Letture Audaci: Dragonero #61, Capitan America #98, Stelle o sparo

Il Dragonero di Luca Enoch, la nuova distopia di Capitan America e l'esordio cartaceo di Nova


Siamo di nuovo tra voi con la rubrica delle Letture Audaci, i nostri brevi pareri su fumetti di recente uscita. Parliamo stavolta del nuovo numero di Dragonero, per la prima volta interamente realizzato da Luca Enoch, di una nuova storia distopica di Capitan America realizzata da Mark Waid e Chris Samnee e del fulminante volume d'esordio di Nova, pubblicato da Bao Publishing.
Buone letture!




Dragonero #61 - Oltre le tempeste di Luca Enoch (SBE)

"Vietti ed io [...] ci siamo improvvisamente trovati in difficoltà, avendo tutti gli altri disegnatori impegnati. Stefano mi chiamò per comunicarmi la grana da risolvere: non mi chiese apertamente di disegnare io la storia, ma la sua pausa muta dopo il ferale comunicato era molto eloquente."
Luca Enoch in un'intervista sul sito Bonelli

Oltre le tempeste è il primo numero di Dragonero con soggetto, sceneggiatura e disegni di Luca Enoch. L'autore di Sprayliz, Gea e Lilith infonde in questa storia tutto il suo amore per il genere fantasy, realizzando un albo importante per la Saga delle Regine Nere, una sorta di giro di boa in cui vengono mostrati diversi momenti decisivi e fatte alcune rivelazioni di ampia portata. La sceneggiatura di Enoch è veloce e ritmata e l'albo si legge davvero tutto d'un fiato. Interessante il cameo del monaco viaggiatore Børge il Rosso, personaggio che Enoch ha già annunciato di voler riprendere in una nuova serie futura attualmente in lavorazione (Cronache dell'Erondàr). 
Visivamente Enoch riprende quella spettacolarità che aveva caratterizzato tante tavole di Gea e Lilith, "concedendosi" l'uso della retinatura per rendere i grigi e donando alla storia un notevole impatto grafico, anche e soprattutto nella resa degli ampi e spettacolari scenari.
Con questo episodio Dragonero festeggia dunque degnamente i cinque anni di permanenza in edicola, periodo nel quale Vietti ed Enoch hanno dato vita a un universo narrativo in costante espansione (come dimostrato dal moltiplicarsi di libri, giochi di ruolo e mensili spin-off). Come già in vari albi precedenti (si veda ad esempio qui e qui), viene alla luce l'incredibile lavoro di pianificazione di Vietti ed Enoch per realizzare una saga lunga complessivamente oltre 1100 tavole, piena di avvenimenti, battaglie, personaggi e cambiamenti. E il finale ci lascia in fervente attesa della conclusione della Saga delle Regine Nere e di tutto quello che verrà.





Capitan America #98 di Mark Waid e Chris Samnee (Panini Comics)

Nel mondo dei fumetti tutto è possibile. È anche vero che anche le trame più fantasiose spesso attingono alla realtà delle cose, della vita, spesso esasperandole, altre volte anticipandole.
In Capitan America - Out of time Cap si risveglia (di nuovo) in un mondo devastato dalla tirannia, dove ogni diritto umano è stato annullato e il tutto è successo in soli sette anni (dai, non vale come spoiler!). Il male infetta rapidamente, più veloce di ogni buon gesto. Da un giorno all'altro ci ritroviamo muri alzati, uomini espulsi e cacciati, porti chiusi, come gli occhi di chi finge di non vedere il dolore del prossimo e non fa nulla per aiutarlo. Inclusione e accoglienza non sono prerogative soltanto nazionali, ma anche e soprattutto umane. Esisterà mai un Capitan Mondo pronto a combattere per difenderle?




Stelle o sparo di Nova (Bao Publishing)

Stelle o sparo rappresenta l'atteso esordio di Nova, pubblicato da Bao Publishing a maggio. È una sorta di diario di viaggio, alla ricerca di se stessi, che riesce anche a trasformarsi in racconto esistenziale e generazionale sul vuoto interiore, sull'ansia del futuro e sulla ricerca di risposte che caratterizza tanti giovani odierni.
La naturalezza visiva e linguistica di Nova è disarmante, in grado di folgorarti e incollarti alle pagine (alcune direttamente in prosa, una prosa schietta e sincera). L'autrice pesca a piene mani nell'immaginario anni '90, a partire dalla inevitabile riferimento a Kurt Cobain, effettuando un percorso in qualche modo parallelo a quello effettuato da Zerocalcare, che ci ha abituato a copiosi riferimenti alla cultura pop anni '80 (e non solo, chiaramente). La variant cover del volume, realizzata proprio da Zerocalcare, testimonia un legame senz'altro non difficile da interpretare come un'inevitabile influenza dell'autore romano su alcune delle nuove leve fumettistiche. Fuoriuscendo dalla semplicistica ottica di "una nuova Zerocalcare", Nova aggiunge senz'altro una sua visione personale, in un esordio convincente ed estremamente godibile. L'opera non è esente da piccoli difetti, come si conviene a un'opera prima (tra i quali la sensazione che il racconto in alcuni tratti perda la direzione e certi passaggi un po' forzati, quasi a voler sempre e comunque dare una spiegazione esistenziale al vissuto) ma senz'altro è una lettura che promette bene anche per il futuro dell'autrice e si rivela interessante come cartina tornasole per capire dove sta andando il mondo delle graphic novel italiane.


Variant cover di Zerocalcare.

Il sommo audace & Fosco

Arrivederci alla prossima puntata!



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