Echi invisibili

Le emozioni e il sesto senso: la nuova edizione dell'opera di Sandoval e La Padula



Questo volume, edito da Tunuè e presentato nelle scorse settimane in libreria in una nuova veste, vede Tony Sandoval negli insoliti panni di solo sceneggiatore. L’autore, messicano di nascita ma europeo di adozione artistica, si è affermato negli anni fra i migliori interpreti del suo genere peculiare e onirico ed è qui affiancato ai disegni da Grazia La Padula, autrice che ha cominciato a produrre fumetti da professionista nel 2007 e che abbiamo rivisto lo scorso anno in Giardino d'inverno. Insieme danno vita a Echi invisibili, un'opera intensa e sublime, da sfogliare, leggere e rileggere.






A volte la forza che ci tiene su e ci impedisce di impazzire per il dolore di una perdita è talmente tenue da diventare sostanzialmente impalpabile. Ci sembra di avvertire echi e visioni, nelle quali risuonano situazioni irrisolte in un loop infinito fatto di reminiscenze di momenti passati cui bisogna far fronte prima di andare avanti. 
È in una situazione simile che troviamo il protagonista di Echi invisibili. Baltus, fotografo olandese, si innamora della futura moglie proprio dopo averle scattato una foto rubata, scintilla che poi ha li ha portati a conoscersi. Purtroppo per Baltus la storia si apre mostrandoci illustrazioni, belle e suggestive, di un cimitero olandese: la moglie, giovanissima, è appena stata sepolta. Per lui comincia un calvario, fra ricordi e malinconia, che lo porterà vicino alla follia per molti giorni. Quando riesce ad attenuare un po’ il dolore decide che deve accettare questa morte e tornare nel mondo. Ma appena esce di casa si rende conto di possedere un sesto senso: riesce a vedere le cose prima che queste accadano. Spaventato ed incapace a far fronte alla sensibilità degli altri decide di trovare un posto dove possa vivere isolato da tutti. Trova la pace in una sperduta isoletta della Sicilia, dove gli abitanti sono pochi e tutti rispettano la sua scelta di solitudine. Dopo vent’anni la sua tranquillità viene interrotta dall’arrivo di una giornalista che cerca in giro per il mondo persone dotate, come Baltus, di un sesto senso. L’uomo la ospita nella sua casetta e fa di tutto per dimostrarle che non possiede poteri speciali ma, che semplicemente, osserva e ascolta la natura intorno a lui. La donna, pur senza credergli, rispetta la sua scelta e se torna in America. Dopo alcuni mesi Baltus riceve una lettera della giornalista che lo invita a New York per la consegna di un premio. Ha scritto il suo articolo sugli “echi invisibili” e lo vorrebbe al suo fianco. Lui si sente spinto a tornare nel mondo ed accetta di rompere il suo isolamento. Riprende in mano la sua vecchia macchina fotografica e torna a fare il suo mestiere.


Non è il caso di svelare come prosegue la storia né il colpo di scena finale, poiché si rischia di non farne capire il senso. Insomma, bisogna leggere Echi invisibili per poterne apprezzare appieno la bellezza.
In quest'opera Sandoval riprende e affronta alcune tematiche ricorrenti nei suoi lavori, come la solitudine, il valore dei sogni e delle visioni, la labile distinzione tra realtà e fantasia, le stranezze e diversità che caratterizzano alcune persone e infine l’importanza delle emozioni. Posso dire che tutti gli elementi sono mescolati in maniera egregia: qui ho trovato la conferma che Sandoval sa davvero come narrare certe storie. A me è piaciuto tantissimo, era da un bel po' che non leggevo un fumetto così coinvolgente.

Non sono da meno i bellissimi disegni di Grazia La Padula. Le sue tavole sono perfette per l’atmosfera della storia. Pulite e senza sbavature sia nella rappresentazione dei personaggi che nella profondità dei paesaggi. La Padula riesce a disegnare in modo da far comprendere i sentimenti attraverso i tratti del volto, cosa non facile davvero. Nelle sue tavole i personaggi sono in buona parte costituiti da una testa molto più spaziosa del resto del corpo, quasi a indicare istintivamente che saranno le espressività e le emozioni del volto a prevalere e un po’ anche a rendere graficamente l'approccio "cerebrale" tipico di Sandoval. Ci sono alcune tavole ambientate sull’isola dove una notte arriva la tempesta che rendono perfettamente la forza della natura, il temporale, la pioggia sui volti. Una mano da fare invidia ai veterani del fumetto: mi auguro sinceramente che questa disegnatrice riesca ad ricevere nella vita tutti i riconoscimenti che merita.

Vi lascio come al solito con una canzone. Non era facile trovarne una per questo soggetto, ma spero di esserci riuscita con Canzone della bambina portoghese di Francesco Guccini.


E poi e poi gente viene qui e ti dice di saper già ogni legge delle cose; e tutti, sai, vantano un orgoglio cieco di verità fatte di formule vuote… e poi e poi tutti chiuse in tante celle fanno a chi parla più forte per non dir che stelle morte fan paura…
 
Adelaide

(con una piccola collaborazione/intrusione del Sommo)



Echi invisibili

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Tony Sandoval
DISEGNI E COLORI: Grazia La Padula
EDITORE: Tunuè
ANNO: 2017 (Nuova edizione)

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