Dylan Dog Magazine 2017

La villa della perduta gioventù






















Puntualmente a marzo torna la pubblicazione annuale del Magazine dedicato a Dylan Dog, con il suo corredo di articoli, dossier e redazionali, oltre alla struttura ormai consolidata delle due storie a fumetti (tre se consideriamo le due tavole di Susy & Merz realizzate da Giusfredi e Bacilieri), entrambe sceneggiate da Alberto Ostini e ambientate nella strana location di una casa di riposo e ambedue, seppure per motivi differenti, molto interessanti.

[Spoiler rari e gentili]


L'episodio più lungo s'intitola Villa Serena, realizzato da Ostini in coppia con Riccardo Torti. La storia si inserisce in quella che possiamo considerare a tutti gli effetti una "serie oltre la serie" incentrata sulle avventure di Sherlock H. Bloch a Wickedford, che esplora una nuova fase dell'esistenza dell'ex ispettore di Scotland Yard. Dopo aver scoperto il suo nome di battesimo (in Dyd #340), aver confermato il ruolo di spalla comica per Jenkins e aver introdotto la componente affettiva fissa (Penelope), si approfondisce qui il nucleo familiare di Bloch (già in parte mostrato nel noto Dyd #200) con l'aggiunta di un nuovo personaggio al variegato cast: Henrietta, sua madre. Lei, ancora incredibilmente (fin troppo) arzilla, lo guida verso una nuova indagine all'interno di una casa di riposo, dove il non più giovane ex ispettore si trova a reindossare le vesti di figlio. Così, Bloch ha l'occasione di esprimere tutto il suo potenziale comico, la sua espressività e, ancora una volta, la sua umanità. Resta un po' in disparte, nel suo ruolo di spettatore (e solo in parte risolutore di situazioni), il nostro buon Dylan: in alcuni passaggi viene quasi da chiedersi se la sua presenza sia legata principalmente all'essere il titolare della testata e non a effettive esigenze narrative: le storie di Wickedford sono di tale interessante fattura da reggersi in pratica anche autonomamente.


Siamo di fronte a una storia molto particolare, permeata da una scrittura leggera ma al contempo profonda, costellata di riflessioni sincere sulla vecchiaia e sulla voglia di restare (o ritornare) giovani e giocata molto sui rapporti che intercorrono tra i vari personaggi. Personalmente ritengo sia l'ennesima prova d'autore di Alberto Ostini, sceneggiatore di cui - non smetterò mai di ripetere - leggiamo sempre troppe poche storie e di cui è atteso con estremo interesse l'episodio a colori di Nathan Never in uscita a maggio (disegnato da Mario Alberti). Al suo fianco Torti realizza tavole sintetiche, asciutte e che ben accompagnano la narrazione.

Un discorso a parte merita la storia breve d'appendice di 24 pagine, Il labirinto, come sempre caratterizzata dalla bicromia in rosso e nero. Tenuemente collegata con l'episodio principale del Magazine (introdotta dalla scritta "Una scena in più"), narra brevi ma significativi frammenti di vita dell'anziano dottor Best, che coinvolge Dylan nel suo intangibile labirinto di memorie e rimpianti. Una storia davvero molto bella e commovente, resa graficamente nella maniera migliore da un Giorgio Pontelli poetico e sognante, con le sue chine nervose e spigolose a rendere impalpabili i contorni dei ricordi. Pagine che, anche se prese singolarmente, sarebbero un motivo più che sufficiente per acquistare l'albo.



Aggiungiamo al menu la già citata storia d'apertura di Susy & Merz incentrata sui viaggiatori di Bla Bla Car in versione creature dell'orrore, insieme ai redazionali sulle ultime novità dell'annata horror e agli articoli sulle comitive assaltate dai mostri (dove l'unione - non - fa la forza), sulle donne che urlano negli horror cult movie e sui sorrisi oscuri dei clown. Ne deriva il giudizio di un volume bello denso, da leggere rigorosamente al buio e da conservare. 
Soddisfatti? Direi che abbiamo buone ragioni per esserlo.

Il sommo audace




Dylan Dog Magazine 2017
DATA: Marzo 2017
SERGIO BONELLI EDITORE

COPERTINA: Bruno Brindisi (colorazione copertina: Luigi Siniscalchi)
REDAZIONALI E ARTICOLI: Gianmaria Contro, Giuseppe Lippi, Luca Barbieri, Maurizio Colombo, Graziano Frediani, Luca Fassina e Stefano Priarone

"Villa Serena"
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Alberto Ostini
DISEGNI: Riccardo Torti

"Il labirinto"
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Alberto Ostini
DISEGNI: Giorgio Pontrelli



Tutte le immagini: © 2017 Sergio Bonelli Editore

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