Alice ha spezzato le catene 20 - Grief, The Vineyard, In Bloom
Tre nuovi consigli tra ricordi, vini e fioriture
Numbness goes through
Let bygones be bygones” *
È arrivato marzo e il 2025 sembra portare solo cattive notizie dal mondo. Ma Alice ha la pelle spessa e non si fa abbattere: un motivo per sorridere lo si trova sempre; magari leggendo uno dei tre fumetti proposti da quella teppaglia che l’accompagna.
LASCIMMIABLU CONSIGLIA:
GRIEF - SSSSSSPAGHETTI (SERENA MODICA)
Se potessimo restare in quel ricordo, rannicchiatə sul divano nel tepore della coperta e del nostro primo batticuore, protette in una sfera di vetro.
Se non ci fossero i chilometri, le incomprensioni, le lacrime, saremmo ancora lì.
Tu saresti ancora qui.
Serena Modica, in arte Sssssspaghetti, ripercorre le cinque fasi del lutto in un racconto breve e intenso, un po’ sogno un po’ incubo, in cui perdere non vuol dire dimenticare.
LUCA FRIGERIO CONSIGLIA:
THE VINEYARD – BRIAN HAWKINS & SAMI KIVELÄ & JASON WORDIE & TAYLOR ESPOSITO
Qui gioco in casa, il perché è presto detto. Brian Hawkins non è solo un ottimo scrittore ma anche un mio caro amico. Ma non pensate che io parli del suo fumetto solo per affetto: The Vineyard è un gran bel fumetto con un’idea di partenza che definirei geniale e sviluppata altrettanto bene, grazie anche all’ottimo lavoro del team artistico.
La vicenda ruota intorno alla famiglia Vines, produttrice da generazioni di un ottimo vino. Ottimo grazie anche agli esseri umani che vengono sacrificati per ottenere la benedizione del Dio Dioniso. Tutto bene quindi? Non esattamente perché, come nelle migliori storie horror, un evento porterà scompiglio e morte.
Un fumetto disponibile solo in lingua inglese, ma che vi consiglio di recuperare!
GIOVANNI CAMPODONICO CONSIGLIA:
IN BLOOM – MICHAEL W. CONRAD & JOHN J. PEARSON
Da bambino, avevo questa enorme paura irrazionale: la muffa può crescere anche sulle persone. Immaginate il mio terrore quando ho scoperto In bloom, un fumetto dove il mondo deve venire a patti col fatto che, ogni tanto, qualche persona “fiorisce” e sul suo corpo nasce una pianta o parte di essa, con effetti che vanno dal benefico al francamente disturbante, anche per chi non possiede questo atavico terrore.
Ovviamente, ci sono tutta una serie di misteri da risolvere riguardo questo nuovo rapporto con le nostre amiche piante, e un protagonista che ha dei conti in sospeso con questa “fioritura”, ma quello che forse manca in originalità nella trama (che resta comunque interessante e piena di potenziale anche di critica sociale), In Bloom lo compensa con un gusto estremo (ma vegano direi) per il body horror che vi sorprenderà.
A presto.
Rubrica a cura di Luca Frigerio
N.B. Trovate tutte le puntate della rubrica qui.
* tratto da Deaf Ears Blind Eyes degli Alice In Chains.