Dragonero #50

Il passato di Ian in un riuscito albo a colori di Vietti e Rizzato


Uno degli aspetti più affascinanti di Dragonero è la gestione del tempo. La pianificazione della narrazione ideata da Luca Enoch e Stefano Vietti ha mostrato infatti sin da subito un occhio di riguardo al momento in cui le storie sarebbero state raccontate, riservandosi di continuo dei buchi narrativi, dei non-detti e delle allusioni a ciò che è stato e a ciò che sarà. In tal modo il passato del personaggio è rimasto per diversi anni un territorio ancora da esplorare, nonostante le ormai cinquanta uscite mensili della serie regolare celebrate proprio con questo numero a colori.

Il trailer dell'albo ad opera di Alex Dante.


Ian si trova in un raro momento di relax e viene raggiunto dalla notizia che la vita di sua sorella Myrva potrebbe essere in pericolo. Questo lo conduce a intraprendere un viaggio costellato di ricordi dolenti, fino a rievocare quanto accaduto nelle terre degli Algenti, eventi più volte citati dagli autori nel corso degli anni ma mai rivelati fino in fondo. 
"Qual è l'origine della cicatrice che attraversa il volto di Dragonero?". Il quesito attraversa le menti dei lettori sin dalla prima apparizione del personaggio, avvenuta nel Romanzo a fumetti Bonelli pubblicato circa dieci anni fa (nel giugno 2007). Per rispondere a questa domanda Stefano Vietti ha imbastito una trama intensa, piena di avventura ma anche di momenti maggiormente riflessivi. Un episodio appassionante, che si legge tutto d'un fiato fino a un finale spiazzante e incisivo, sostanzialmente in linea con quanto la serie ha espresso sinora e in grado di generare aspettative verso le ulteriori evoluzioni.

Certamente la conoscenza di alcuni dettagli qui svelati, di notevole importanza, getta una luce differente sul passato ma anche sul futuro del personaggio. La storia dimostra per l'ennesima volta le abilità progettuali di Stefano Vietti e Luca Enoch, sia nella progressiva definizione del personaggio e del cast di comprimari che nella costruzione di universo narrativo coeso e intrigante. Il modo di tessere le trame e di portare avanti la continuity si è dimostrato sinora intelligente e ben calibrato. Come noto, i due autori hanno poi in cantiere anche altre due serie parallele dedicate a Dragonero, che contribuiranno a completare il quadro relativo al passato del personaggio, del quale ci sono diversi periodi tuttora oscuri.


Graficamente la storia è resa in maniera egregia da Francesco Rizzato, coadiuvato ai colori da Giada Marchisio (giovane new entry) e Paolo Francescutto (nome già visto in varie altre occasioni, a partire dal primo Speciale annuale). Rizzato, disegnatore proveniente dal team di Nathan Never, ha dimostrato già in diverse occasioni di saper interpretare bene le esigenze della narrazione con tavole dinamiche e dallo stile molto personale. Nelle prove precedenti in bianco e nero, sempre in coppia con Vietti ad eccezione di Dragonero #44*, il disegnatore si era distinto per le frequenti composizioni ardite nella struttura delle tavole, riservando poco spazio alla classica gabbia bonelliana e optando per disposizioni variegate e che a volte riportano alla mente l'impostazione dei cartonati alla francese. Il suo lavoro è esaltato dalla colorazione, particolarmente efficace e moderna, che differenzia bene i flashback dal resto dell'episodio ed evidenzia gli aspetti emotivi della storia con giochi di accentuazione/attenuazione cromatica.
L'aggiunta del colore, storicamente in Bonelli riservato alle centinaia (100, 200, 300 e così via), è una novità in parte inaspettata ma che accogliamo dunque con particolare favore e che plausibilmente caratterizzerà sempre di più le uscite celebrative prodotte in via Buonarroti (ad es. con Dylan Dog è già avvenuto per i numeri 250 e 350).
Una nota infine per la copertina
di Giuseppe Matteoni, una delle migliori in assoluto tra quelle prodotte finora, in termini di intensità e drammaticità.


Questo è insomma un albo a colori decisamente importante, che rivela aspetti interessanti sul passato del protagonista e riesce ad andare ben oltre il lato puramente celebrativo della ricorrenza del cinquantesimo numero della serie. 

Giuseppe Lamola



* Albo realizzato con Luca Enoch ai testi e nel quale Rizzato era affiancato da Emanuele Gizzi ai disegni.




“La vendetta”
SERIE: Dragonero
NUMERO: 50
DATA: luglio 2017
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Stefano Vietti
DISEGNI E CHINE: Francesco Rizzato
COLORI: Giada Marchisio e Paolo Francescutto
COPERTINA: Giuseppe Matteoni












Per le immagini: © 2017 Sergio Bonelli Editore.

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