MORGAN LOST #4
Una rosa per morire
Diciamo la verità: non abbiamo il fisico per leggere –
affrontare! – ogni mese una storia scritta da Claudio Chiaverotti. Troppo intense! Troppe emozioni! Come si fa a
stargli dietro?
Quando uscivano le sue storie – una dietro l’altra – su Dylan
Dog e le vendite della testata schizzavano oltre i limiti dell’umana
immaginazione, con buona pace di chi ancora imbratta la
rete con recensioni antichiaverottiane al limite del patetico e del
patologico (Jung avrebbe tanto da
dire, ma è meglio lasciarlo lì a riposare…), chi scrive andava alle scuole
elementari e gli unici fumetti che leggeva erano quelli con Qui, Quo e Qua.
Ora, invece, bisogna fare i conti con le uscite mensili di un
autore che da diciotto (18!) anni ci aveva abituato a uscite bimestrali che
permettevano al nostro cuore di prendere una pausa, tra un sussulto e l’altro.
Ecco, Morgan Lost è
arrivato a spazzare via tutto questo… e non è solo! Con lui c’è un personaggio del quale si è ampiamente parlato: la famosa rockstar dei serial killer:
Wallendream.
Questo film d’animazione, disegnato in modo impeccabile dalla
talentuosa Val Romeo (prima donna a
disegnare su Morgan: e aspettiamo la
mitica Lola Airaghi!), è quello
della sua definitiva consacrazione. Chiaverotti aveva parlato di Wallendream nelle conferenze
di lancio come suo villain
preferito; nei primi numeri c’erano stati tanti e intriganti riferimenti a
questo assassino seriale (la caratteristica del quale è una rosa nera
conficcata nella gola delle sue vittime) e adesso, grazie a un sapiente uso
delle tecniche narrative di cui il divo Claudio possiede ampia padronanza,
possiamo assaggiarne la storia passata e le vicende presenti.
L’uso misurato dell’analessi ci permette di scandire le
travagliate infanzia e adolescenza di Wallendream con il risultato di essere
mossi da una profonda simpatia (alla greca: soffriamo con lui! Chi non prova
compassione per il bambino che assiste a certe scene e subisce certe violenze?)
e quasi facciamo il tifo affinché non venga ucciso da Morgan o preso dalla
polizia. Certo, questo vorrebbe dire la morte di altre povere donne innocenti
ma…inutile nascondere il fatto che ci siamo affezionati a questo indecifrabile
figuro (e come noi, siamo sicuri che si siano legati in modo particolare a lui
sia Morgan che Pandora Stillman, la
bella criminologa sua amica, protagonista dell’inaspettata sequenza a p. 98).
Fulminante l’esordio della narrazione con il dirigibile che
precipita (solo più tardi capiremo quale sia la sua valenza) e l’episodio
disturbante a casa della Stillman (non c’è niente che inquieti come le
telefonate mute…). Il nostro cacciatore di serial
killer, o meglio il suo addome scolpito dalla Romeo (novella
Michelangelo!), fa il suo ingresso in scena solo a pagina 19, a conferma di
quanto questa serie si basi su trame ben costruite e su una serie di personaggi
che più che secondari sarebbe opportuno definire comprimari, e non solo sulla
figura del suo protagonista.
Spaventose le rivelazioni che attendono al varco la povera
Pandora: chi vorrebbe vivere ciò che ha vissuto e che sta vivendo la donna? Chi
riuscirebbe ad avere il coraggio la forza per continuare a vivere nonostante
tutto? A volte sopportare e ricordare possono essere più difficili che morire e
dimenticare. Il compito di Chiaverotti è chiaro: denunciare la violenza
maschile sulle donne e tener alta l’attenzione dell’opinione pubblica su un
fenomeno del quale non si parla mai abbastanza e che non si riesce, ancora, ad
arginare. E non potrebbe essere il naso lungo – un becco? –, del nostro
Wallendream, un riferimento al sesso e alla natura maschili, naturalmente
invasivi? Se questa non è grande letteratura, ditemi voi cos’è?!
Un accenno merita anche la figura di Smiley, potente criminale versione bonsai legato a doppio filo a Morgan da un passato appena accennato
ma che siamo certi saprà riemergere al momento opportuno.
Sconvolgente – e non aggiungiamo altro! - il finale: le
pagine 89-90 sono da infarto!
E ora non ci resta che ascoltare il ticchettio dell’orologio
del tempo che ci separa dalla nuova avventura firmata Chiaverotti (ma avete
visto che copertine continua a sfornare Fabrizio De Tommaso?!), in edicola dal
20 febbraio.
Quanto siete contenti che Morgan vegli su di noi?
Noi Audaci tanto!
RolandoVeloci
MORGAN LOST: “La rosa nera”
NUMERO: 4
DATA: gennaio 2016
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
NUMERO: 4
DATA: gennaio 2016
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
DISEGNI E CHINE: Valentina Romeo
COLORI: Studio Arancia
COPERTINA: Fabrizio De Tommaso