4 Hoods #0

L'esordio su carta della serie ideata da Roberto Recchioni per la linea young Bonelli




Come annunciato alcune settimane fa, nel corso dell'imminente edizione di Lucca Comics & Games la Sergio Bonelli Editore presenterà 4 Hoods, nuova serie destinata a un pubblico di giovani lettori, con un numero zero di 32 pagine. Abbiamo letto in anteprima la storia, realizzata da Roberto Recchioni, Federico Rossi Edrighi, Riccardo Torti e Annalisa Leoni.

Rosso, uno dei 4 Hoods, nella sua prima "immagine pubblica",
postata su fb nel 2014 da Roberto Recchioni.

Verde, l'arciere, Rosso, il mago, Barba, il guerriero, Viola, l'assassino. I quattro eroi incappucciati esordiscono su carta nella storia contenuta in questo numero zero.
Come probabilmente saprete in molti, 4 Hoods è nato sul web. Nel corso di pochi mesi dalla sua nascita, dopo essersi sviluppato sui social, il progetto ha cambiato natura, con l'annuncio della pubblicazione da parte di Sergio Bonelli Editore di una serie cartacea con le avventure di questo "fantastico quartetto". Un annuncio non banale, dato che, prima ancora dei Bonelli Kids e di Dragonero Adventures, esso ha rappresentato il primo vero approccio della casa editrice di via Buonarroti con un pubblico differente da quello usuale: quello dei più giovani. 
La linea Young, che debutterà ufficialmente proprio nella prossima edizione di Lucca e che vedrà anche l'esordio di una serie "soft-horror" intitolata Creepy Past, rappresenta senz'altro una delle sfide più difficoltose e al tempo stesso interessanti per la Bonelli. Da un lato, infatti, è evidente la necessità sempre più pressante di avvicinare (riavvicinare) i giovani lettori al fumetto, operazione complessa per motivi che esulano la presente trattazione e che comunque sono almeno in parte legati a un progressivo allontanamento dei più giovani dalle edicole e dai periodici cartacei. Dall'altro, di conseguenza, la sfida si presenta affascinante nel momento in cui ci si ripropone di riuscire a essere davvero appealing anche per un pubblico young. Rimangono però aperte alcune questioni: a quale target specifico riferirsi? A che tipo di immaginario rifarsi? Quale stile prediligere?
Ovviamente le poche pagine a disposizione finora non sono sufficienti a dare delle risposte esaustive circa la via che Recchioni e i suoi collaboratori intendono intraprendere con questa serie, che partirà ufficialmente nella primavera 2018. È ugualmente possibile però fare delle considerazioni circa le caratteristiche generali del progetto, i suoi punti di forza e le debolezze.

La natura "open" iniziale di questo progetto sembra ripercuotersi nelle premesse gettate nel numero zero introduttivo: una storia a cui chiunque può partecipare attivamente, con la propria fantasia, imparando a disegnare i quattro protagonisti, realizzati in modo stilizzato sia per risultare accattivanti che per essere facilmente riprodotti. In aiuto vengono anche le pagine finali dell'albetto, con le istruzioni (peraltro già mostrate su fb) su come disegnare i 4 Hoods.
L'intento partecipativo è uno dei pregi migliori del progetto.

La guida su come disegnare un 4 Hoods

Ad esso si ricollega l'evidente richiamo al mondo dei giochi di ruolo, palese sin da subito per alcuni elementi: la composizione della copertina di Cristiano Spadoni e Roberto Recchioni, che mixa realismo e stilizzazione e la grafica della stessa, ideata da Paolo Campanarievocano Dungeons & Dragons, mentre il titolo dell'episodio (Tunnel & Troll) richiama un gioco omonimo.

Se le caratteristiche salienti di tanti famosi gdr sono presenti nella storia non è certo un caso. Il ruolo di master a ben vedere ben si addice - anche editorialmente parlando - all'attività svolta da Recchioni negli ultimi anni su numerosi fronti e con diverse case editrici. Inventa personaggi, fornisce loro origini, storie di background, ambientazioni (arrivando persino a mettere a punto interi universi narrativi) con i quali altri sceneggiatori possono "giocare" creando poi le singole storie. La differenza in 4 Hoods risiede nella caratteristica intrinseca di voler stimolare la fantasia dei giovani lettori. Probabilmente sarà proprio quello l'elemento determinante: fare in modo che chi fruisce la storia sia incentivato a farla propria (come un giocatore nei gdr), creando, fantasticando, ipotizzando possibili evoluzioni, seguiti e conclusioni delle diverse avventure.
Certamente il lavoro sulla caratterizzazione dei personaggi sembra svolto in maniera adeguata, suggerendo in una delle tavole più riuscite dell'albo che ci sia un intero fronte più realistico nel quale i personaggi (uno in particolare) si muovono: un concetto che potrebbe sovvertire interamente le regole del mondo che ci viene mostrato.

Quello che colpisce di 4 Hoods è proprio, più che il non detto, quello che viene appena accennato: per esempio, viene da chiedersi come mai il leader del gruppo, Verde, sia così allergico al canto tanto da aver fatto dell'impedimento al canto una regola d'oro della compagnia. E chi è la donna alla quale si fa riferimento? Rosso frequenta ancora una scuola di magia: dove si trova e quando finirà di seguire le lezioni cosa sarà in grado di fare? La chiave di accesso alle viscere della montagna Spaccanuvole è in loro possesso?
Far venire tanta curiosità in solo venti pagine è roba da maestri della narrazione... e in questo Recchioni non è secondo a nessuno.

Venendo ai difetti, o quantomeno agli aspetti che sembrano ancora non ben definiti, c'è la questione del target di pubblico. Le citazioni e la modalità di presentazione, come detto in precedenza, richiamano aspetti ludici noti a un pubblico cresciuto negli anni '80 e '90, mentre almeno nelle intenzioni la serie dovrebbe essere destinata a giovani nati dopo il 2000. A questi ultimi, peraltro, sembra riferirsi l'approccio della narrazione, che punta alla semplicità senza però scadere nell'eccessiva superficialità.
Questa discrepanza nel target, che potrebbe essere un modo per coinvolgere un pubblico più ampio, genera però una certa ambiguità e sarà interessante capire come verrà gestita alla lunga.

Rimane in ogni caso l'idea di aver assistito alle origini di un nuovo contesto pieno di quell'elemento che in queste storie non dovrebbe mancare mai: l'avventura!

Il Sommo audace
(con il supporto del giovane e scattante Rolando Veloci)



4 Hoods #0
Tunnel & Troll
Soggetto e Sceneggiatura: Roberto Recchioni
Layout: Federico Rossi Edrighi
Disegni: Riccardo Torti
Colori: Annalisa Leoni
Copertina: Cristiano Spadoni e Roberto Recchioni











Per le immagini: © 2017 Sergio Bonelli Editore.


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