La Bestia

Il coinvolgente romanzo a fumetti firmato da Bruno Enna e Luigi Siniscalchi



Il ritorno dei Romanzi a fumetti Bonelli, forse non troppo annunciato né apprezzato come si dovrebbe, continua a regalarci forti emozioni. Avevamo salutato con piacere il primo di questa nuova ondata di romanzi, I pionieri dell'ignoto, in cui Stefano Vietti e Alessandro Bignamini hanno condotto il lettore nei tecnologici e a tratti oscuri territori dello steampunk. Ora, cambiando registro, è la volta di Bruno Enna e Luigi Siniscalchi, autori solidi e affidabili che non dovrebbero avere bisogno di presentazioni per gran parte di voi e che nel passato recente hanno realizzato in coppia diversi numeri di Saguaro (compresi i due episodi finali). Insieme danno vita a una storia sui serial killer che non manca di regalare suspance, colpi di scena, riflessioni e momenti di notevole intensità.

Il tema dei killer seriali, oltre a destare notevoli timori nell'uomo comune, ha segnato indelebilmente la cultura contemporanea anche e soprattutto letteraria e cinematografico-televisiva. Come suggerisce Gianmaria Contro nella puntuale introduzione al volume, innumerevoli sono gli esempi di tali storie, più o meno ispirate a fatti reali, che appartengono a un vero e proprio filone narrativo che indaga (o quanto meno prova a indagare) sulle radici del Male.
Su questo background si innesta La Bestia, storia di un'indagine difficile che parte da un caso apparentemente risolto nella California della fine degli anni '60, per poi essere riaperto nel 1980 dalla giovane agente dell'FBI Mary Jane Patridge. Oltre a lei, altro personaggio chiave è Brad East, ex agente di polizia che sembra avere alcuni scheletri nell'armadio.
Inevitabili le analogie con La bella e la bestia (in versione chiaramente meno fiabesca e più realistica), confermate dall'importanza della rosa all'interno della trama e da alcuni giochi di parole come B.East (iniziale e cognome del co-protagonista).




Una storia dai toni a tratti molto duri, che del resto si addicono particolarmente alla tematica affrontata e al clima della narrazione. La sceneggiatura di Bruno Enna è il vero punto di forza, dotata di un buon realismo e di dialoghi scritti in maniera brillante. Il registro realistico non risulta praticamente mai forzato e conferisce anzi alla vicenda un gusto moderno che potrebbe giustificarne l'accostamento a serie tv come True Detective.
Non sono da meno qualitativamente i disegni di Luigi "Sinis" Siniscalchi, esponente di spicco della scuola salernitana, che negli ultimi decenni si è distinto su diverse produzioni Bonelli (da Dylan Dog a Martin Mystère, da Nick Raider a Julia, da Magico Vento a Demian, fino alla già citata esperienza su Saguaro insieme a Enna). Siniscalchi riesce a riprodurre egregiamente l'estetica e il fascino della California dell'inizio degli anni '80, rendendola familiare al lettore che ne ha già assimilato varie riproduzioni televisive o cinematografiche, rimanendo però del tutto originale nello stile e nelle scelte. Un plauso anche per la copertina, molto efficace e in grado di catturare l'attenzione.


Come avevamo già evidenziato analizzando I pionieri dell'ignoto, anche La Bestia presenta una chiara suddivisione in tre capitoli (seppur non esplicitata, diviene evidente dopo un'attenta lettura), a testimonianza anche in questo caso dell'ipotesi editoriale iniziale di pubblicarla in tre albi separati. Invece siamo contenti di esserci goduti la storia in un'unica soluzione, magneticamente coinvolti in un viaggio da cui è molto difficile staccarsi prima di aver letto la parola "Fine".

Il Sommo audace




La Bestia
COLLANA: Romanzi a fumetti
NUMERO: 33
DATA: maggio 2017
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Bruno Enna
DISEGNI, CHINE E COPERTINA: Luigi Siniscalchi
















Per le immagini: © 2017 Sergio Bonelli Editore.

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