ammesso che è stata una pazzìa. Una guerra fra eroi finita con una stretta di mano, quindi senza un significato, senza un vero vincitore. Inutile.
Hulk? Un mostro che combina danni esorbitanti e lascia vittime al suo passaggio venne addirittura inserito nella prima squadra dei Vendicatori e lasciato libero di fare quel che vuole. Inaccettabile.
Norman Osborn e Sentry? Con gli Oscuri Vendicatori si è raggiunto l'apice del fallimento del concetto stesso di "Vendicatori", con due pazzi al comando.

Queste le motivazioni addotte da Wonder Man in quell'albo e riprese dallo stesso nel numero 1 della nuova collana mensile di casa Panini: AVENGERS.
La collana nasce sulla scia commerciale-pubblicitaria del colossal cinematografico omonimo e accoglierà la serie iniziata sulla testata Iron Man & i Vendicatori (che da ora presenterà Accademia: Vendicatori).
I Vendicatori non si sciolgono? Ci penseranno i Rivendicatori (!) a toglierli di mezzo. Così Wonder Man mette in piedi una squadra aggressivissima di "eroi" composta da soggetti come D-Man, un nuovo Golia, l'Anti-Venom, Century, Devil Slayer, Capitan Ultra, Atlas e Ethan Edwards tra i pali (no, scusate) e attacca gli eroi più potenti dell'oratorio (della Terra, scusate di nuovo).

i Rivendicatori
la cover di Acuna
Bendis (si, proprio lui) sviluppa una storia dai ritmi forti, incalzante, mai noiosa nonostante i dialoghi lunghi in alcuni punti. Bello il collegamento alle storie precedenti che rivela come quel famoso volume 35 di Iron Man sia un numero chiave per il nuovo status quo della serie vendicativa.
Avengers 1 si presenta bene già dalla copertina: Daniel Acuna. Non dico altro. Anzi si, Gabriele Dell'Otto per l'edizione variant. 
Gioia.
Lo stesso Gabriele Dell'Otto si è occupato dei disegni della storia appena presentata. "Disegno" è riduttivo per un artista del calibro del nostro amico romano che nonostante tutto si conferma un grande. 
"Nonostante tutto" perchè la storia non richiama proprio i suoi precedenti lavori su lunghe storie come Secret War oppure Wolverine: Sex+Violence, interamente illustrate e colorate da lui con le tecniche pittoriche ormai riconoscibilissime. 
Questo volume infatti è colorato dal bravo Ive Svorcina che comunque prova ad avvicinarsi, con la colorazione digitale, allo stile pittorico di Dell'Otto, ma per noi aficionados-malati è tutta un'altra cosa... Nella prima parte della storia si intravedono comunque  le bellissime matite di Gabriele sotto i colori, e questo ci riempie il cuore e gli occhi di gioia. 

La seconda parte si smorza purtroppo. L'artista ha scelto di intervenire sulle sue matite con una sorta di inchiostrazione che, vuoi per i tempi stretti forse, o per pure scelta stilistica, hanno tolto la magia al suo tratto unico e pregevolissimo che si ama anche quando scrive la lista della spesa. Sto per dire una cosa della quale forse mi pentirò: Con questo s'è capito forse perché esiste, di questo volume, un'edizione in bianco e nero ovviamente uber-mega-maxi-deluxe-annual-mondial-universe version

Gabriele autoritrattosi nella storia. Già, oh mio Dio.


Si, perché Dell'Otto lo ami, lo ami tanto, ma quando è davvero, al 100% Dell'Otto. Quando cioè sulle tavole vedi i segni del pennello, vedi il bianco scintillante dell'aerografo, vedi i segni di matita del disegno originale, senti quasi l'odore dell'acrilico che viene su dal foglio. Ovviamente tutto ciò ha bisogno di tempi che, nel fumetto moderno, sono inimmaginabili.

Gabriele, ti vogliamo bene.
Degne di nota le bellissime Splash Pages iniziali legate alla descrizione degli eventi "catastrofici" legati ai Vendicatori.
Meraviglia.


"Sarà finito qui" vi starete dicendo. "Cosa vuoi di più da un volume che ha Bendis alla storia e Dell'Otto (anzi, Del Sette in questo caso, perché limitato) alle matite con la copertina di Acuna? sette pagine disegnate da Bryan Hitch?". Ci sono anche quelle.
Qui Bendis riprende la storia legata ad Ultron presentata nel numero .1 dei Vendicatori uscito qualche tempo fa, e ce ne da un assaggio.
Maledetto.
Che noi siamo ingordi.
E lui lo sa.
Cosa manca allora a questo volume? C'è pure l'Avengers Card della Vedova Nera (senza però il suo numero di telefono). Servirà ad entrare nella sua camera nella Torre dei Vendicatori? Servirà ad avere uno sconto nei Mc Donald's russi? è in realtà una carta di credito usata da Renzo Bossi? non lo sappiamo ancora, ma ci stiamo lavorando.
Insomma, una bella partenza. Vendicatori Uniti!
VAntoFosco



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