L'Argentina: l'eclettico thriller fantapolitico di Andreas e Isa Cochet

Passenger Press porta in Italia un fumetto che basa la sua forza sulla densità narrativa

Le storie brevi sono molto difficili da raccontare. Chi si approccia alla scrittura impara quasi subito infatti che fa parte delle capacità di qualcuno che vuole comunicare esprimere tanto, sia a livello emotivo che ideologico, con un numero molto basso di battute.

L’Argentina di Andreas (che si occupa sia della sceneggiatura che del disegno) e Isa Cochet (ai colori), edito in Italia da Passenger Press, è un ottimo esempio di come con grande maestria si possa raccontare una storia estremamente densa e piena di particolari attraverso un numero relativamente esiguo di pagine.

Sono poco più di novanta, infatti, le tavole che compongono questo fumetto e in cui viene raccontata la storia di France, che in giovane età ha deciso di farsi chiamare da tutti Silver. Intorno alla giovane vita di Silver si muovono una serie di avvenimenti troppo più grandi della giovane ragazza e strettamente legati alla figura del padre, un'eminenza grigia che da anni manipola i governi francesi tessendo una rete di macchinazioni e sotterfugi politici. Questo però non è il solo lato oscuro di questa storia: un grande mistero avvolge anche la figura della madre di Silver, che dalla nascita della nostra protagonista è immersa in uno strano stato di trance da cui non sembra possibile svegliarla, ed è tenuta per questo in una clinica sotto il diretto controllo del padre di Silver e di un entourage di medici specializzati.

Raccontare di più sarebbe fare un torto ad una trama ricca di colpi di scena. In L’Argentina troviamo infatti un poliziesco, un noir e un thriller fantapolitico dai risvolti weird: una mistura di idee e trame che può essere gestita solo attraverso una grande capacità narrativa, capacità che Andreas dimostra di avere largamente. Man mano che ci si ritrova ad attraversare questa storia non si viene solo incuriositi dal diramarsi della trama che sembra sempre promettere un allargamento dell’orizzonte degli eventi, ma si assiste allo svolgersi di una matassa complessa e ben architettata.

Il lettore viene stupito dal racconto man mano che ne scopre il mondo narrativo e, soprattutto, man mano che i personaggi mostrano la loro vera forma, man mano, vale a dire, che lo stesso Andreas ne approfondisce la caratura morale, ma soprattutto la visione che essi hanno sul mondo e sui fatti che avvengono. Al centro di tutto Silver, che di questa storia sa poco più di quanto ne sappia il lettore e che attraversando questo racconto non scopre solo il mistero che nasconde, ma svela il segreto della sua stessa esistenza. Infatti Silver non è quel tipo di personaggio che viene volutamente svuotato dal proprio autore per svolgere una funzione di mero tramite, ma è una ragazza viva che indaga in sé stessa e nel mondo, curiosa di scoprirlo e di scoprirsi, cosa che per buona parte della vita le è stata reclusa.

Dal lato grafico Andreas ci regala un disegno pieno di personalità, che basa la sua ragion d’essere intorno a un forte concetto di character design che ricorda molto il movimento della scena francese dei primi anni duemila, e che influenzò anche l’animazione di quel periodo. Uno stile un po' più minimale e geometrico rispetto a quello a cui l’autore ha abituato i suoi lettori (con opere come Rork, ad esempio) e che in questo viene fortemente influenzato dalla scelta di colorazione adottata da parte di Cochet, che decide di riempire questo tratto minimale con un'altrettanto minimale colorazione che quasi annulla le ombre e i mezzitoni.

Il tutto è estremamente sintetico e comprensibile non rinunciando mai a un guizzo artistico di rilievo, ad una sapiente gestione della regia che rende perfettamente la tensione della storia e ne porta altrettanto bene il ritmo, che decide volutamente di essere sincopato più che in crescendo, dando al lettore una sensazione di stacco e di dualità che assumeranno perfettamente senso agli occhi del lettore una volta che avranno svelato ciò che muove la trama del racconto.

L’Argentina è un fumetto efficace e funzionale, realizzato da un fumettista di grande esperienza che dimostra di saper rinunciare ai virtuosismi, di cui è perfettamente capace, per dare al lettore la sua storia con grande efficacia, attraverso una narrativa che vuole sgrossare continuamente la sua retorica e lasciarsi leggere per quello che è: un thriller senza tempo, emozionante e pieno di fantasia.

Alessio Fasano


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