La Compagnia dell'Indie 06 - Self ARF!, la gigantesca festa del fumetto indipendente

Intervista a Francesca Protopapa, curatrice dell'area self più grande d’Italia, con ben 70 realtà autoprodotte

Nuovo appuntamento con La Compagnia dell'Indie, il nostro spazio corale dedicato all'esplorazione della scena indie fumettistica contemporanea, tra idee, progetti, festival, crowdfunding, mostre e tanto altro.

Questa puntata segna l'avvicinamento all'undicesima edizione di ARF! Festival, di cui siamo media partner. Sono in arrivo il 23, 24 e 25 maggio a Roma, al Mattatoio / Città dell'Altra Economia di Testaccio, tre giorni di full immersion tra Storie, Segni & Disegni, attraverso una grande varietà di mostre, ospiti internazionali, incontri tra i big del fumetto, editori, personalità dal mondo del della musica e tanto altro. 

Dal canto nostro, poniamo particolare attenzione alla Self ARF! più grande di sempre, con ben 70 realtà presenti, intervistando la curatrice Francesca Protopapa per andare dietro le quinte dell'organizzazione, parlare del lavoro che c'è dietro un festival di questo tipo e iniziare a scoprire le mostre.

Non mancano poi le segnalazioni di eventi e sopratutto di novità interessanti, di preorder e di nuove antologie in uscita. È il nostro modo per continuare a far sì che possiate orientarvi nell'intricata e affascinante scena indipendente.


FESTIVAL, INCONTRI E MOSTRE

Il primo appuntamento da segnare in agenda è l'ARF! Ma di questo parliamo meglio più in là, nella sezione interviste.

Un interessante incontro si terrà a Monza il 30 maggio: Il mondo del lavoro dopo la Scuola del Fumetto, un incontro aperto a tutti gli appassionati, studenti e aspiranti professionisti del settore creativo organizzato da MonzaCon e dalla Scuola del Fumetto.

Sputnik Press organizza dei Tirocini formativi con particolare attenzione a Distribuzione, Segreteria, Ufficio Stampa e Comunicazione.

A Imola si terrà dal 6 al 7 giugno l’Indie market a Il giorno dopo festival! L’evento sarà a cura dell’dell'associazione culturale Vari.China e della libreira indipendente Selma.


NUOVE USCITE E CROWDFUNDING

Stagnola, dopo un anno di pausa, lancia una nuova Raccolta di Stagnola, con “otto storie di otto sfavillanti giovani autori, tutti diversi tra loro, ma legati da un tema comune: la SCOPERTA”. Sarà in anteprima all'ARF!

Dead Sugar Daddy di Francesco Saresin, che ha esordito a puntate sul web, approda ora in formato cartaceo, in tempo per l'ARF!

Sputnik Press presenta il primo numero ufficiale della rivista Doomed, che mette insieme autori esordienti e non, con stili e storie dai timbri diversi, che trovano il modo di dialogare uniti tutti dalla stessa condanna: il fumetto. In questo numero: Spam, Laverve, Vitro e Davide Comai, con copertina di Jacopo Riccardi, in collaborazione con Kartaclisma - Laboratorio Editoriale. Dopo l’anteprima al UE FEST, sarà presentato da Sputnik nei festival delle settimane a seguire, a partire dall'ARF!

Alambicco Comics presenta Magnum Opus, il suo decimo esperimento, e, dato che “per gli alchimisti il numero 10 rappresenta la creazione, il compimento, la perfezione e allo stesso tempo la rinascita”, prppongono per l'occasione un volume collettivo che rappresenta per loro un traguardo personale ed emotivo, “creato attraverso un lungo processo alchemico nel quale tutti abbiamo partecipato, con l'aggiunta di collaborazioni speciali”, come spiegano i membri del collettivo: “dall'idea fino all'impaginazione abbiamo versato in questa grande opera tutte le nostre forze”. Potrete entrare a contatto con il fumetto alchemico Magnum Opus dal 23 al 25 maggio in anteprima all'ARF!

Cercatrova è il nuovo fumetto di Soldo di cacio, “una storia introspettiva, ambientata in sala d'attesa, in cui il nostro protagonista riflette sulla riappropriazione del proprio corpo. Un viaggio interiore ed esteriore, per chi vuole ritrovarsi”. Prodotto in risograph da Enter press, con inserti su carta lucida stampati da Kartaclisma e rilegato dalle sapienti mani dell'autorə, potrà essere acquistato in anteprima al banco di Diamond Dogs all'ARF!

Iuna è la nuova antologia firmata Gibin Press e ispirata al mondo dei manga: “un omaggio comico ma sincero, nostalgico e... forse demenziale!” Tre storie brevi, stesso luogo, stesso momento, tre diversi tipi di... amore? Ľantologia, firmata da Gaia Poipola, Andrhomeda e Barbara Mazzi sarà presentata per la prima volta all'ARF!

La nuova pubblicazione di Storiebrute è Terra incognita, in cui “digitale e tradizionale, come vecchi e nuovi dei, si uniranno per raccontare le vicende di un viaggiatore di cultura ellenica in cammino in una terra a lui sconosciuta. Una terra che verrà un giorno conosciuta col nome di Italia.” In uscita a Ottobre 2025.

Chiudiamo con un crowdfunding. Il Bicomix, festival nato dal basso attorno alla passione comune di ragazzi e ragazze per il fumetto, lancia un crowdfunding per la 6^ edizione, in programma il 22, 23 e 24 agosto 2025. Potete sostenerlo qui.


INTERVISTA

Come preannunciato, abbiamo intervistato Francesca Protopapa, illustratrice e curatrice di eventi, qui in veste di curatrice della Self ARF!, vero e proprio Festival nel Festival, habitat naturale di autrici e autori, collettivi e microeditori che si esprimono fuori delle logiche di mercato tradizionali.

Benvenuta su queste pagine, Francesca. Ti va di presentarti brevemente?

Sono illustratrice e curatrice di eventi culturali, con una formazione in storia dell’arte (a Roma) e in grafica (a Parigi). Vivo a Parigi da oltre vent’anni, ma continuo a collaborare attivamente con l’Italia, sia come illustratrice sia nell’organizzazione di mostre e festival.

Da molti anni partecipo ai festival e alle realtà dell’autoproduzione, in Italia e all’estero. Nel 2011 ho fondato l’etichetta Squame, che ha fatto da ponte tra artisti italiani e francesi attraverso decine di pubblicazioni ed eventi in numerose città di entrambi i Paesi.

La curatela e la promozione di artisti sono sempre state al centro del mio lavoro e della mia passione. Questo mi ha portata a collaborare con numerosi autori e illustratori, oltre che con festival, associazioni e gallerie come Inuit, Tapirulan, Bonobolabo, Slow Galerie, Ratatà Festival, TCBF e molte altre.

Parliamo di ARF! Cosa rappresenta per te questo festival e cosa lo differenzia rispetto alle altre manifestazioni che si tengono tutto l’anno in varie parti d’Italia?

ARF! è un festival dedicato a chi ama davvero il fumetto. È pensato e organizzato da chi lo vive con passione autentica. Al centro c’è il fumetto e i suoi autori, senza distrazioni: niente prodotti derivati, niente grande intrattenimento – niente gaming, cinema, cosplay o giochi di ruolo.

Per come la vedo io, rinunciare a questa fetta di mercato significa dire no a importanti finanziamenti e sponsor. Ma significa anche fare una scelta radicale: zero compromessi. Libertà assoluta nelle mostre, nei temi dei talk, nella selezione degli autori. E la libertà di dare ampio spazio al mercato indipendente. Quest’anno, tra i 70 espositori, diamo spazio per la prima volta a 21 collettivi che non avevano mai partecipato con un proprio tavolo in self. Alcuni di loro erano già apparsi nelle edizioni precedenti, ma solo attraverso il bookshop.

Chi partecipa ad ARF! – che si tratti di tenere un laboratorio per ragazzi, una masterclass o di intervenire in un panel – sa di far parte di qualcosa di raro e prezioso: una comunità che sta mettendo in piedi qualcosa di speciale partendo da una passione sincera e condivisa.

Veniamo al tuo ruolo di curatrice della Self ARF! Ci vuoi raccontare come hai iniziato a occupartene e in che cosa consiste nello specifico il tuo ruolo?

Mi occupo dell’area self del festival sin dal suo primo anno di esistenza, affiancando inizialmente l’illustratrice e fumettista Rita Petruccioli, che ne era la responsabile. Per diversi anni abbiamo collaborato con grande sintonia, sostenendoci a vicenda e valorizzando le rispettive competenze. Quando Petruccioli ha scelto di ritirarsi per motivi di tempo, ho assunto la piena responsabilità dell’area self.

In questa nuova fase, ho coinvolto Ariel Vittori – illustratrice, fumettista e fondatrice dell’etichetta Attaccapanni Press – per supportarmi in alcuni aspetti dell’organizzazione.

A partire da quest’anno, sono l’unica responsabile dell’area, anche se posso contare sull’aiuto prezioso di diverse persone che lavorano dietro le quinte. 

Dirigere quella che è attualmente la più grande area Self in Italia dev’essere una sfida affascinante ma anche molto complessa. Come si organizza un evento simile?

Mentirei se dicessi che è un compito semplice: richiede moltissime ore di lavoro, una buona dose di diplomazia, sensibilità umana e competenze logistiche che si affinano solo con l’esperienza.

Serve innanzitutto una pianificazione rigorosa, molta pazienza e una certa propensione alla scrittura: testi per le call, risposte alle mail, descrizioni per le mostre e spiegazioni rivolte al pubblico su cos’è un’area self e quali sono i suoi punti di forza. Tutto questo richiede tempo, soprattutto se si vuole fare con cura. È inoltre utile avere competenze grafiche di base, perché c’è molto materiale da produrre, sia per uso interno che per la comunicazione esterna. A questo si aggiunge la progettazione dei contenuti delle mostre e la cura del loro allestimento.

Sei sola in questo compito o sei affiancata da altre persone?

Organizzo l’area self da sola, ma ogni anno condivido la selezione con altre persone per garantire una proposta il più possibile intelligente e rappresentativa. Quest’anno mi hanno affiancata Valentina Griner (associazione Magville e professionista del settore cinema/TV) e Serena Dovì (libreria indipendente Risma, esperta di autoproduzione).

La selezione è tutt’altro che semplice: abbiamo ricevuto oltre 150 richieste da collettivi e autori singoli, ma avevamo solo 70 postazioni disponibili. Un risultato straordinario per un’area self, ma anche motivo di frustrazione per chi resta fuori – tra cui, inevitabilmente, molte realtà meritevoli.

I criteri? Priorità al fumetto (rispetto a gadget o illustrazione), alle nuove uscite, e alla varietà: tra autori singoli e collettivi, tra nuove leve e presenze consolidate, tra fanzine e microeditoria. L’obiettivo è offrire al pubblico stili di disegno e narrazioni diversificate.

Non è una formula matematica: si può sbagliare, talvolta anche per colpa di materiali poco chiari. Ma la direzione artistica dà valore alla qualità e alla quantità delle pubblicazioni.

Per alcuni esclusi cerchiamo soluzioni alternative, come la partecipazione al Bookshop Self, realizzato con la libreria Inuit di Marco Tavarnesi. Questo spazio ospita una dozzina di realtà rimaste fuori, con possibilità di vendita e firmacopie a rotazione. Non possiamo offrirlo a tutti, ma è una modalità nuova e accessibile per essere presenti.

Infine, voglio ricordarlo: il prezzo dei tavoli nell’area self di ARF! è volutamente mantenuto basso, per essere davvero alla portata di qualunque collettivo e per sostenere chi investe di tasca propria nell’autoproduzione. ARF! ha la più grande self area d’Italia, ma soprattutto dimostra concretamente di credere in chi fa autoproduzione, con impegno e passione.

Per questa edizione hai curato anche delle mostre, a partire da quella dedicata al collettivo Trincea Ibiza, Wunderkammer Ibiza, una stanza delle meraviglie. Cosa dobbiamo aspettarci da questo punto d’accesso nel mondo lisergico e magico di questi dieci artisti?

Durante i miei studi in storia dell’arte, mi sono innamorata delle wunderkammer – quei regni di caos visivo e meraviglia, in cui si mescolano catalogazione, varietà di materiali, arte e natura. Questa mostra nasce proprio da quel fascino, ed è pensata come un omaggio al collettivo che ha vinto il Premio PressUp come migliore realtà della self area.

Un premio speciale, assegnato prima dal voto dei collettivi stessi – che si scelgono tra pari – e poi da una giuria di professionisti. Il riconoscimento è reso possibile anche grazie al legame di lunga data tra il festival e lo stampatore PressUp, che sostiene attivamente l’iniziativa offrendo una tiratura di stampa ai vincitori.

Trincea Ibiza è un collettivo atipico: autori completi, con esperienze consolidate e pubblicazioni presso diverse case editrici, che hanno scelto di unire le forze per lavorare in piena libertà creativa.

Cosa troverete in mostra? Una ricchissima varietà di materiali: immagini, foto, tavole, schizzi… ma anche gonfiabili, strumenti, giocattoli e feticci. Il mio obiettivo è costruire per il pubblico un’esperienza immersiva, stravagante e colorata, nel pieno spirito di Trincea Ibiza.

Ogni anno l’area Self di ARF! ospita un artista vicino per forma e vocazione al mondo dell’autoproduzione. Quest’anno è prevista la personale di Nicoz Balboa. Quali sono le caratteristiche di questa mostra?

In mostra ci saranno tavole a fumetti, disegni, sketch e illustrazioni che attraversano molti anni di produzione artistica. Nicoz è un artista poliedrico, complesso ed estremamente generoso: ogni opera è un frammento di sé, un atto di condivisione sincera.

La selezione non è stata semplice, ma ho cercato di costruire un percorso che permetta al pubblico di seguire l’evoluzione del suo sguardo e della sua voce. Un’opera in cui l’intimità del vissuto si intreccia al gesto creativo, dando forma a un racconto profondo e autentico.

Chi visiterà la mostra potrà immergersi in storie che parlano di maternità, crisi artistiche, passioni travolgenti, transizione di genere, attivismo, momenti di euphoria e di dysphoria – tutto attraversato da una sensibilità unica, capace di fondere profondità emotiva e ironia tagliente.

Il risultato è un percorso espositivo coinvolgente, toccante e, a tratti, sorprendentemente divertente. Un viaggio nell’universo artistico e umano di Nicoz, che non vedo l’ora di condividere con il pubblico.

Com’è oggi la situazione del fumetto indipendente in Italia?

Il fumetto indipendente in Italia è oggi una scena vivace, ricca di creatività e sperimentazione, ma anche attraversata da sfide strutturali. Autori e collettivi portano avanti progetti originali e coraggiosi, spesso affrontando temi personali, politici e sociali con una libertà espressiva rara nel circuito editoriale tradizionale.

Festival, librerie indipendenti e reti autogestite rappresentano i principali spazi di visibilità e confronto, mentre la sostenibilità economica resta precaria: la distribuzione è limitata, i costi spesso ricadono sugli autori stessi e il riconoscimento istituzionale è ancora debole.

Nonostante tutto, la qualità delle pubblicazioni è in costante crescita, così come il pubblico. La scena si rinnova continuamente e alcuni autori riescono anche a dialogare con l’editoria professionale, contribuendo a fare dell’autoproduzione un laboratorio creativo fondamentale per il futuro del fumetto italiano.

In chiusura non potevamo non chiederti i tuoi quattro fumetti della vita.

Calvin & Hobbes di Bill Watterson che da giovane ho letto e riletto, ha avuto una grande influenza sul mio stile narrativo per molti anni.

Black Hole di Charles Burns, una delle letture più importanti e disturbanti della mia biblioteca. Allegoria potentissima dell’adolescenza, del corpo che cambia, del sesso, della paura, dell’identità e dell’esclusione.

Cages di Dave McKean, un fumetto monumentale, un'opera complessa e filosofica, visivamente ricca, che mi ha affascinato per la sua estetica e mi ha spinto a riflettere sul concetto di libertà.

Infine, L'intervista di Manuele Fior non mi ha colpito solo per la grafica, i personaggi e le atmosfere, ma anche per il valore affettivo legato al privilegio di aver visto l'autore lavorare sull'opera, durante il periodo in cui viveva ancora a Parigi.

Grazie, Francesca. A presto!

Intervista di Giuseppe Lamola e Luca Frigerio


Rubrica a cura di Wendy Costantini, Giuseppe Lamola, Cristiano Brignola, Mattia Mirarco e Luca Frigerio


N.B. Se volete segnalarci un festival, un fumetto autoprodotto o un crowdfunding in corso, scriveteci all'indirizzo gliaudaciredazione@gmail.com


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